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Filosofare sui mercati

Chiacchierate a ruota più o meno libera che sperano di aiutare i perplessi a diventare investitori più consapevoli

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Cryptovalute ed investimenti

Gianni23 Marzo 202323 Marzo 2023

Veniamo da qui: Bitcoin storia di un sogno

  1. La Galassia delle Cryptovalute
  2. Comprare  cryptovalute? ma perché?
  3. Per Investimento
  4. Bitcoin come Scudo
  5. 23/03/23 Sole 24 Ore: The Rock Trading buco da 15 milioni
  6. 20/03/23 Forbes: Yat Siu di Animoca dice che le criptovalute stanno diventando una “rete di sicurezza” in mezzo alla crisi bancaria
  7. 20/03/23 Ark: Le criptovalute stanno fiorendo in mezzo alla crisi bancaria nazionale
  8. 17/03/23 E il vincitore e’…. IL BITCOIN!
  9. 10/03/23 Sole 24 Ore: Silvergate chiude la banca
  10. 03/03/23 Sole 24 Ore: crisi Silvergate
  11. 25/02/23 Barron’s: Un tesoro affondato da 7 miliardi di dollari di Bitcoin
  12. 21/02/23 ARK newsletter: Gli NFT su Bitcoin stanno decollando
  13. 21/02/23 Sole 24 Ore: Rock Trading
  14. 21/02/23 Corriere: crisi di The Rock Trading (italiano)
  15. 07/02/23 Barron’s: Altro Aggiornamento di Ethereum in arrivando. Potrebbe sconvolgere i mercati e aiutare Coinbase.
  16. 23/01/23 Barron’s: Il Bitcoin ha avviato una nuova fase rialzista. Il prossimo livello di prezzo chiave da tenere d’occhio.
  17. 17/01/23 Barron’s: Bitcoin supera i 21.000 dollari e punta ai 25.000$. Ma gli investitori devono cavalcare il rally?
  18. 12/01/23 Barron’s: Bitcoin va oltre i 18.000 dollari. I dati CPI potrebbero aiutare il mondo Crypto a dimenticarsi di FTX.
  19. 09/01/23 Barron’s: Coinbase, MicroStrategy e altre azioni cripto volano. Perché I Guadagni Potrebbero Continuare.
  20. 08/01/23 nuove regole del fisco in Italia
  21. 30/12/22 Barron’s: Perché Fidelity punta così tanto sul Bitcoin? Forse perchè ha paura di perdere un’opportunità.
  22. Navigazione articoli
  23. 28/10/22 La parola a Bloomberg
  24. 28/05/22 Il futuro di Crypto è ancora più eccitante, e forse più volatile, del suo presente

    La Galassia delle Cryptovalute

    Il successo del Bitcoin ha provocato una alluvione di cripto valute. Alcune sono nate per cercare di rispondere a determinate esigenze – ad es. Ethereum, Monero, Solana –  altre come scherzo goliardico (il Dogecoin  portato poi alle stelle dai Twitter di Elon  Musk), la maggioranza però sono partite proprio come scam con l’idea cioè di bidonare gli incauti sottoscrittori spinti a puntare soldi sulle novità sperando di ripetere la moltiplicazione dei pani e dei pesci di Bitcoin.

    Quella che avuto più successo è indubbiamente Ethereum nata  per essere  essere la “rete” dove far girare  gli NTF e la DeFI. Se volete saperne di più questo il link ad un tutorial di Binance (un exchange) Ethereum cosa è

    Un’altra categoria di crypto sono le Stablecoin: Tether, USD coin, Binance  coin le principali. Queste partono da una necessità: quella  di non dover utilizzare dollari ogni volta che si vuole negoziare una crypto: si comperano stablecoin e poi con queste si regolano le varie operazioni. Sono emesse dai principali exchange e valgono 1 dollaro. E come è possibile? Semplice per ogni stablecoin in circolazione l’emittente ha un dollaro accantonato. l’emittente ci guadagna perché prende gli interessi su questi dollari, il possessore perché li puo’ far girare in modo fluido nell’ecosistema cryptovalute. Ma ci sono sti dollari accantonati e dove sono investiti? Mah! ci sono stati anche dei controlli però un poco di diffidenza vista la natura “sfuggente” degli emittenti è lecita…… Vero è che nel momento del crollo più brutto della crypto chi ha liquidato le stablecoin ha  ricevuto i suoi dollari indietro, ma chissà!

    Un elenco di tutte le Crypto  con i prezzi in tempo reale trattate si trova su Yahoo: Quotazione Cryptovalute Ha il pregio di elencarle in ordine Market Cap così uno si fa subito un’idea di quanto contano.

    Comprare  cryptovalute? ma perché?

    Sostanzialmente i motivi per comprare cryptovalute sono due: come investimento puramente finanziario o per  la tutela  della propria “libertà” contro l’ingerenza dello Stato come ho spiegato nel mio bitcoin storia di un sogno

    Per Investimento

    Ma vale la pena investire parte dei propri risparmi in cripto valute? Bella domanda! Se lo chiedete ad uno zelota della nuova religione vi dirà che sì, assolutamente! Che il Bitcoin fra tot  anni varrà mezzo milione, o  un  milione o due milioni di euro,  che lui è un “hoarder” – un tesaurizzatore –  che ogni volta che ha due euro che gli crescono si affretta a comprare Bitcoin per aumentare il suo gruzzoletto. OK ma noi che siamo “normali” che facciamo? Guardiamo cosa fa la “finanza”, quella vera quella che muove i mega capitali. 

    Il rapporto di Wall Street con il Bitcoin ricorda un poco quello che successe con la fuga di Napoleone dall’Isola d’Elba. C’è la famosa sequenza dei titoli del giornale “le moniteur” che inizia con “l’orco è scappato dall’Elba” e finisce con “Sua Maestà l’Imperatore è entrato a Parigi accolto trionfalmente dai suoi sudditi”. I bitcoiniani amano affiancare questi titoli alle dichiarazioni di James Dimon il Ceo di JPMorgan una delle più grandi banche americane che dopo aver per anni definito il Bitcoin una truffa, uno schema Ponzi e diffidato i risparmiatori di non comprarli perché sarebbero finiti sicuramente male… ha cominciato ad offrire l’anno scorso ai suoi clienti più importanti consulenza sull’investimento in cripto valute… 😀 😀 😀

    Sempre di più affermate istituzioni finanziarie aprono alle cryptovalute: è dell’altro giorno la notizia che Bloomberg – la più importante agenzia che fornisce notizie e quotazioni agli operatori finanziari di tutto mondo – offrirà  sui suoi monitor anche i prezzi delle crypto. È uno sdoganamento non da poco!

