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Filosofare sui mercati

Chiacchierate a ruota più o meno libera che sperano di aiutare i perplessi a diventare investitori più consapevoli

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Lassu’ qualcuno ti aiuta….

Gianni18 Marzo 202318 Marzo 2023
  1. 03/11/22 La lunga marcia verso i satelliti
  2. 18/03/23 corriere del Veneto: tutto il Veneto che fa nello Spazio
  3. 01/03/23 Il Foglio: Guerra spaziale
  4. 05/01/23 The Verge: Qualcomm sta andando spalla a spalla con la funzione di messaggistica satellitare di Apple 
  5. 23/10/22 I principali attori spaziali e le strategie divergenti nella corsa per collegare il tuo smartphone tramite satelliti

03/11/22 La lunga marcia verso i satelliti

Da baby boomer – nato nei primi anni 50 – ho vissuto tutta l’epopea del telefono. Dal posto telefonico pubblico nel bar del paese dove una interurbana era un evento straordinario e il barista ti veniva a chiamare a casa preannunciandoti la chiamata per l’ora X, alla cabina telefonica a gettoni nella piazza del paese, alla conquista del telefono a casa -primo della mia strada – di plastica grigio chiaro con il combinatore a ruota. Solo nei libri di fantascienza – la famosa collana Urania della Mondadori – qualche autore immaginava un telefono da tenere in tasca e capace anche di videochiamare.

Ma quello che sembrava incredibile adesso è in tutte le tasche e alla portata di tutte le tasche. E oltre ad essere usato per cose futili – fare le foto dei gattini e dei piatti al ristorante da mettere in Facebook, chattare e scambiarsi foto su whatsapp – è diventato fondamentale per le emergenze. Ve lo ricordate Furio nel film Bianco Rosso e Verdone che fora in autostrada e cammina fino alla colonnina Sos di emergenza più’ vicina per chiamare il soccorso stradale? Ci sono ancora queste colonnine ma ovviamente non le usa più nessuno: in caso di incidente una chiamata al 118 con il telefonino e arriva subito il soccorso. E anche qui ne sono passati di anni dalla autoambulanza\pulmino 850: nei casi più gravi arriva addirittura l’elicottero con fior di attrezzature e sanitari.

Se c’e’ campo pero’… perché nonostante l’enorme diffusione della rete wireless ci sono ancora dei posti – soprattutto in montagna ma non solo – che non sono coperti. E allora succede come ad una coppia che due anni fa con alcuni amici era andata a camminare sul Monte Cesen: un gruppo delle prealpi a dieci km da casa mia che si affaccia sulla pianura trevigiana. Ad un certo punto il gruppo si era diviso e la coppia aveva preso un sentiero che attraversava i pascoli di alcune malghe. Il marito crolla a terra per un infarto: il telefonino non prende e la moglie – immaginatevi in che condizioni emotive – ha dovuto correre avanti fino quasi al rifugio per trovare finalmente campo e chiamare i soccorsi. L’elicottero è decollato subito, ma il ritardo e’ stato fatale: il marito non ce la ha fatta. Forse non si sarebbe salvato neanche con un intervento piu’ tempestivo, però…

Io che sono un radioamatore quando vado in montagna mi porto sempre il mio palmare in 144/430: le sezioni Ari gestiscono tutta una serie di ponti ripetitori su queste frequenze quindi in qualsiasi posto mi trovi ho la quasi certezza di poter agganciare un ponte e trovare qualche radioamatore in ascolto dall’altra parte.

A dir la verità un “cinesino”- un palmare di fabbricazione cinese- ormai costa pochi spiccioli Vedi QUI su Amazon e consiglio vivamente chi fa spesso escursioni in montagna di comperarselo. E vero che l’uso per chi non ha la licenza di radioamatore è proibito e soggetto a sanzione ma chi se ne frega visto che si tratta di salvare la pelle. Più che altro uno deve perdere un poco di tempo per capire come funziona il tutto. Chiusa parentesi.

