Crollo della società civile

2/10/2022 L’immagine  – iconica – e’ presa dal “pianeta delle scimmie “  un film che narra la storia di tre astronauti sbarcati in un pianeta sconosciuto dominato dalle scimmie che scopriranno essere  la terra  del futuro  dove la civiltà come noi la conosciamo era collassata.

Parto da questo per fare delle digressioni  attorno ad una situazione di stress estremo per cause esterne o interne che probabilmente non capiterà mai ma…  Appunto MA  e qui racconto un aneddoto che tanti dei miei amici conoscono già. 40 anni fa sportellista di primo pelo avevo un cliente – un bacan (contadino danaroso nel nostro dialetto) –  che ogni anno incassati i soldi dell’uva venduta  comperava  anche delle  monete d’oro. Incuriosito gli chiesi il perché . Premessa: io e lui abitavamo sulla riva sinistra del Piave dove nel 1917 vennero fermati gli austriaci dopo Caporetto e questi  evacuarono gli abitanti dei paesi diventati linea del fronte. 

Mi rispose che nel 17 sua nonna con sette figli (gli uomini erano sotto le armi nell’esercito italiano) venne  mandata  profuga in Friuli. Aveva nascosti nella calza dei marenghi d’oro e fin che  durarono riuscì a procurare da mangiare a lei e ai bimbi: finiti quelli fecero la fame nera tanto che indeboliti due dei bambini morirono di spagnola. Storie di 100 anni fa direte i tempi per fortuna sono cambiati non succederà più  Ma anche gli jugoslavi sotto Tito pensavano che gli orrori della guerra civile – che tale fu per loro la lotta partigiana 1941-45 – appartenessero al passato… ma quando la Jugoslavia 20 anni fa si e’ disgregata gli orrori sono ritornati.

Lo so sembra un discorso da paranoici ma Andy Groove il genio che creo Intel e la porto’ ad essere il colosso dei microprocessori la sua autobiografia la intitolò: “solo i  paranoici sopravvivono”… Ergo prendete nota che non si sa mai…

REGOLA NUMERO UNO: e’ tuo quello che hai fisicamente in mano e puoi toccare

Tu hai un conto corrente e pensi che quei soldi siano tuoi: si in condizioni normali lo sono ma qui stiamo ipotizzando una situazione critica. Quando l’Argentina fece default per un certo tempo i conti correnti vennero bloccati e venne permesso di prelevare solo una piccola cifra alla settimana. Idem  con la crisi greca del 2015 e adesso (2022)  sta succedendo con le banche libanesi.  E gli ETC  sull’oro: sono molto comodi perché si comperano con un click e le spese sono minime ma cosa hai in mano? Hai un eseguito e  una riga sul deposito titoli che dice che tu hai comperato e possiedi un titolo che rappresenta  – non e’ proprio cosi’ ma semplifichiamo – dell’oro depositato a Londra o a Zurigo. In condizioni normali nessun problema: un click sul computer e dopo due gg hai il controvalore sul conto corrente ma in condizione di collasso del sistema che fai? alla banda che ti ha invaso casa e minaccia di tagliarti la gola  cosa dai? li printscreen del tuo deposito titoli?

REGOLA NUMERO DUE: la riserva per far fronte a questi tempi bui deve essere qualcosa di valore concentrato – perché’ se si deve scappare in fretta deve essere possibile portarla con se – e riconosciuto ed accettato in tutto il mondo. 

DIAMANTI

Sono – per ora poi parliamo delle criptovalute – il concentrato di massimo valore nel minimo ingombro. Chi ha letto “La certosa di Parma” di  Stendhal ricorderà come la mamma di Fabrizio del Dongo  che voleva seguire  Napoleone nella sua campagna di Waterloo cuci’ dei piccoli diamanti nei bottoni della sua giubba e fu grazie ad uno di questi diamanti che Fabrizio ferito pote’ trovare cure e alloggio. Quando i bolscevichi fucilarono la famiglia dello Zar le pallottole  rimbalzarono sul petto delle figlie perché il loro corsetto era imbottito di diamanti e dovettero essere finite a baionettate.. 