    E perché? Per la stessa ragione che ci porta istintivamente a fare le corna se  un gatto nero ci attraversa la strada: alla jettatura non ci crediamo ma e se fosse vero? Quindi i consulenti in America ai  loro clienti importanti fanno questo ragionamento: può darsi che il Bitcoin sia una bolla destinata a crollare miseramente e che fra qualche anno rideranno di chi li ha acquistati come di quelli che comprarono i tulipani in Olanda 400 anni fa. Però se davvero fosse una rivoluzione più grande di quella di Copernico? Mettiamoci un cip: investici un due tre % del tuo patrimonio. Se  va male non finisci di certo sotto un ponte, se va bene ti trovi con il tuo patrimonio aumentato del 20 o 30%. È un rischio che vale la candela. NB: intendiamoci e’ il discorso che fanno i consulenti americani ai loro clienti eh… io non c’entro niente…

    E per comperare? Se sei italiano lascia perdere gli exchange con annessi e connessi: utilizza gli ETN quotati sulla borsa italiana che puoi comprare online ed hanno il vantaggio di essere tassati al 26% secco e di compensare anche eventuali minusvalenze. Unico problema è che tante banche italiane – ad es. IntesaSanPaolo – per non aver rogne non permettono ai clienti retail di comperarli. Se la vostra banca e’ una di queste dovrete aprire un conto con una banca online. Qui trovate un foglio google con tutti gli ETN negoziati predisposto ed aggiornato dagli amici di Finanzaonline Foglio Google con tutti gli ETN.

    Se volete seguire la discussione sul Forum il link e’ questo: Forum di finanzaonline

    BITCOIN
    ETHEREUM

    Che dire…. siete tutti adulti e vaccinati – e qualcuno vaccinato quattro volte 😀 – ergo….

    Bitcoin come Scudo

    E per chi volesse usare il Bitcoin come scudo per tutelarsi dall’invadenza dello Stato Moloch? (Bitcoin e non altre cripto valute perché è l’unico che si presta a questo utilizzo)

    Cominciamo subito con una premessa: come ho già spiegato in Bitcoin storia di un sogno ormai l’anonimato di fatto non esiste più. Sì è vero ci sono dei siti che mettono in contatto venditori e compratori e  dove le due parti fanno la transazione al di fuori di occhi indiscreti, ma una volta acquistato uno deve pagare senza nessuna garanzia che gli arrivino effettivamente i Bitcoin. Si fa a fidarsi insomma… però…

    Un’altra strada è quella di utilizzare i “bancomat per Bitcoin” però qui in Italia ce ne sono molto pochi e comunque  si possono acquistare quantità irrisorie con commissioni esagerate.

    Ergo è giocoforza registrarsi ad un exchange ed acquistare tramite loro. I principali sono Binance e Coinbase In Italia ci sarebbe anche Conio che però i bitcoin li carica in un suo wallet e come vedremo questo non è l’ideale per lo scopo che ci prefiggiamo.

    Una volta aperto il conto con uno di questi exchange e bonificato loro gli Euro potete acquistare i Bitcoin o meglio visto il prezzo che hanno raggiunto  una frazione di Bitcoin (un Bitcoin è frazionabile in 100 milioni di Satoshi, l’unità minima di misura).

    Ma cosa vuol dire “ho acquistato”? Il Bitcoin (o la frazione di Bitcoin) che ho comperato non si è mosso dalla blockchain: sempre lì resta. Gli è stata semplicemente assegnato la chiave privata dell’acquirente, una stringa di 256 caratteri che identifica in maniera univoca il possessore. Ma se ho acquistato mettiamo su Coinbase chi viene identificato dalla chiave privata? Ovviamente Coinbase: i Bitcoin risultano suoi. È un poco come un conto corrente aperto in banca: la banca i soldi li tiene presso la BCE ma mica hanno su il mio nome: è la contabilità della banca che dice che di quei soldi 10.000 € sono i miei.

    E questo per chi  vuole il Bitcoin come uno scudo è un grossissimo problema. Intanto la storia del Bitcoin è costellata di furti fatti da hacker. Per carità del cielo colossi come Coinbase e Binance molto difficilmente potrebbero essere a hakerati, (16/11/2022 PURTROPPO SE L’EXCHANGE E’ IN MANO A UN FARABUTTO NON SERVONO HACKERS: CI PENSA LUI A FREGARE TUTTI I SOLDI DEI CLIENTI. E’ LA STORIA DI FTX SALTATO QUESTI GIORNI) ma ad esempio il conto  presso di loro è vulnerabile come qualsiasi altro conto online al fatto che possano catturare e duplicare la password e allora addio Bitcoin. Soprattutto depositato presso un exchange il Bitcoin diventa di fatto nominativo e quindi aggredibile dallo Stato.

    Esempio di un “seed”

    Bisogna quindi assolutamente trasferirlo su un wallet (portafoglio)  privato. Sono App che si scaricano sul telefonino e che generano una propria chiave privata. Al momento dell’attivazione viene fornito il “seed” (seme): 24 parole casuali che devono essere conservate al sicuro con la massima cura. A cosa servono? A ricostituire la propria  chiave privata in caso di cancellazione per errore, smarrimento, furto, distruzione del wallet. Va da sé che chi ha in mano questo parole di fatto è padrone del dei Bitcoin contenuti nel wallet, perché è in grado di ricostruire la chiave privata e con questa trasferire i Bitcoin da un’altra parte.

    Ma con un  wallet siamo sicuri? Non al 100% dato che un wallet sul telefonino oppure sul computer è comunque online ergo esposto agli attacchi degli hacker. Il non plus ultra è adottare un wallet fisico, una specie di chiavetta che dopo avervi trasferito il Bitcoin si tiene off line.

    Per avere una idea dei wallet elettronici potete cercare in rete,   per quelli hardware vi rimando alla pagina del Bitcoinitaliapodcas  Wallet Hardware . Per inciso se siete interessati alle cryptovalute vi consiglio seguire il podcast ogni settimana non facendovi distrarre dal tono leggero e scanzonato dei due ragazzi che lo fanno:  sono a preparazione quanto di meglio si può trovare in Italia.

    E il fisco? Come tutte le cose in Italia è un casino nel senso che non sono ancora ben chiare le regole. Se si comprano e si tengono i Bitcoin su un exchange estero vanno segnalati sul Quadro W della denuncia dei redditi. Se si comprano e poi si trasferiscono su un wallet non si sa,  nel senso che non è ben chiaro se vanno denunciati o meno. Siccome un interpello – in burocratese la risposta dell’agenzia delle entrate ad una specifica richiesta di un contribuente che non fa giurisprudenza però crea un precedente – ha equiparato il Bitcoin ad una valuta estera vale anche la norma che se durante l’anno solare si sono posseduti per più di 7 giorni lavorativi consecutivi un importo in valute estere (quindi sommando tutti i conti in valuta anche se su banche diverse)  superiore a 51.645,69 euro (i vecchi 100 milioni di lire) il contribuente lo deve segnalare nella denuncia dei redditi e calcolarsi e versare la tassa sull’eventuale plusvalenza. Si dice che i bizantini avessero un sistema fiscale molto arzigogolato ma il nostro….

    VEDERE AGGIORNAMENTO DELL’8/1/23 con la nuova regolamentazione della Finanziaria


    23/03/23 Sole 24 Ore: The Rock Trading buco da 15 milioni

    e’ sempre la solita storia MAI dico MAI lasciare le proprie criptovalute du un exchange: se non hai le chiavi non sei sicuro


    20/03/23 Forbes: Yat Siu di Animoca dice che le criptovalute stanno diventando una “rete di sicurezza” in mezzo alla crisi bancaria

    Yat Siu, presidente del più grande investitore blockchain asiatico Animoca Brands, pensa che le criptovalute volatili siano un investimento relativamente sicuro poiché il mondo finanziario tradizionale è scosso dalle turbolenze di Credit Suisse e dal fallimento di una serie di banche statunitensi.