E qui entrano in ballo i satelliti: per capire però le loro implicazioni devo per forza chiarire un paio di concetti.

I primi satelliti per telecomunicazioni risalgono agli anni sessanta. Erano “geostazionari” cioè posti nel cielo a 36.000 km di altezza. La velocità angolare della loro orbita è pari a quella della rotazione terrestre quindi visti da terra sembrano immobili in un punto del cielo. Data la loro grande distanza hanno bisogno di grandi antenne puntate verso di loro – ricordate le dimensioni delle prime parabole per ricevere le televisioni via satellite? – anche se con il progresso della tecnologia si sono via via rimpicciolite. Ugualmente per fare arrivare un segnale da terra serve una certa potenza ed una antenna direttiva e per questo nei primi tempi erano alla portata solo dei militari e delle grosse organizzazioni.

Negli anni 90 del secolo scorso si è cominciato a pensare ad una rete di satelliti a bassa orbita: girano ad altezze – relativamente – basse dai 300 ai 1000 km e fanno il giro della terra ogni 90 minuti. Questo comporta che un telefono da terra “vede” il satellite – cioè può collegarlo – solo per pochi minuti ma siccome ogni rete ha tanti satelliti in volo un sofisticato sistema di gestione passa la telefonata da un satellite all’altro man mano che diventano visibili. I primi telefoni satellitari erano ingombranti e pesanti poi si sono via via affinati. Dato che il boom dei telefonini normali li ha confinati ad un mercato di nicchia il costo del servizio è alto non alla portata dei privati. Sia Garmint che Globalstar hanno dei prodotti specifici per gli escursionisti: oltre ad una limitata possibilità di messaggistica c’è un bottone di allarme che manda al satellite un Sos con le coordinate GPS: il satellite lo rimbalza ai servizi di emergenza del paese interessato attivando i soccorsi. Il dispositivo in se non costa tanto ma l’abbonamento annuale parecchio e quindi anche questo fuori della portata del normale escursionista.

Ma finalmente l’evoluzione tecnologica ha reso possibile il grande matrimonio: telefonino & satellite. Al solito a prendere l’iniziativa è stata Apple che ha aggiunto l’operatività satellitare all’ultima versione dell’ iPhone, la 14, appoggiandosi a Globalstar. Il servizio sta per partire negli Usa e in Canada per poi estendersi in tutto il mondo.

Di seguito caricherò mano a mano gli articoli che usciranno sul settore anche per coglierne le possibilità di investimento


18/03/23 corriere del Veneto: tutto il Veneto che fa nello Spazio


01/03/23 Il Foglio: Guerra spaziale

di Giu­lia Pom­pi­li


Pe­chi­no stu­dia un mo­do per far fuo­ri Star­link, e la Spa­ce For­ce ame­ri­ca­na rea­gi­sce

Roma. Pechino potrebbe presto dotarsi di contromisure offensive per contrastare le operazioni della Starlink di Spacex, la costellazione satellitare che serve soprattutto per il servizio internet nelle aree di crisi e che è stata cruciale per la resistenza ucraina. Un giornale scientifico specializzato cinese ha pubblicato qualche giorno fa uno studio, condotto dall’università di Ingegneria spaziale dell’esercito popolare di liberazione, che suggerisce la necessità e l’urgenza per la Cina di dotarsi di un suo Starlink. Creare, quindi, una costellazione alternativa di satelliti che abbiano lo stesso obiettivo – un vantaggio strategico in caso di crisi – e allo stesso tempo mettere in piedi un sistema di contromisure efficaci per rendere inutilizzabili i satelliti di Elon Musk. Distruggere i satelliti, si legge nel documento, è fuori discussione: i detriti spaziali creati dalle esplosioni rischierebbero di rendere difficile l’accesso all’orbita. Si suggerisce, quindi, lo sviluppo di laser o onde elettromagnetiche per metterli fuori uso.