La leggenda racconta che i Polo quando dopo venti anni tornarono a Venezia dal Catai erano vestiti da mendicanti tanto che i parenti non li volevano riconoscere  e allora  strapparono la fodera dei caffetani e ne usci’ un cascata di diamanti ed altre pietre preziose che li fece i più ricchi di tutta Venezia…

Pero’ come ben sa chi ha seguito il recente (2021) scandalo dei diamanti  venduti in banca NON esiste un prezzo univoco per i diamanti  come esiste per l’oro dove un oncia di oro ha lo stesso prezzo in ogni parte del mondo anche perché  ogni diamante e’ diverso dagli altri.  O meglio: esiste un listino prezzi – il Rapaport –  pubblicato sulla base dei prezzi all’ingrosso sulla piazza di Anversa ma non sono mercati accessibili al privato   e  chi dovesse comperare un diamante al dettaglio ad es. in  una gioielleria  ha un ricarico di almeno il 20% + iva 22% . Di fatto questo si mangia quasi la meta’ del valore del diamante e identica tosatura si ha al momento della vendita. Comprarli sul mercato grigio equivale a prendersi una sicura fregatura…  Ergo un diamante non e’ adatto come riserva di valore: al massimo si può’ regalare un anello con diamante alla moglie che ne avrà un godimento estetico ma non altro.

ORO

L’uso dell’oro come bene rifugio si perde nella notte dei tempi e le prime monete vennero coniate da Creso re dei Lidi nel 650 a.c. e da allora l’oro e’ conosciuto ed accettato in tutto il mondo. Si ma quale oro? In condizioni NORMALI investire\speculare sull’oro tramite gli ETC e’ la soluzione ideale: basso costo di negoziazione e molto liquido.  MA  in caso di crisi estrema avere un pezzo di carta che asserisce che tu hai dei diritti su dell’oro depositato a Londra o Zurigo non e’ che serva molto… Quindi  oro fisico e neanche depositato in una cassetta di sicurezza ma a casa o quanto meno sottomano.

Quale Oro?  Lingotti? il lingotto e’ la forma standard di conservazione e negoziazione dell’oro.  Qualche banca che opera nelle zone dove lavorano l’oro – Vicentino.. Aretino.. – tratta ancora i lingotti MA solo in vendita. Uscito dallo sportello della banca  il lingotto diventa un povero orfanello: non te lo compera più nessuno senza  una approfondita  e costosa analisi che ne testi l’integrita’. Questo e il fatto che un lingotto d’oro al momento del bisogno  dato il grande valore e’ poco spendibile (cosa si fa? lo si fa a fettine come un salame con un seghetto da traforo? ) porta a scegliere le monete d’oro: meglio fra  tutte le sterline.

Sono conosciute in tutto il mondo, hanno un valore tutto sommato non eccessivo (440 euro ora  agosto 2022) che le rende facilmente spendibili, sono ben diffuse e questo ne facilita l’acquisto. Hanno un solo svantaggio un 10% di spread denaro lettera. Questo vuol dire che se io oggi acquisto una sterlina spendo 440 eur e il giorno dopo vado venderla incasso 400 euro.  Ma allora ci perdo!  Un momento: chi compera monete d’oro non lo fa per speculare a breve ma per far fronte ad una ipotetica emergenza. E poi sul lungo termine l’oro si e’ sempre rivalutato. 

Posto un obbiettivo di acquisto se questo e’ inferiore alle 50 sterline  (circa 20.000 euro) queste sono da accumulare girando per i compro oro e le gioiellerie  e frazionando gli acquisti in modo da non dare nell’occhio e pagare in contanti. Se si decide di investire di più  e’ giocoforza rivolgersi ad un banco metalli con  tutti gli annessi e connessi (pagamenti tracciati etc)  Per conservarli a casa  – non in cassetta di sicurezza in banca se no siamo alle solite … – tener presente che la prima sicurezza e’ non far sapere che le avete. Se cominciate a vantarvi con gli amici la voce si sparge e vi arrivano i ladri in casa…  Poi bisogna tener presente che anche i topi di appartamento si sono tecnologicizzati e girano con metal detector tarati sull’oro: quindi metterle in una scatoletta ermetica di ferro abbastanza spessa da occultare fra altri oggetti di ferro.  Assolutamente da evitare la cassaforte a muro: e’ un invito a  nozze per i ladri…

BANCONOTE 

anche le banconote SE ACCETTATE  rappresentano una  riserva di valore molto maneggiabile  ma ci sono banconote e  banconote. Per tornare alla  disintegrazione della Jugoslavia ricordiamo l’assedio di Sarajevo durato dal 1992 al 1996 chi si salvo’? chi aveva oro e marchi. I dinari – la moneta jugoslava – erano carta straccia e non li voleva nessuno.