    “Se dai un’occhiata a quello che è successo di recente con l’intero sviluppo con la Silicon Valley Bank, che è stato ovviamente scioccante, e con Credit Suisse rilevato da UBS… in realtà la narrazione è stata giocata in modo molto diverso per le criptovalute”, ha detto Siu tramite un link video lunedì al Web3 Investment Summit di Hong Kong. “In realtà ha iniziato a biforcarsi come alcune persone avevano previsto, che è quel tipo di futuro, diciamo, rete di sicurezza”.

    A dire il vero, le criptovalute sono investimenti rischiosi. Il mercato in gran parte non regolamentato ha visto circa il 60% del suo valore evaporare dal suo picco nel novembre 2021, secondo CoinGecko a partire da lunedì. Arriva dopo una serie di disastri aziendali, tra cui il fallimento dello scambio di criptovaluta FTX di Sam Bankman-Fried.

    Siu ha detto che la “rete di sicurezza” si è rivelata bitcoin ed etereum, le due più grandi criptovalute per capitalizzazione di mercato, piuttosto che stablecoin, che è stata percepita sicura a causa delle loro pretese di attaccarsi con valute fiat. Bitcoin ha raggiunto un massimo di nove mesi di circa 28.200 dollari lunedì sera, ora di Hong Kong, mentre etereum è salito a un massimo di sette mesi di quasi 1.800 dollari, mostrano i dati di CoinGecko. Tuttavia, l’USDC, la seconda più grande stablecoin, ha perso brevemente il suo aggancio con il dollaro USA a metà marzo dopo che il suo emittente Circle ha ammesso di avere 3,3 miliardi di dollari in banca con l’ormai fallita Silicon Valley Bank.

    Nel frattempo, gli investitori hanno scaricato le azioni di Credit Suisse dopo che la rivale UBS ha accettato di prendere il controllo della banca di 167 anni per 3 miliardi di dollari domenica. Il colosso bancario svizzero ha visto il suo prezzo delle azioni precipitare di quasi il 60% lunedì. Arriva sulla scia del crollo delle banche statunitensi cripto-friendly Silvergate Bank e Signature Bank, così come Silicon Valley Bank, un importante prestatore di startup e società di venture capital.

    “Alla luce di ciò, le criptovalute e in particolare bitcoin ed etereum diventano modi alternativi attraenti per immagazzinare valore senza quei particolari rischi bancari tradizionali”, ha detto Siu in una risposta scritta a Forbes. “Queste criptovalute hanno fatto notevoli guadagni proprio mentre la crisi bancaria è salita alla ribalta. Non è una coincidenza. Penso che quello che stiamo vedendo ora sia uno spostamento di capitali verso alcune criptovalute”.

    Anche se Animoca con sede a Hong Kong non è stata “direttamente colpita” dalla crisi bancaria, alcune delle oltre 380 società del suo portafoglio di investimenti “sarebbero colpite”, ha detto Siu. Il cofondatore di Animoca ha affermato che i depositi di quelle società sono sicuri e che “il problema non è critico”. La società ha precedentemente informato i suoi investitori che non aveva rapporti con Silvergate o Silicon Valley Bank.


    20/03/23 Ark: Le criptovalute stanno fiorendo in mezzo alla crisi bancaria nazionale

    La scorsa settimana, mentre importanti banche statunitensi sono state congelate in risposta alla “bank run”, Bitcoin, Ethereum e altre cryptovalute non hanno saltato un colpo. Si sono comportate come rifugi sicuri, poiché bitcoin ha apprezzato il ~20% in un periodo di 3 giorni, tra l’11-14 marzo.1

    Nonostante la retorica mainstream, i mercati azionari e del reddito fisso stanno iniziando a riconoscere che le criptovalute non avevano nulla a che fare con i fallimenti di Silicon Valley Bank (SVB) e Signature Bank. Invece, hanno iniziato a implicare gli Stati Uniti La decisione sconsiderata della Federal Reserve (Fed) di aumentare i tassi di interesse di 19 volte, un tasso da record, in meno di un anno.

    Di fronte alle crisi bancarie statunitensi ed europee, l’apprezzamento dei prezzi di bitcoin suggerisce che la supervisione normativa lassista non ha avuto alcun impatto sull’ecosistema delle risorse crittografiche decentralizzato, trasparente e verificabile. Al contrario, bitcoin e altre risorse crittografiche si stanno comportando come rifugi sicuri. Lo scorso fine settimana, quando molte banche sono state chiuse e altre stavano affrontando corse bancarie, Bitcoin non ha saltato un colpo: ha risolto ~33 miliardi di dollari, ha facilitato ~600k transazioni, ha emesso 2.037 nuovi BTC a un tasso di inflazione costante e prevedibile ~1,8%, ha attirato ~1 milione di nuovi indirizzi e ha generato 43 milioni di dollari per i minatori che mantengo in efficenza il network.

    Inoltre, quando Circle stablecoin USDC ha rotto il suo aggancio al dollaro, SVB è emerso come l’unico punto di fallimento nel sistema bancario statunitense, minacciando di destabilizzare l’ecosistema DeFi. Nonostante il depegging di USDC e DAI, il protocollo Maker è rimasto sovra-collateralizzato e pienamente operativo per tutto il fine settimana, poiché il numero di DAI circolanti è aumentato del 25%, o 1 miliardo di dollari.

    La domanda di servizi finanziari più trasparenti, verificabili e decentralizzati è esistita perché, a nostro avviso, le criptovalute sono una soluzione ai punti centrali di fallimento, all’opacità e alle lacune normative nel sistema finanziario tradizionale. Se dovesse diventare il capro espiatorio degli errori politici nel settore bancario tradizionale, le criptovalute si muoverebbero all’estero, privando gli Stati Uniti di quella che crediamo sia una delle innovazioni più importanti della storia.

    Invece di bloccare le piattaforme finanziarie decentralizzate, trasparenti e verificabili, senza punti centrali di fallimento, le autorità di regolamentazione dovrebbero concentrarsi sui punti di fallimento centralizzati e opachi nel sistema bancario tradizionale. Inoltre, se la Fed continua a concentrarsi su indicatori in ritardo come l’indice dei prezzi al consumo (IPC) e l’occupazione e non ruota in risposta alle forze deflazionistiche telegrafate dalla curva dei rendimenti invertita e dai credit default swap (CDS), questa crisi potrebbe divorare più banche regionali, centralizzando, se non nazionalizzando, il sistema bancario statunitense Le criptovalute potrebbero essere i principali beneficiari.


    17/03/23 E il vincitore e’…. IL BITCOIN!

    Dai massimi del 2021 sopra i 60.000 dollari il Bitcoin aveva seguito al ribasso il Nasdaq con grande disillusione di chi aveva sperato che vivesse di vita propria, decorrelato dal resto del mercato. Anzi una serie di scandali e fallimenti aveva spinto il Bitcoin ben più in giù, fino a toccare qualche mese fa un minimo di 15.600 dollari.