Pechino e i suoi centri studi della Difesa sono alla continua ricerca di un vantaggio strategico rispetto all’america e all’occidente in orbita. Nella visione cinese, questo è un pezzo cruciale dell’opposizione all’ordine mondiale a guida occidentale, ed è importante per interpretare il mondo diviso a metà dei paesi autoritari. In occidente, la minaccia spaziale è un pericolo che è equiparato all’attacco a un gasdotto o a un’infrastruttura strategica, solo meno evidente per l’opinione pubblica.

La logica della creazione della Space Force da parte dell’amministrazione di Donald Trump, poco più di tre anni fa, era proprio quella di cercare di spostare l’attenzione delle missioni spaziali da una questione puramente economica, scientifica e diplomatica a una vera Difesa delle infrastrutture strategiche americane e dei suoi alleati in orbita – nel caso di un satellite attaccato, per esempio, o l’improvvisa sospensione delle comunicazioni via internet. Mentre la Cina usa i media di stato per fare una propaganda vecchio stile sui successi del programma spaziale cinese (si parla, naturalmente, solo dei successi), l’america ha iniziato soltanto adesso a svelare alcune delle sue attività più segrete, come lo Space Rapid Capabilities Office. E’ un’agenzia finora molto poco pubblicizzata, parte della Space Force, con budget autonomo, ed è quella che si occupa di progettare contromisure immediate in caso di crisi. La scorsa settimana Kelly Hammett, il suo direttore, ha parlato per la prima volta a Space News e ha detto di aspettarsi che il Pentagono “pompi più denaro” nei programmi spaziali per competere con la Cina.

Il programma spaziale cinese è inarrivabile, per investimenti e per la sua natura intimamente legata alla Difesa cinese. La prossima settimana dovrebbero arrivare i nomi dei nuovi ministri del gabinetto del leader Xi Jinping – che cambiano dopo il Congresso del Partito dello scorso ottobre. Il nuovo ministro della Difesa cinese dovrebbe essere il generale Li Shangfu, che è l’uomo dello spazio di Xi: “L’ascesa di Li è proporzionale allo sviluppo senza precedenti dell’impresa spaziale cinese da quando Xi Jinping è salito al potere nel 2012”, ha scritto sul Diplomat l’analista aerospaziale Marcus Clay. “Inoltre, segnala al mondo che, in un contesto di crescente intensificazione della competizione tecnologica tra Cina e Stati Uniti, la Cina continuerà a dare priorità all’aerospazio nel suo programma di modernizzazione della Difesa durante il terzo mandato di Xi e oltre”.

E come se le dinamiche terrene non bastassero, la Cina, che vuole atterrare sulla luna nel 2029, ha in progetto di ampliare la sua stazione spaziale orbitante Tiangong, vuole vincere la corsa verso Marte, ha un alleato di ferro in questo campo: la Russia. Ieri un approfondimento di Bloomberg notava come nell’ultimo anno, sin dall’inizio dell’invasione dell’ucraina da parte della Russia, i funzionari cinesi abbiano cercato di minimizzare, quando addirittura omettere, la collaborazione nello spazio tra Mosca e Pechino. Questa settimana Yury Borisov, capo della Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, potrebbe essere in visita in Cina e questo potrebbe cambiare le cose. Mosca ha l’esperienza spaziale, soprattutto nei voli umani, che alla Cina manca. Allo stesso tempo però, negli ultimi dieci anni, Pechino è riuscita a raggiungere risultati impensabili: anche in orbita, il rapporto tra Cina e Russia potrebbe essere molto squilibrato a favore della prima. Poi c’è il fattore soft power, scrive Bloomberg: sebbene il progetto di una “base di ricerca lunare” congiunta tra Russia e Cina sia stata aperta alla collaborazione internazionale, nessuno ha aderito al loro programma. Più di venti paesi hanno aderito al programma Artemis americano per il ritorno dell’uomo sulla luna: “Gli esperti spaziali considerano questa divisione come un segnale di disaccordo su chi dovrà stabilire le regole e gli standard per le future esplorazioni”, scrive Bloomberg. “Tra chi ha aderito agli accordi di Artemis negli ultimi mesi ci sono la Nigeria e il Ruanda, i primi paesi africani a farlo. La loro decisione è stato un colpo politico agli sforzi della Cina per ottenere il sostegno diplomatico dei paesi africani”.