Noi adesso abbiamo l’Euro che a meno di un crollo totale dell’Europa un suo appeal lo conserva: bisogna tenere in casa una cifra in Euro di piccolo taglio (20 e 50) per coprire almeno 5 mesi di spese essenziali quindi da 5.000 a 10.000 euro. La prima cosa che succede in caso di collasso e’ che le banche chiudono e i bancomat non vengono caricati… 

Grafico Franco Svizzero contro Euro

Non basta: per sicurezza e’ meglio avere anche delle banconote ancora più “sicure” (nel senso che  come tali vengono riconosciute) dell’Euro. Potrebbero essere i dollari ma per noi europei e’ meglio il Franco Svizzero  bene rifugio per  eccellenza data la forza finanziaria della Svizzera e la sua neutralità politica.  La banca centrale Svizzera  ha difeso per qualche anno il cambio a 1,20 franchi per euro comperando enormi quantità’ di valuta estera stampando franchi  e questo per salvaguardare la competitività’ dell’economia svizzera evitando una rivalutazione troppo forte della moneta. Sotto la forza dei mercati  hanno pero’ dovuto mollare e il franco ha iniziato a crescere adesso  (agosto 2022) e’ andato sotto la parità’ con l’Euro. Anche qui: chi compera franchi svizzeri in banconote non lo fa per speculare ma per avere in mano una moneta alternativa.   Si comperano in banca che di solito fa pagare un piccolo aggio sul cambio ufficiale.

Conservare la contabile di prelevamento per non avere contestazioni in seguito.

Per inciso: la legge attuale (2022) non proibisce di tenere contanti a casa. Proibisce solo di effettuare pagamenti in  contanti e quindi non tacciabili per un importo superiore a 2. 000 euro. Se uno ha contanti a casa deve avere le pezze giustificative ad esempio le contabili di prelevamento altrimenti il  fisco se ne viene a conoscenza li attribuisce ad attività in nero e quindi  multa e tassa… . Per la valuta estera c’e’ un altra regola: se per sette giorni consecutivi il controvalore supera i 51.000 e rotti euro (il vecchi 100 milioni di lire) il risparmiatore e’ tenuto a segnalarli nella denuncia dei redditi e pagarci il relativo capital gain. Se sono presso una banca la comunicazione all’agenzia delle entrate la fa la banca stessa, se sono a casa…..

CRIPTOVALUTE: ne parlo nello specifico capitolo a loro dedicate.

CIBO E ACQUA   

Ma dai i supermercati sono sempre pieni e basta aprire il rubinetto in cucina… Si ma parliamo sempre di situazioni normali. In condizioni eccezionali la prima a saltare e’ la rete logistica che alimenta i supermercati anche perché questi lavorano – o almeno lavoravano prima della crisi – just in time cioè con magazzini ridotti al minimo. E basta che si sparga un poco di panico e in un attimo i supermercati sono vuoti. Ergo l’uomo saggio – o paranoico – un poco di scorta la deve fare. Non surgelati a meno di non abitare in una villetta in campagna con un generatore elettrico di emergenza – ma scatolame e pasta, riso, prodotti secchi. Certo ci vuole un poco di disciplina per consumare gradatamente queste scorte  rimpiazzandole via via con prodotti più recenti e non arrivare a doverli buttare in quanto scaduti. Idem per l’acqua: i rifornimenti idrici alle città sono complessi e anche se ridondanti  basta poco a metterli fuori uso. Si ma allora vado a prendermi le bottiglie di plastica al supermercato… si come no…  La soluzione e’ comperare delle taniche di plastica PER USO ALIMENTARE da riempire al primo stormir di vento

MEDICINE

Quanti di voi come me prendono ogni giorno delle medicine per malattie croniche importanti? La prima cosa che sparirà dal mercato saranno le medicine sempre per ste maledette catene logistiche lunghe (tantissimi principi attivi li fanno in Cina e in india)  e mancanza di scorte nella rete di distribuzione. 