    Ma da quando è scoppiata la crisi bancaria con l’improvviso crollo della Silicon Valley Bank le cose si sono improvvisamente girate, con il Bitcoin che ha abbandonato ogni correlazione ed è schizzato al rialzo fino a toccare oggi i 27.000$

    Perché? Semplice: la crisi ha recuperato al Bitcoin la visione utopica dei suoi fondatori: quello di una moneta sovranazionale svincolata dal controllo degli Stati in grado di garantire la sicurezza finanziaria dell’individuo. E con la gente che vede crollare attorno a se quelli che erano pilastri della finanza ecco che la diversificazione sul bitcoin torna di attualità.

    Durerà? mah! forse stavolta è la volta buona. Da una parte gli scandali succedutisi hanno dato una bella ripulita all’ecosistema Bitcoin, dall’altra parte la crisi finanziaria stavolta sembra epocale.. e comunque come diceva il Manzoni… Ai posteri l’ardua sentenza


    10/03/23 Sole 24 Ore: Silvergate chiude la banca


    03/03/23 Sole 24 Ore: crisi Silvergate


    25/02/23 Barron’s: Un tesoro affondato da 7 miliardi di dollari di Bitcoin

    La battaglia per Grayscale Bitcoin Trust sta arrivando in tribunale mentre gli investitori e gli hedge fund si scontrano sul destino del più grande fondo crittografico del mondo

    Il più grande fondo Bitcoin del mondo sta per avere la sua giornata in tribunale. La posta in gioco: un profitto di 7,2 miliardi di dollari nel fondo come fosse un tesoro in fondo al mare, se solo qualcuno potesse arrivarci.

    Sulla carta, il Grayscale Bitcoin Trust (ticker: GBTC) è il miglior affare su Bitcoin che puoi trovare. Il prezzo delle azioni del fondo è scambiato con uno sconto del 47% rispetto al suo valore patrimoniale netto sottostante, o NAV, di 15,4 miliardi di dollari in partecipazioni Bitcoin. Se dovesse essere scambiato fino al suo NAV, gli investitori potrebbero raccogliere un guadagno dell’87%, a prezzo del Bitcoin fermo. Ai prezzi recenti del Bitcoin intorno ai 23.700 dollari, lo sconto vale 7,2 miliardi di dollari.

    Alcuni investitori lo vedono come un’occasione: GBTC costituisce più del 5% dell’ARK Next Generation di Cathie Wood il fondo negoziato in borsa (ARKW). “Quando ci sono soldi da guadagnare chiudendo lo sconto, alcuni troveranno un modo per farlo accadere”, afferma lo stratega senior del portafoglio di Ned Davis Research Pat Tschosik, che vede GBTC potenzialmente raddoppiare entro la metà dell’anno mentre Bitcoin si rialza

    Eppure lo sconto di GBTC si è rivelato inespugnabile. Lo sponsor aziendale del fondo, Grayscale Investments, si è in gran parte isolato dalle campagne proxy degli hedge fund, che normalmente attaccherebbero uno sconto così ampio in un fondo comune di investimento closed-end. E lo sconto di GBTC si è ampliato solo quando sono emersi altri fondi Bitcoin: ETF come ProShares Bitcoin Strategy (BITO), che detiene futures Bitcoin, per una commissione annuale molto più bassa.

    Grayscale dice che vuole convertire GBTC in un ETF, sostenendo che è il modo migliore per chiudere lo sconto. Glie ETF utilizzano meccanismi di arbitraggio di mercato per eliminare gli sconti sul loro NAV; in teoria, ciò potrebbe sbloccare i 7 miliardi di dollari per i proprietari di GBTC.

    C’è un intoppo, però: la Securities and Exchange Commission ha ripetutamente negato le domande delle società di fondi per gli ETF che vogliono possedere direttamente Bitcoin , piuttosto che attraverso futures. A giugno, la SEC ha respinto l’offerta di Grayscale di convertire GBTC in un ETF, spingendo Grayscale a citare in giudizio l’agenzia per invertire la decisione.

    Il dibattito dovrebbe iniziare il 7 marzo nella Corte d’Appello per il Distretto di Columbia. L’avvocato principale di Grayscale è Donald Verrilli, che era avvocato generale nell’amministrazione Obama. Verrilli, in un’intervista, ha detto che la SEC non ha alcun diritto a trattare gli ETF Bitcoin spot in modo diverso dagli ETF basati su futures, sostenendo che l’agenzia sta usando un doppio standard che viola la legge.

    “Le agenzie amministrative hanno l’obbligo di trattare allo stesso modo i casi e la SEC ha violato tale obbligo”, dice Verrilli, aggiungendo che non conosce un parallelo esatto con questo caso. Il tribunale potrebbe pronunciarsi entro l’autunno.

    Le implicazioni vanno ben oltre il GBTC. Legioni di società di fondi, tra cui Fidelity Investments, VanEck e Wisdom-Tree (WT), hanno cercato di convincere la SEC ad approvare un ETF Bitcoin spot-based, venendo rifiutato ogni volta.

    Una sentenza che permetta a GBTC di diventare un ETF potrebbe aprire le porte a molti più fondi Bitcoin, qualcosa che la SEC sembra riluttante a permettere. L’agenzia sostiene che, a differenza dei mercati futures, il mercato spot Bitcoin non ha misure sufficienti per prevenire frodi e manipolazioni e non è adeguatamente monitorato. Ciò rende un fondo spot-Bitcoin vulnerabile alla manipolazione, mettendo gli investitori in pericolo, dice l’agenzia.

    “Tutti i mercati per Bitcoin alla base del prodotto di Grayscale non sono regolamentati”, ha scritto la SEC in un breve, sostenendo che “il trattamento diverso in queste circostanze era ragionevole”. L’agenzia ha rifiutato di commentare.

    Mentre gli avvocati litigano in tribunale, gli hedge fund e altri investitori stanno cercando di costringere Grayscale a rinunciare alla gestione del fondo o a trovare altri modi per sbloccare i 7 miliardi di dollari.

    Fir Tree Capital Management, un gestore di hedge fund, ha citato in giudizio Grayscale a dicembre, accusando l’azienda di “cattiva gestione del trust”. Far Tree sostiene che Grayscale ha silenziosamente modificato i documenti di governo di GBTC per rendere più difficile per gli azionisti prendere il controllo del fondo. Fir Tree afferma anche che la società madre di Grayscale, Digital Currency Group, ha “conflitti di interesse sostanziali” che lo incentivano a mantenere lo status quo di GBTC.

    Fir Tree e altri investitori sostengono che i conflitti sorgono, in parte, perché DCG fa così tanto in commissioni. Gli ETF che detengono futures Bitcoin addebitano circa l’1%, rispetto alla commissione annuale del 2% di GBTC. Poiché le commissioni di gestione di GBTC sono una percentuale delle attività del trust, portano più di 300 milioni di dollari all’anno ai prezzi recenti.

    “Stanno facendo un sacco di soldi con questo. Devono continuare a spingere il capitale verso la loro società madre”, afferma Steven McClurg, responsabile degli investimenti di Valkyrie Investments, che gestisce un hedge fund che possiede GBTC e aveva una propria applicazione per lanciare un ETF Bitcoin spot negato dalla SEC. McClurg dice che ha intenzione di continuare a fare pressione Grayscale per chiudere lo sconto.

    Un’altra società che sfida GBTC è Osprey Funds, che gestisce l’Osprey Bitcoin Trust (OBTC), un fondo molto più piccolo con 68 milioni di dollari di attività. Osprey ha anche citato in giudizio Grayscale, sostenendo che l’azienda ha raggiunto il dominio nei fondi over-the-counter Bitcoin, in parte, mentendo sulle sue possibilità di convertire GBTC in un ETF.