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05/01/23 The Verge: Qualcomm sta andando spalla a spalla con la funzione di messaggistica satellitare di Apple 

La società afferma che la messaggistica satellitare bidirezionale sarà disponibile sugli smartphone Android di fascia alta a partire dalla metà del 2023.

I telefoni Android avranno presto una funzione simile a – e forse anche più potente di – Emergency SOS di Apple via satellite. Qualcomm ha annunciato che i suoi nuovi processori e modem consentiranno ai telefoni di comunicare con la rete satellitare Iridium, consentendo agli utenti di inviare e ricevere messaggi anche in aree senza copertura cellulare.

La funzione, chiamata Snapdragon Satellite, sarà disponibile nei telefoni che hanno sia il processore Snapdragon 8 Gen 2 di Qualcomm che il suo sistema modem X70, insieme ad alcuni chip radio aggiuntivi. I telefoni che lo supportano dovrebbero essere “lanciati in regioni selezionate a partire dalla seconda metà del 2023”, secondo il comunicato stampa dell’azienda, e ci sono diversi produttori che lavorano sui progetti, secondo Francesco Grilli, un portavoce di Qualcomm che ha contribuito a condurre un briefing per i giornalisti.

Per ora, la funzione sarà probabilmente disponibile solo nei telefoni Android di punta, poiché Qualcomm include solo la tecnologia nei suoi chip premium. Le aziende che vogliono aggiungerlo ai loro telefoni lavoreranno direttamente con Qualcomm per capire il software e l’hardware, ma non dovrebbero costruire nuove relazioni con Iridium, secondo Grilli. Per i satelliti, i telefoni con la tecnologia assomiglieranno a qualsiasi altro dispositivo abilitato per Iridium. Per quanto riguarda chi pagherà i messaggi, “il costo del servizio di messaggistica satellitare e dei servizi dipendenti dipenderà dagli OEM e dai fornitori di servizi e da come scelgono di offrire il servizio”, secondo Grilli.

All’inizio, Snapdragon Satellite sarà limitato all’uso in situazioni di emergenza, permettendoti di contattare qualcuno per chiedere aiuto anche se sei in un’area remota senza servizio cellulare. Secondo Grilli, “Snapdragon Satellite sfrutta Garmin Response”. Quando si invia un SOS, “i centri di risposta vedono immediatamente la latitudine/lungità del cliente nel loro software proprietario di mappatura e coordinamento delle risposte per determinare l’agenzia appropriata per coordinare il salvataggio”.

Qualcomm afferma che, alla fine, supporterà la ” messaggistica premium”, che probabilmente costerà di più e dovrà essere implementata da OEM, vettori cellulari o altri fornitori di servizi over-the-top. Finora, questo non è qualcosa che Apple offre; puoi inviare messaggi solo via satellite utilizzando la sua funzione SOS.

Mentre Qualcomm dice che il servizio di emergenza sarà gratuito o molto economico, non ha ancora fornito dettagli su quanto ti costerà se vuoi solo essere in grado di inviare messaggi ai tuoi amici da aree remote, come un sentiero escursionistico, un skilift o anche una barca in mezzo all’oceano.

Una volta che quel servizio sarà disponibile, tuttavia, Qualcomm dice che sarai in grado di usarlo con il tuo normale numero di telefono. (Questo probabilmente non sarà il caso per l’uso di emergenza, ma è meno importante lì.) Grilli ha detto che questa funzione era “un sacco di lavoro”, e ci credo – il messaggero satellitare dedicato di Garmin, che utilizza anche la rete Iridium e ha un costo di servizio mensile di almeno 11,95 dollari, non può farlo. Garmin avverte anche che il numero di telefono da cui le persone ricevono messaggi può cambiare di volta in volta, il che significa che, in pratica parlando, devo avviare conversazioni se voglio averle.