Certo ci sono medicine e medicine: se uno  prende la pillola per il colesterolo può tranquillamente farne a meno visto la dieta forzata che lo attende …   ma  se uno prede un anticoagulante in quanto   a rischio trombi sono cavoli anche perché chissà se gli ospedali saranno ancora in grado di curarci…. ergo fare scorta di medicine  essenziali anche pagandole di tasca propria e anche qui dare il giro alle scorte per evitare che scadano.

13/12/2022 art Sole 24 ore sulla crisi dei farmaci

e se questo succede in tempi – relativamente – tranquilli immaginatevi in caso di problemi…..


03/04/23 Sole 24 Ore: ancora sulla crisi dei farmaci….


20/05/23 Alluvione in Romagna: manca il cibo nei supermercati.

purtroppo è una tragica conferma dei rischi in caso di collasso: supermercati vuoti e impossibilità di pagare. Senza elettricità i Pos non funzionano e i Bancomat non distribuiscono banconote. Certo: per quanto grave è una crisi limitata che in pochi giorni verrà risolta.. però meditateci sopra….


16/10/2003 TvSvizzera: Le pastiglie di iodio arrivano per posta alla popolazione svizzera

due blister di pastiglie di iodio
 Un blister basta per una persona, il secondo è di riserva. © Keystone

A 10 anni dall’ultima distribuzione, nelle prossime settimane la popolazione che vive nel raggio di 50 chilometri da una delle centrali nucleari presenti in Svizzera riceverà delle compresse allo iodio.

L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha comunicato che sarà avviata nei prossimi giorni (e durerà fino a metà novembre) una campagna di distribuzione gratuita di pastiglie allo iodio alla popolazione residente nel raggio di 50 km dalle centrali nucleari svizzere, indipendentemente dalla loro età. Questa distribuzione è regolata da un’Ordinanza appositaLink esterno, entrata in vigore la prima volta nel 1992.  

“Le compresse sono una misura preventiva in caso di grave incidente nucleare e possono essere assunte soltanto su ordine delle autorità”, ricorda l’UFSP. In caso di evento, la popolazione sarà opportunamente allarmata e informata. 

L’ultima distribuzione era avvenuta 2014 e, visto che le compresse in questione hanno una scadenza di 10 anni, è necessario ora sostituirle. Se nel 2014 erano cinque le centrali interessate dalla misura, oggi sono solo le quattro indicate su questa cartina interattivaLink esterno: Leibstadt e Gösgen (entrambe nel canton Soletta) e Beznau 1 e 2 (nel canton Argovia). L’area di distribuzione risulta questa volta ridotta rispetto al passato, poiché la centrale nucleare di Mühleberg, nel canton Berna, non è più in funzione ed è attualmente in fase di smantellamento. 

La loro assunzione, però, è una misura preventiva efficace per bambine e bambini, adolescenti, donne in gravidanza e, in generale, le persone fino ai 45 anni. A partire da questa età, invece, non è più raccomandata. Il rischio di tumore alla tiroide diminuisce, infatti, fortemente con l’avanzare dell’età, mentre la probabilità di effetti collaterali aumenta. 

In ogni confezione, ricorda l’UFSP, c’è un numero di compresse maggiore di quelle necessarie a una sola persona. “Questo per consentire a tutti, in caso di incidente, di fornire le compresse anche ad altre persone, per esempio parenti, conoscenti, vicini oppure ospiti che non hanno a portata di mano le proprie confezioni” o ancora “alle persone che si sono appena trasferite nei Comuni interessati oppure che vi soggiornano per un breve periodo o non dispongono delle compresse allo iodio per altri motivi”. 

Oltre alla distribuzione alla popolazione entro i 50 chilometri, tutti i Cantoni immagazzinano una quantità di compresse sufficiente ad approvvigionare in tempi brevi tutta la popolazione in caso di necessità.  

Come funzionano? 

L’isotopo stabile di iodio è il 127 ed è quello presente nelle pastiglie distribuite alla popolazione. Questo viene assorbito dalla tiroide ed entra in competizione con altri isotopi instabili e quindi radioattivi. La tiroide, se saturata di iodio “buono”, non può assorbire quello nocivo. In caso di incidente nucleare, nell’ambiente viene rilasciato l’isotopo 131, che ha un periodo di decadimento di otto giorni (questo significa che ogni otto giorni la sua attività si dimezza). Le pastiglie non sono efficaci contro isotopi radioattivi di altri elementi che vengono espulsi in caso di fissione nucleare.  