    Grayscale ha detto che la causa di Osprey è frivola e contesta le altre lamentele degli attivisti. Il CEO Michael Sonnenshein dice che taglierà le commissioni di GBTC non appena diventerà un ETF.

    Un’altra tattica promossa dalle attività – perché Grayscale restituisca Bitcoin agli azionisti – richiederebbe approvazioni normative simili a quelle che l’azienda sta cercando con la conversione dell’ETF, dice. Grayscale dice di essere aperto a un’offerta di gara per un massimo del 20% delle azioni di GBTC se la sua strategia legale fallisce, incluso un potenziale appello alla Suprema Corte.

    Cercare l’approvazione della SEC per un’offerta di gara allo stesso tempo in cui Grayscale sta facendo causa all’agenzia “non è qualcosa che pensiamo sia nel migliore interesse degli azionisti”, dice Sonnenshein.

    Tutte le dispute legali hanno lasciato gli investitori in un purgatorio crittografico. Una vittoria in tribunale potrebbe essere una manna di 7 miliardi di dollari, ma potrebbero volerci anni, se mai arriverà. Bitcoin, nel frattempo, è aumentato del 43% quest’anno. GBTC, il cui sconto si è ampliato, è aumentato del 39%, rimanendo indietro rispetto al Bitcoin che dovrebbe tracciare ancora una volta. B


    21/02/23 ARK newsletter: Gli NFT su Bitcoin stanno decollando

    Di Yassine Elmandjra | @yassineARK

    Con il lancio del protocollo Ordinals, la rete Bitcoin può ora supportare token non fungibili (NFT)1 direttamente on-chain. Gli utenti possono iscrivere immagini e altri dati in satoshis, la denominazione più bassa di bitcoin.

    Grazie a due aggiornamenti software Bitcoin, Segwit nel 2017 e Taproot nel 2021, la rete Bitcoin può incorporare nuovi metadati sulla blockchain. SegWit ha ampliato le dimensioni del blocco di Bitcoin da 1 megabyte a 4 megabyte e Taproot ha aumentato i limiti di dati, consentendo a sviluppatori e utenti di codificare vari tipi di dati.

    Per capire gli Ordinals di Bitcoin, considera l’analogia con il dollaro: proprio come 100 centesimi costituiscono 1$, 100 milioni di satoshi costituiscono 1 bitcoin. Allo stesso modo, proprio come si potrebbe incidere un disegno su un centesimo, i proprietari di bitcoin possono “incollare” qualcosa su un satoshi, grazie a BTC Ordinals.

    Ad oggi, gli utenti hanno creato più di 100.000 ordinals sulla blockchain Bitcoin, alcuni dei quali spuntano grandi prezzi. Ordinal Punks, un progetto spin-off dell’innovativa collezione CryptoPunks NFT basata su Ethereum, è stato venduto per 9,5 BTC, o circa 218.000 dollari. Il progetto Ordinals ha scatenato un intenso dibattito nella comunità Bitcoin. I “puristi” di Bitcoin si oppongono, sostenendo non solo che le iscrizioni di ordinals congestionano lo spazio di blocco a scapito di transazioni finanziarie valide, ma che mettono anche a rischio la fungibilità del bitcoin perché alcuni satoshi valgono più di altri. Al contrario, i sostenitori di Ordinal sostengono che le iscrizioni stanno aumentando la domanda di spazio nei blocchi e generando commissioni, compensando i minatori per la sicurezza della rete. Citano anche i principi libertari del libero mercato, osservando che il mercato dovrebbe determinare l’uso ottimale dello spazio in blocchi. In risposta alle preoccupazioni sulla fungibilità del bitcoin, i sostenitori paragonano Ordinals alle “monete da collezione” e osservano che il mercato delle monete collezionatili non ha avuto un impatto sulla fungibilità del dollaro.

    A nostro avviso, Ordinals ha attivato una nuova ondata di utenti e sviluppatori Bitcoin, un netto positivo. Consentendo nuovi tipi di innovazione, Ordinals ha ringiovanito l’interesse degli sviluppatori nella costruzione dell’infrastruttura Bitcoin. Durante i prossimi mesi, è probabile che portafogli e mercati supportino Ordinals, ampliando la gamma di casi d’uso di Bitcoin.


    21/02/23 Sole 24 Ore: Rock Trading


    21/02/23 Corriere: crisi di The Rock Trading (italiano)

    07/02/23 Barron’s: Altro Aggiornamento di Ethereum in arrivando. Potrebbe sconvolgere i mercati e aiutare Coinbase.

    di Jack Denton

    Servizi come il puntamento di criptovalute potrebbero essere un vantaggio per Coinbase in quanto sembra diversificare dal trading.Tempo dei sogni

    Un aggiornamento sta arrivando sulla rete Blockchain  Ethereum ETHUSD . Gli investitori dovrebbero essere preparati ad un potenziale sconvolgimento dei mercati delle criptovalute che dovrebbe mettere il vento in poppa per il business del broker di asset digitali Coinbase Global .

    “Shanghai Hard Fork” di Ethereum dovrebbe avvenire il mese prossimo, segnando l’ultimo importante aggiornamento dell’ecosistema di Ether, la seconda risorsa digitale più grande, dalla trasformazione nella blockchain nota come “Merge”, avvenuta l’anno scorso.

    Questo aggiornamento fondamentale ha cambiato la meccanica di protezione ed elaborazione delle transazioni su Ethereum da “prova di lavoro”, il sistema ad alta intensità energetica utilizzato da BitcoinBTCUSD   che coinvolge i “cripto minatori” che utilizzano computer per risolvere enigmi complessi, a “prova di posta in gioco”. Sotto la prova della partecipazione, i titolari partecipanti di Ether bloccano i loro token come garanzia mentre convalidano le transazioni e proteggono la rete, guadagnando rendimento nel processo. I rendimenti attuali per lo staking Ether sono più del 5%.

    La fusione ha ridotto l’impronta di carbonio di Ethereum e lo ha reso un investimento più attraente, aumentando i prezzi di Ether. La transizione non sarà completata fino all’Hard Fork di Shanghai. Dopo l’aggiornamento di Shanghai, i validatori che hanno vincolato i loro Ether saranno finalmente in grado di ritirarli . Ci sono due principali implicazioni di questo.

    Il primo è che potrebbe causare un crollo del mercato, in particolare introducendo la pressione di vendita sul prezzo dell’Etere, che è ampiamente detenuto dai trader e utilizzato per una varietà di scopi, anche come garanzia per i prestiti, in tutto il panorama crittografico. Una volta che i validatori che hanno già guadagnato il rendimento possono finalmente ritirare i loro token, la logica dice, venderanno il loro Ether.

    Più di 16,4 milioni di Ether sono attualmente vincolati, per un valore di quasi 27 miliardi di dollari, e un altro 1 milione di Ether, o 1,6 miliardi di dollari, è il guadagno da rendimento che sarà liberato. Pertanto, c’è la possibilità che il mercato sia colpito da vendite che potrebbero causare il calo dei prezzi.