Nel frattempo, se fossi fuori nel bosco con un telefono che aveva Snapdragon Satellite, potrei teoricamente premere un pulsante per controllare i messaggi che erano arrivati dall’ultima volta che ho visto una torre cellulare. Grilli ha implicato che sarai in grado di creare un elenco di persone a cui è permesso inviarti messaggi quando sei fuori dalla griglia, il che potrebbe essere una caratteristica utile; c’è la possibilità che alcuni piani addebitino per ogni messaggio inviato e ricevuto, e probabilmente non vorresti spendere soldi per ricevere un messaggio di spam o per ascoltare persone i cui messaggi potrebbero aspettare fino a quando non torni

Mentre i dettagli sono scarsi su come sarà inviare e ricevere messaggi satellitari, sembra che l’esperienza sarà simile a quella di Apple in quanto dovrai seguire le istruzioni sul tuo telefono per puntarlo verso un satellite. Secondo Grilli, il tuo telefono sarà in grado di prevedere dove si trovano i satelliti di Iridium con mesi di anticipo grazie al modo in cui la sua costellazione orbita intorno alla Terra. Quando vai a connetterti a uno, utilizzerà il GPS e altre misurazioni per determinare dove devi affrontare.

GIF che mostra l'esperienza satellitare di posizionamento di Qualcomm.
Schermata dell'iPhone 14 che mostra un'illustrazione che dice all'utente di girare verso la direzione del satellite.

L’interfaccia utente di esempio di 1/2Qualcomm per il posizionamento satellitare sembra chiedere maggiore precisione rispetto a quella di Apple. GIF: Qualcomm

Grilli dice che non dovrai necessariamente tenere il telefono in aria per ottenere il segnale, anche se potrebbe essere necessario in determinate situazioni. Una volta che hai un blocco sul satellite, dice che ci vorranno circa tre o 10 secondi per inviare o ricevere messaggi. Come qualcuno con esperienza di messaggeri via satellite, è impressionante. Ho aspettato minuti che il mio Garmin InReach inviasse messaggi, anche se questo di solito accade solo sotto la copertura dell’albero; dovremo vedere come la tecnologia di Qualcomm regge in situazioni simili.

Per ora, Qualcomm dice che la funzione sarà solo per la messaggistica. “Non vogliamo duplicare i servizi vocali o i dati ISP”, ha detto Grilli, che ha anche detto che cercare di trasformare un normale smartphone in un telefono satellitare completo richiederebbe probabilmente un’antenna esterna.

Durante il suo annuncio, l’azienda ha fatto un grande affare del fatto che sta lavorando con Iridium in particolare, dicendo che la sua scelta di rete consente alla messaggistica di funzionare “letteralmente in qualsiasi parte del mondo”, purché questo tipo di funzionalità sia legale nell’area. Potrebbe essere un grosso problema: la versione di Apple, che utilizza i satelliti di Globalstar, è attualmente disponibile solo negli Stati Uniti, in Canada, in Francia, in Germania, in Irlanda e nel Regno Unito, e quando T-Mobile ha annunciato il suo messaggio “Coverage Above and Beyond” in collaborazione con SpaceX, ha detto che il servizio coprirà “ovunque negli Stati Uniti continental Qualcomm promette molto di più.

Parte di ciò che lo rende possibile è che i satelliti a bassa orbita terrestre di Iridium possano parlare tra loro, non solo con le stazioni base a terra. Ciò significa che i messaggi possono andare nello spazio, quindi tornare sulla Terra anche se il satellite specifico con cui il tuo telefono sta comunicando non ha una linea diretta verso un centro dati terrestre. SpaceX sta attualmente testando una tecnologia simile per la sua costellazione Starlink, ma non è qualcosa che tutti i fornitori di satelliti hanno.