Le compresse non sono però la soluzione miracolo: impediscono alla tiroide di assorbire lo iodio radioattivo trasportato nell’aria, ma non proteggono dalle radiazioni radioattive dirette. “Per questo motivo, in caso di grave incidente in una centrale nucleare, le autorità ordinano anche altre misure di protezione, come la permanenza in casa o nei rifugi”, si può leggere sul sito jodtabletten.chLink esterno

Gli effetti collaterali, si legge nel foglietto illustrativoLink esterno che accompagna le pastiglie, sono rari e di norma innocui (gusto metallico, disturbi di stomaco, mal di testa, ecc.).  

Cosa succede in caso di incidente nucleare? 

In Svizzera è compito della Centrale nazionale d’allarmeLink esternopreparare le misure di protezione in caso di aumento della radioattività e, in collaborazione con le autorità cantonali e federali, è stato elaborato un piano di protezione di emergenza che definisce le modalità in cui dev’essere lanciato l’allarme alla popolazione e che disciplina le responsabilità e i compiti di Confederazione e Cantoni. 

Altri sviluppi

Altri sviluppiLa Svizzera è pronta a fronteggiare una catastrofe nucleare?Questo contenuto è stato pubblicato il 29 nov

Nel caso di incidente nucleare che mette in pericolo la popolazione, viene attivato il primo allarme generale, che passa sia dall’app AlertswissLink esterno, che da radio e TV, come pure dalle sirene presenti in tutto il Paese  che emettono un segnale per un minuto, che viene poi ripetuto nuovamente entro cinque minuti. In questo caso la popolazione è invitata preparare le misure di protezione, ossia a tenere le compresse di iodio a portata di mano e a prepararsi alla permanenza in cantina o in un rifugio. Un secondo allarme viene lanciato se il pericolo aumenta. In questo caso vanno assunte le compresse di iodio secondo le prescrizioni e la popolazione deve recarsi in cantina o in un rifugio.  

La Confederazione misura costantemente in decine di stazioni distribuite in tutto il Paese la radioattività nell’aria e i risultati in tempo reale possono essere consultati sul sito radenviro.chLink esterno. I dati riguardano l’aria, l’acqua, il suolo, il latte, i cereali.  

In caso di incidente nucleare, non viene rilasciato solo iodio nell’ambiente. Si ritrovano anche isotopi radioattivi di stronzio, che viene assorbito dalle ossa, di cesio, che si accumula soprattutto nei muscoli e di plutonio, che può causare tumori ai polmoni. I problemi che queste sostanze causano sono però troppo complessi perché possano essere arginati da misure come quella delle pastiglie di iodio. Esistono farmaci aspecifici, ma questi vengono prescritti dal personale curante ai e alle pazienti toccati dal problema.

2 thoughts on “Crollo della società civile

  1. Si cose interessanti. Ma secondo me è ancora il mattone l’investimento che va per la maggiore. Certo che se devo scappare da casa in fretta e furia, andranno bene le sterline. E con cosa mi allontano? Andrebbe bene un suv solido tipo Defender sarebbe meglio benzina o disel, sono tanti gli interrogativi.

  2. Interessante l’articolo che hai steso Gianni. Tutti buoni consigli. Per quanto riguarda alimentari mia moglie è una maniaca dell’ampia scorta. Quando ci sono promozioni compera diverse confezioni. Con quanto abbiamo in casa tra tra dentro l’armadio e dentro ai frigi e congelatori due-tre mesi di autonomia ce l’abbiamo come scorte alimentari. Anche avere un gruppo elettrogeno con una scorta di combustibile può essere utile avere in caso di blackout per eventi particolari ed eccezionali quanto la corrente può mancare per alcuni giorni. Il discorso di avere a portata di mano qualche scorta di contante è anche questa una precauzione da adottare. Ad avere alcune monete d’oro non ci ho mai pensato ma come dici tu potrebbero andare bene in casi eccezionali come quello di una guerra che coinvolga il nostro paese. Ma spero tanto che prima che possa capitare una cosa del genere sia arrivato il momento in cui non mi servirà ne cibo, ne contante nè oro e dormirò in pace senza tutte queste preoccupazioni. 😃 Comunque complimenti per l’articolo Gianni. Ciao

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