    “Dato che i detentori di Ether vincolati sono stati bloccati per circa due anni, ci sono preoccupazioni che i detentori di Ether venderanno il loro Ether quando ne avranno l’opportunità, il che potrebbe fare pressione sul valore del token di Ether”, analisti guidati da Kenneth B. Worthington a J.P. Morgan ha scritto in una nota.

    È impossibile sapere esattamente come reagiranno i trader dopo l’aggiornamento di Shanghai, ma c’è motivo di credere che i fattori tecnici potrebbero prevenire interruzioni eccessive.

    “Sono in atto precauzioni per prevenire vendite significative dopo l’implementazione dello Shanghai Fork”, hanno scritto Worthington e il suo team. “Una volta completato l’aggiornamento, gli Ether vincolati diventeranno idonei per il prelievo, ma non tutti in una volta”, hanno aggiunto, dettagliando come solo un piccolo numero di richieste di ritiro può essere elaborato alla volta.

    La seconda grande implicazione dell’aggiornamento di Shanghai è che potrebbe scatenare un boom nella popolarità del staking tra gli investitori che cercano di guadagnare un rendimento. I trader possono entrare per comprare Ether da vincolare dopo Shanghai, il che potrebbe compensare la pressione di vendita. Anche il broker Coinbase (ticker: COIN), che offre servizi di staking agli utenti, ne trarranno beneficio.

    Coloro che desiderano vincolare con Ethereum devono bloccare 32 Ether, o circa 52.000 dollari. Coinbase è un gruppo che offre una soluzione agli investitori più piccoli, consentendo ai clienti divincolare per quanti Ether abbiano, raccogliendo al contempo una buona commissione nel processo.

    “L’impatto immediato che vediamo della Shanghai Fork è il potenziale di crescita delle entrate di vincolo per intermediari come Coinbase”, ha scritto il team di Worthington. “Dato che i validatori possono guadagnare oltre il 20% del reddito di vincolo dei clienti, vediamo un potenziale di entrate significativo per intermediari come Coinbase”.

    E Coinbase ha bisogno di diversificazione. Le azioni del broker sono crollate del 66% nell’ultimo anno in mezzo a un mercato orso nei prezzi delle criptovalute, che ha allontanato il gruppo centrale di investitori al dettaglio su cui conta per le entrate di trading. Gli analisti hanno identificato lo staking, oltre ad altri servizi finanziari crittografici come gli abbonamenti e un’attività rivolta agli investitori professionali, come strade per questa diversificazione tanto necessaria.

    J.P. Morgan valuta Coinbase a Neutral con un obiettivo di prezzo di 60 dollari. Le azioni Coinbase, che hanno visto un’intensa volatilità nelle ultime settimane in mezzo a dinamiche indicative di una “spremitura dei ribassisti”, sono scese del 6,6% martedì a 69,70 dollari.

    Scrivi a Jack Denton all’indirizzo jack.denton@barrons.com



    23/01/23 Barron’s: Il Bitcoin ha avviato una nuova fase rialzista. Il prossimo livello di prezzo chiave da tenere d’occhio.

    Di  Jack Denton

    Bitcoin BTCUSD +1,43% e altre criptovalute si sono fermate lunedì dopo che le valute digitali erano salite ai livelli più alti da agosto durante il fine settimana. Con i prezzi delle criptovalute di nuovo dove erano prima del disastroso crollo di FTX, alcuni trader lo chiamano un nuovo mercato rialzista.

    Il prezzo di Bitcoin è sceso di meno dell’1% nelle ultime 24 ore a 22.750 dollari, dopo che la più grande risorsa digitale ha superato i 23.000 dollari nel fine settimana per la prima volta in cinque mesi. Con i prezzi in aumento di oltre il 30% in meno di due settimane, Bitcoin è emerso dal suo baratro intorno ai minimi di due anni che sono arrivati dopo il fallimento dell’exchange FTX a novembre, che ha consegnato l’ultimo shock ai mercati delle criptovalute.Arrivare lìI prezzi dei Bitcoin sono saliti ailivelli più alti dallo scorso agosto.

    La marcia verso l’ più alta di Bitcoin è arrivata in tandem, anche se ha superato, un aumento simile del mercato azionario, dove il Dow Jones Industrial Average e lo S&P 500  hanno guadagnato man mano che gli investitori diventava più ottimisti sulle attività sensibili al rischio. Uno sfondo macro di alta inflazione e aumento dei tassi di interesse ha consolidato il legame tra criptovalute e azioni nell’ultimo anno, e i recenti segnali che l’inflazione si sta raffreddando e che la Federal Reserve rilasserà la politica monetaria hanno sostenuto entrambe le classi di attività.

    “Bitcoin ha una forte correlazione positiva con i fattori di rischio e si è spostato verso l’ più in alto man mano che i mercati azionari hanno ottenuto più guadagni”, ha affermato Naeem Aslam, analista del broker AvaTrade. “La grande domanda è se continuerà a salire nonostante le crepe che ha iniziato a mostrare il rally delle attività più a rischio. I trader potrebbero tener conto dei commenti della Fed che non sembra avere fretta di porre fine alla sua politica monetaria ultra-hawkish”.

    Tuttavia, dopo il notevole rally di Bitcoin, alcuni trader si aspettano maggiori guadagni. Il fallimento di FTX e la conseguente procedura fallimentare sembravano una crisi esistenziale per le criptovalute, ma gran parte di quel pessimismo sembra essere svanito. I prezzi al di sopra dei livelli pre-FTX hanno alimentato un’ondata di ottimismo e di scommesse che il peggio del brutale mercato orso che ha attanagliato lo spazio per un anno potrebbe essere finito.

    “Bitcoin ha avviato un nuovo mercato rialzista ed è diretto a 24.800 dollari, dove si concentrano la media mobile di 200 settimane psicologicamente importante e il livello di Fibonacci del 161,8% dello slancio dai minimi di dicembre”, ha detto Alex Kuptsikevich, analista del broker FxPro, riferendosi ad un livello di analisi tecnica che indicherebbero la forza del mercato.

    “Da un punto di vista tecnico, gli indicatori di tendenza di Bitcoin stanno generalmente segnalando una forte tendenza al rialzo, e sembra che il prezzo stia guardando al suo massimo di agosto a $ 25.200”, ha detto Yuya Hasegawa, analista dello scambio di criptovalute Bitbank, riecheggiando le prospettive di Kuptsikevich per Bitcoin da un punto di vista tecnico.

    “Tuttavia, l’indice di forza relativa (RSI) di Bitcoin si sta discostando dal movimento al rialzo del prezzo e sta iniziando a scivolare verso il basso, il che non è un buon segno per l’attuale tendenza dei prezzi”, ha aggiunto Hasegawa. “Bitcoin potrebbe testare il suo massimo di agosto ed essere supportato a livello da 20.000 a 21.000 dollari, ma con la sua divergenza RSI e un paio di trimestrali di grandi società tecnologiche in arrivo questa settimana, potrebbe diventare piuttosto instabile”.

    Molti trader stanno guardando specificamente Bitcoin a 30.000 dollari, il che rappresenterebbe un livello di prezzo non visto dall’inizio della crisi del credito cripto dello scorso giugno, quando molti lenders sono andati in bancarotta in mezzo alla turbolenza dei mercati. Mentre i prezzi potrebbero essere diretti a quasi $ 25.000 nel breve termine, secondo Kuptsikevich e Hasegawa, il livello chiave di $ 30.000 potrebbe richiedere un po’ più di tempo per raggiungere.