Non aspettarti questa funzione nel Pixel 8

Mentre sembra probabile che molti produttori di telefoni sarebbero entusiasti di poter acquistare funzionalità di connettività satellitare da Qualcomm, c’è almeno un’azienda che probabilmente non introdurrà un telefono con la funzione: Google. Quando ho chiesto se Snapdragon Satellite sarebbe stato disponibile sui telefoni con un modem Qualcomm ma il processore di un’altra azienda, Grilli ha detto che non pensava che ci fosse “un interesse ad andare in quella direzione”. Ha anche detto che “richiede una stretta integrazione tra il SoC e il modem”, specialmente quando si tratta di allineare il dispositivo al satellite.

Dato che Google utilizza i propri chip Tensor personalizzati per i suoi telefoni, sembra una cattiva notizia per i proprietari di Pixel che sperano che il loro prossimo telefono abbia questa funzione. (Anche se è sempre possibile che l’azienda stia lavorando sulla propria versione in modo da poter tenere il passo con la concorrenza.)

Sarà anche interessante vedere cosa fa Samsung. Mentre utilizza chip Qualcomm nei suoi telefoni di punta, spesso equipaggia la serie Galaxy S con i propri chip Exynos in alcune regioni. Annunciare che una funzione potenzialmente salvavita non arriverà in alcuni paesi potrebbe essere piuttosto imbarazzante, anche se, per essere onesti, l’Emergency SOS di Apple tramite la disponibilità limitata del satellite mostra che la corda tesa può essere camminata.

Se Google e Samsung possono aspettare, potrebbero non dover costruire questo tipo di funzionalità. I vettori cellulari hanno anche collaborato con i fornitori satellitari e promettono di fornire un servizio di messaggistica a qualsiasi telefono 5G, anche se non ha radio specializzate. T-Mobile dice che inizierà a testarlo e la tecnologia di SpaceX entro la fine dell’anno, e altre società satellite-to-phone come AST e Lynkhave hanno detto che sono in trattative con altri vettori in tutto il mondo.

Sembra probabile che potremmo finire in una situazione in cui alcuni telefoni hanno più modi per comunicare con i satelliti, utilizzando hardware dedicato come Apple e Qualcomm o tramite bande cellulari tradizionali grazie a satelliti speciali e piani carrier. Dato il modo in cui questi servizi vengono lanciati principalmente perché sono utili nelle emergenze, è una buona cosa; avere un backup di solito vale la pena.

Per ora, però, sono felice di sapere che le persone inizieranno ad avere scelta quando si tratta di acquistare un telefono con comunicazione satellitare integrata. Apple si è vantata di come la sua versione della funzione abbia già salvato vite umane, ma le persone dovrebbero avere la possibilità di ottenere qualcosa di simile anche se preferiscono usare un telefono Android.


23/10/22 I principali attori spaziali e le strategie divergenti nella corsa per collegare il tuo smartphone tramite satelliti

PUBBLICATO DOMENICA 23 OTTOBRE 2022 Michael Sheetz

PUNTI CHIAVE

  • Una corsa ambiziosa per connettersi direttamente dallo spazio a dispositivi come gli smartphone è iniziata sul serio all’inizio di quest’anno.
  • Una serie di progetti e partner – da Apple, Iridium, SpaceX, T-Mobile e AT&T, tra gli altri – sono venuti alla prima furia nel 2022.
  • Il potenziale non sfruttato sta stimolando una storia di due strategie. Per alcune aziende, significa miliardi spesi per quello che potrebbe finire per essere un approccio perdente.

La corsa per fornire internet ad alta velocità dai satelliti è ben avviata, ma un’altra competizione più ambiziosa, per connettersi direttamente dallo spazio a dispositivi come gli smartphone, è iniziata sul serio all’inizio di quest’anno.

Il potenziale mercato non sfruttato – che dipende, ma si estende oltre, inviando un testo attraverso lo spazio – sta stimolando una storia di due strategie: quelli che mettono antenne specializzate nei telefoni, rispetto a quelli che mettono antenne ad alta potenza sui satelliti stessi. Per alcune aziende, significa miliardi spesi per quello che potrebbe finire per essere un approccio perdente.

“L’industria satellitare è davvero di nicchia e – se riescono a collegare miliardi di smartphone – possono iniziare a parlare di dimensioni del mercato che sono molto più grandi di quanto siano mai stati in grado di affrontare prima. “Tutto prima si misurava in milioni””, ha detto a CNBC Caleb Henry, analista senior presso la società di ricerca boutique Quilty Analytics.”adesso passiamo ai miliardi”

Una serie di progetti e partner – da Apple, Iridium, SpaceX, T-Mobile e AT&T, tra gli altri – sono venuti alla prima fase nel 2022, in varie fasi di sviluppo per connettersi direttamente agli smartphone. È stato a lungo un sogno di visionari delle comunicazioni satellitari, ma i telefoni satellitari ingombranti, specializzati e tipicamente costosi non sono stati mai diventati un prodotto di massa.

Ora, un’evoluzione della tecnologia sta rinnovando la corsa per perfezionare le comunicazioni spaziali, secondo Patricia Cooper, fondatrice di Constellation Advisory ed ex vicepresidente SpaceX per gli affari governativi satellitari.

“Una delle differenze [delle generazioni precedenti] è la capacità dei satelliti di oggi in orbita terrestre bassa, il che significa che potrebbero essere in grado di fornire più di un semplice tipo di testo, o quasi come un cercapersone, servizio”, ha detto Cooper.

Tecnologia divergenti

SpaceX quest’estate ha annunciato una partnership che consentirebbe agli utenti di T-Mobile di inviare messaggi da luoghi irraggiungibili dalle torri cellulari terrestri, utilizzando la seconda generazione di satelliti Starlink di SpaceX.

Il CEO Elon Musk ha affermato che i satelliti Starlink più grandi e aggiornati sarebbero dotati di ampie antenne che potrebbero trasmettere direttamente a un dispositivo mobile, con T-Mobile che spera di aggiungere alla fine chiamate vocali attraverso i satelliti.

Mentre SpaceX ha lanciato finora più di 3.000 satelliti di prima generazione, l’aggiunta di un servizio diretto al telefono richiederà altre migliaia.

La partnership è simile a quelle fatte da AST SpaceMobile. La società il mese scorso ha messo in orbita il suo secondo satellite di prova e ha accordi con le telecomunicazioni mobili, tra cui AT&T, Vodafone e Rakuten. La società satellitare si è quotata in borsa tramite una SPAC l’anno scorso e ha raccolto quasi 600 milioni di dollari fino ad oggi.

La rete di AST sarebbe composta da meno satelliti della costellazione Starlink, ma richiede comunque quasi 250 da distribuire per la copertura globale.

Anche l’impresa privata Lynk Global mira a fornire una torre cellulare nello spazio dai satelliti, con piani per una costellazione di diverse migliaia in pochi anni. Lynk ha raccolto circa 25 milioni di dollari dalla sua fondazione nel 2017. Finora sono stati in orbita cinque satelliti di prova.

La società ha annunciato di aver inviato “il primo messaggio di testo al mondo da un satellite in orbita a un telefono cellulare standard a terra” all’inizio del 2020.

E mentre alcuni costruiscono reti satellitari, altri grandi attori stanno guardando alle innovazioni Earth-bound, con sistemi che dipendono da un’antenna specializzata nei telefoni.

Apple – il principale fornitore di comunicazioni satellitari per smartphone finora, anche se in una capacità limitata per iniziare – ha recentemente annunciato una funzione di emergenza dei modelli di iPhone 14 che sfrutta la tecnologia. In collaborazione con Globalstar, la funzione consente agli utenti di inviare messaggi di testo compressi da iPhone 14s tramite satelliti.