    “Il mercato potrebbe aver bisogno di una lunga ricarica e consolidamento prima che inizi una nuova ondata di rialzo”, ha detto Kuptsikevich.

    Oltre Bitcoin, EtherETHUSD +0,56% -la seconda cifrata più grande – è salita meno dell’1% a 1.630 dollari. Le criptovalute o gli altcoin più piccoli erano più misti, con Cardano l’1% in meno e Polygon l’1% in più. Anche i Memecoin sono stati mescolati, con Dogecoin guadagnando il 4% e Shiba Inu un pelino sotto.


    17/01/23 Barron’s: Bitcoin supera i 21.000 dollari e punta ai 25.000$. Ma gli investitori devono cavalcare il rally?

    Di  Jack DentonFollow

    Bitcoin è salito a livelli non visti da mesi.Rutmer Visser/Dreamstime

    Bitcoin BTCUSD +0,98% e altre criptovalute hanno continuato a correre martedì, spingendo i prezzi a livelli non visti dal crollo dell’exchange FTX e raggiungendo i prezzi più alti degli ultimi mesi.

    Ma gli analisti hanno avvertito che il rally ha poco sostegno fondamentale, rendendo la prospettiva di inseguirlo rischiosa per i trader.

    Il prezzo di Bitcoin è salito di oltre l’1% nelle ultime 24 ore a 21.150 dollari. La più grande risorsa digitale ha marciato in aumento nella scorsa settimana, passando dalla gamma di trading da $ 16.500 a $ 17.000 che ha dominato nell’ultimo mese e superando il livello chiave di $ 20.000 durante il fine settimana. Bitcoin è ora scambiato al livello più alto dall’inizio di novembre 2022, prima che il fallimento di FTX ha scosso i mercati.

    “Il Bitcoin sale più in alto dopo il fine settimana e recupera 21.000 dollari, recuperando la perdita causata dallo shock FTX per testare il massimo di novembre a 21.500 dollari”, ha detto Yuya Hasegawa, analista dello scambio di criptovalute Bitbank. “Anche se il suo slancio si è in qualche modo attenuato rispetto alla scorsa settimana, forse a causa delle vacanze … potrebbe scoppiare dal massimo di novembre se mercoledì gli Stati Uniti PPI soddisfa le aspettative del mercato.”

    In effetti, nonostante il recente rally, su apparentemente pochi fattori fondamentali, Bitcoin e i suoi colleghi probabilmente prenderanno spunti significativi dal mercato azionario e seguiranno il Dow Jones  e S&P 500  . Le criptovalute e le azioni sono diventate strettamente collegate in mezzo al duro contesto macro di alta inflazione, aumento dei tassi di interesse e rischi di recessione nell’ultimo anno, con i dati sull’inflazione dell’indice dei prezzi alla produzione (PPI) che incombevano più avanti nel corso della settimana come catalizzatore chiave.

    “La rottura minore è positiva, ma le condizioni di ipercomprato a breve termine sono tornate … quindi pensiamo che un pregiudizio neutrale a breve termine sia prudente”, ha detto Katie Stockton, managing partner del gruppo di ricerca tecnica Fairlead Strategies. “Se la resistenza vicina a 21.500 dollari viene eliminata, segnerebbe un cambiamento più significativo, suggerendo che la tendenza al ribasso ha perso resistenza mentre mette la prossima resistenza al massimo di agosto intorno ai 25.200 dollari”.

    Tuttavia, Stockton ha notato che un indicatore tecnico chiave è in corso per lampeggiare segnali di “vendita” ipercomprato alla fine di questa settimana, “che vediamo come un motivo per non inseguire il rally”.

    Oltre Bitcoin, Ether  —la seconda più grande criptovaluta, è levò dell’1% sopra i 1.550 dollari. Le criptovalute più piccole o le altcoin erano un po’ più tenui, con Cardano flat ePolygon in aumento dell’1%. I memecoin erano più deboli, con entrambi i Dogecoin e Shiba Inu in calo di meno dell’1%.


    12/01/23 Barron’s: Bitcoin va oltre i 18.000 dollari. I dati CPI potrebbero aiutare il mondo Crypto a dimenticarsi di FTX.

    Jack DentonFollow

    12Durata3minuti

    Bitcoin non è stato così forte da quando il crollo di FTX a novembre ha scosso i mercati delle criptovalute

    Bitcoin BTCUSD +3,55% e altre criptovalute hanno continuato a salire giovedì. Il miglioraremento del sentimento del rischio ha portato le valute digitali ai massimi livelli da quando FTX è crollato, con i dati sull’inflazione che si profilano come catalizzatore per più guadagni o un doloroso rintracciamento.

    Il prezzo di Bitcoin è salito del 4% nelle ultime 24 ore a 18.200 dollari, il suo livello più alto dal crollo dell’Exchange di criptovalute FTX a novembre ha sbattuto i mercati e ha spinto la più grande criptovaluta da oltre 21.000 dollari. Bitcoin è stato scambiato in un intervallo compreso tra 16.500 e 17.000 dollari per gran parte del periodo successivo, ma da allora è schizzato più in alto.

    Bitcoin si è mosso  a fianco del mercato azionario negli ultimi giorni, sostenuto come il Dow Jones Industrial Average e S&P 500 per ottimismo dall’ultimo rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti che la Federal Reserve tempererà presto gli aumenti dei tassi di interesse che combattono l’inflazione. Un duro contesto macro di condizioni finanziarie restrittive ha visto le criptovalute e le azioni diventare sempre più correlate, mettendo sotto osservazione il rilascio di giovedì dei principali dati sull’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti come catalizzatore per entrambe le classi di attività.

    “Bitcoin sta capitalizzando il miglioramento dell’appetito per il rischio che stiamo vedendo nei mercati più ampi”, ha detto Craig Erlam, analista del broker Oanda. “Dopo settimane di calpestamento dell’acqua tra 16.000 e 17.000 dollari, le criptovalute hanno ricevuto nuova vita dal rapporto sull’occupazione e dal rally del rischio che ne è seguito. Un’altra lettura positiva dell’inflazione oggi potrebbe vederla commerciare a livelli non visti dai primi giorni del crollo dell’FTX”.

    Le criptovalute sono pronte a guadagnare se i dati economici mostrano un raffreddamento dell’inflazione, il che aumenterebbe la prospettiva di una Fed più accomodante quando la prossima banca centrale deciderà sulla politica monetaria tra poche settimane.

    Ma, allo stesso modo, Bitcoin e i suoi pari sono vulnerabili alle perdite se gli investitori vedono l’oscurità in un numero di CPI più caldo del previsto. L’analisi di mercato suggerisce che se Bitcoin non può violare 18.400 dollari e ricade, potrebbe trovare supporto solo intorno ai 15.400 dollari, secondo Katie Stockton, managing partner della società di ricerca tecnica Fairlead Strategies.

    Oltre Bitcoin, Ether ETHUSD +4,21 % —la seconda più grande criptovaluta, ha sgommato del 5% a 1.400 dollari. I token più piccoli o gli altcoin erano un po’ più tenui, con entrambi i Cardano ADAUSD +2.38% e Poligono in aumento del 2%. I memecoin hanno mostrato più dello stesso, conDogecoin DOGEUSD +2.36% e Shiba Inu SHIBUSD +2,23% ciascuno in aumento del 2%.