Apple spenderà più di 400 milioni di dollari per utilizzare la maggior parte della rete di Globalstar e per aggiungere più satelliti.

Iridium, un fornitore di lunga data di comunicazioni satellitari a telefoni specializzati, deve ancora annunciare un partner per un servizio diretto-to-smartphone. Ma il CEO Matt Desch il mese scorso ha detto alla CNBC alla conferenza della World Satellite Business Week 2022 che la sua azienda ha “lavorato su quell’opportunità”.

Iridium prevede di finalizzare un contratto con un partner per smartphone entro la fine del 2022, con Desch che ha detto che “il nostro servizio sarà globale il primo giorno” quando verrà lanciato.

Una strada da percorrere

Le aziende devono superare i principali ostacoli tecnologici e normativi per portare sul mercato queste reti a lungo concepibili.

“I servizi finora stanno tutti iniziando con i servizi minimamente intensivi che possono fornire – e questo è il testo”, ha osservato Henry di Quilty Analytics. “Il vero test di quale livello di servizio ciascuna di queste società sarà in grado di fornire dipenderà in ultima analisi da quanti satelliti saranno in grado di lanciare, da quanto sono potenti i satelliti e dalla quantità di spettro a cui hanno accesso”.

Sia Henry che Cooper hanno affermato che le incognite normative relative a questi tipi di servizi saranno specificamente impegnative per le reti aziendali. Le telecomunicazioni sono “un’area fortemente regolamentata”, ha detto Cooper, e “non ci sono molti scenari in cui le regole vengono stabilite per la prima volta per una nuova innovazione tecnologica”.

Ha anche sottolineato la vera portata del mercato, e quanto possa essere redditizio, resta da vedere.

“Non credo che sappiamo come sarà pagato. Non sappiamo se il mercato sarà determinato da quanto le società cellulari pagheranno le società satellitari per collaborare e investire [nelle infrastrutture della costellazione], o se sarà pagato dai consumatori e aggiungerà centesimi sul tuo conto e questo fluirà alle società satellitari”, ha detto Cooper.

“Fino a quando non lo sappiamo, non possiamo conoscere la scala”, ha aggiunto Cooper.

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2 thoughts on “Lassu’ qualcuno ti aiuta….”

  1. Dario Bordin ha detto:
    14 Novembre 2022 alle 10:01

    Bell’articolo Gianni, fatto bene. Aggiungerei che tra i prossimi competitor in campo satellitare per la connessione Internet ci sarà anche la costellazione Kuyper di Jeff Bezos patron di Amazon con qualche migliaio di satelliti che verranno lanciati a partire dal prossimo anno e la costellazione One Web proposta dalla società WorldVu Ltd che e prevede 648 satelliti sempre in orbita bassa. Tutta nuova tecnologia utile per diffondere la possibilità di connessione internet in tutto il mondo e la possibilità di eventuali richieste di soccorso anche dalla zone le più disperse. C’è anche qualche aspetto negativo. Tra i 12 mila satelliti della costellazione Starlink a cui vuole arrivare Elon Musk , e le altre costellazioni citate ci sarà un bel traffico di satelliti in orbita bassa nel cielo, per la gioia degli astronomi. Si spera poi che non avvenga qualche collisione tra due satelliti perchè i loro detriti potrebbero innescare una serie di altre collisioni. Speriamo bene.

    Rispondi
  2. Dario Bordin ha detto:
    14 Novembre 2022 alle 10:23

    Mi ero dimenticato di dire che non ero a conoscenza del fatto che Apple sul modello IPhone 14 abbia inserito anche un sistema di connessione con la ormai in funzione da alcuni anni costellazione Globstar. Mi piacerebbe conoscere qualche dettaglio tecnico in più,,,potenza, frequenza, antenna utilizzata ecc. Hai qualche notizia?

    Rispondi

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