    Scrivi a Jack Denton all’indirizzo jack.denton@barrons.com


    09/01/23 Barron’s: Coinbase, MicroStrategy e altre azioni cripto volano. Perché I Guadagni Potrebbero Continuare.

    Di Jack Denton

    I trader si sono accumulati in scommesse contro le azioni crittografiche in mezzo a un crollo dei prezzi di Bitcoin nell’ultimo anno.Dan Kitwood/Getty Images

    Le azioni delle società esposte alle criptovalute stanno aumentando lunedì. Molte di queste azioni sono ampiamente vendute allo scoperto dai trader, il che significa che il rialzo potrebbero essere accelerato dallo “short squeez” (la spremitura dei venditori allo scoperto: ricordo che questo vendono le aziono senza averle sperando in un loro ulteriore calo. Se il mercato si gira devono correre a ricoprirsi comperando le azioni a qualsiasi prezzo).

    L’exchange di criptovalute Coinbase Global –0,81%  (ticker: COIN) sta salendo del 5% nel trading pre-mercato degli Stati Uniti. Microstrategy  +2,48% (MSTR), una società di software con partecipazioni significative di BitcoinBTCUSD +1,69% nella sua tesoreria aziendale, è salito di quasi il 7% nel premercato, mentre i minatori di criptovalute Riot Platforms (RIOT) e Marathon Digital (MARA) hanno entrambi guadagnato il 4%. Il future sul S&P 500SPX +2,28%  è in aumento dello 0,3%, in confronto.

    Tutte queste azioni hanno una storia di mooversi in tandem con il prezzo di Bitcoin, che è avanzato del 2% nelle ultime 24 ore a 17.250 dollari, al di sopra di un intervallo di trading tra 16.500 e 17.000 dollari che ha dominato per gran parte dell’ultimo mese.

    I fattori tecnici di mercato significano che queste azioni possono essere pronte a trasformare un pop a breve termine in un salto più ampio. I trader stanno scommettendo contro, o short, queste società in una misura che supera di gran lunga la media tra le azioni statunitensi, con quasi il 30% delle azioni circolanti di Coinbase vendute short, secondo il gruppo di dati finanziari S3 Partners. Le posizioni short sulle azioni americane sono mediamente del 5%.

    Le azioni fortemente vendute allo scoperto  sono vulnerabili a violente oscillazioni verso l’alto perché gli investitori possono essere sotto pressione se la scommessa va male e il prezzo sale. I venditori allo scoperto possono decidere di uscire dalla posizione, il che comporta il riacquisto del titolo subendo una perdita, ma questo può essere complicato se si tratta di una azione “sottile” cioè’ con pochi scambi. I venditori allo scoperto sono costretti ad acquistare “spremendo” il prezzo più in alto.

    Questo scenario si è svolto la scorsa settimana con lo stesso gruppo di azioni, e più dello stesso potrebbero arrivare nei prossimi giorni se il mercato rimane volatile e le azioni crittografiche continuano a beneficiare dell’aumento dei prezzi di Bitcoin.

    Scrivi a Jack Denton all’indirizzo jack.denton@barrons.com

    08/01/23 nuove regole del fisco in Italia

    Finalmente con l’ultima finanziaria il Governo ha regolamentato la tassazione delle criptovalute in Italia


    30/12/22 Barron’s: Perché Fidelity punta così tanto sul Bitcoin? Forse perchè ha paura di perdere un’opportunità.

    diCarleton English

    Illustrazione di Lynne Carty/Barron’s; Dreamstime (1)

    Dopo trilioni di dollari di perdite e ondate di fallimenti aziendali e frodi, le criptovalute sembrano una classe di attività sempre più tossica. Fidelity Investments sta scommettendo che avrà un futuro e di volerne nel bel mezzo.

    Nell’ultimo anno, Fidelity ha costantemente ampliato i suoi prodotti crittografici. Il gigante privato dei fondi comuni e delle negoziazioni  ha lanciato un servizio per offrire Bitcoin BTCUSD nei piani 401(k) (i piani pensionistici individuali) che amministra. Ha aggiornato la sua piattaforma per i clienti istituzionali, aggiungendo il regolamento in tempo reale e il trading di Ethereum. A partire dalla fine di ottobre, Fidelity ha detto che prevede di avere 500 persone che lavorano nella sua attività di Digital Assets entro la fine di marzo 2023. Nelle offerte di lavoro sul suo sito web cerca 28 posizioni con “attività digitali” nella descrizione del lavoro.

    Il team-building può aiutare Fidelity a raggiungere un altro obiettivo: portare le criptovalute ai suoi 40 milioni di singoli investitori. La società a novembre ha aperto una lista d’attesa per i clienti per scambiare Bitcoin ed Ether ETHEUR  senza commissioni, a partire da “con appena 1 dollaro”

    I tempi di Fidelity, ovviamente, non potrebbero essere peggiori. Il mondo Crypto ha trascorso l’ultimo anno passando da una tecnologia del futuro a una bolla di proporzioni epiche. Più di 2 trilioni di dollari di valore di mercato dei token sono stati persi quando i prezzi sono crollati. I fallimenti delle società di criptovalute si sono diffusi in lungo e in largo. Pochi giorni dopo che Fidelity ha aperto la sua lista d’attesa per il trading, FTX è diventata forse la più grande frode aziendale dopo Enron. Il fondatore di FTX, Sam Bankman-Fried, rischia decenni di carcere se condannato per le accuse penali contro di lui. Dice di non aver commesso consapevolmente alcun crimine.

    L’industria sta cercando di respingere la percezione di aver dimostrato di essere buona solo per una cosa: le truffe. I legislatori chiedono una rigida protezione dei consumatori. La Securities and Exchange Commission sta promettendo di intraprendere ulteriori azioni contro le società di criptovalute sorprese a violare le regole del settore finanziario.

    Perché, allora, Fidelity sta guadando in questo casino? Certamente non ha bisogno di una spinta dalle criptovalute. La società ha registrato un fatturato di 24 miliardi di dollari nel 2021 con un reddito operativo di 8,1 miliardi di dollari. Ha supervisionato 9,6 trilioni di dollari in attività, tra cui 3,6 trilioni di dollari in gestione, al 30 settembre. Nessun’altra azienda gestisce un’attività pensionistica più grande, amministrando 40,7 milioni di conti di risparmio come 401(k). E non c’è un attore più grande nei fondi gestiti attivamente: il core business di Philadelphia da quando è stato fondato dal nonno del CEO Abby Johnson nel 1946.

    Fidelity ha rifiutato le richieste di colloquio. “Una parte significativa dei clienti Fidelity è già interessata e possiede criptovalute”, ha detto una portavoce in una dichiarazione, aggiungendo che Fidelity sta fornendo loro strumenti per “sostenere la loro scelta”.

    Abigail P. Johnson, presidente e amministratore delegato di Fidelity Investments.

    Ciò che è chiaro è che Fidelity ha sia gli incentivi finanziari che i mezzi per dare una possibilità alle criptovalute. Sembra anche costruire l’attività per coprirsi dal rischio mancare un altro gradino nell’innovazione finanziaria, una paura di lunga data per un’azienda che è arrivata in ritardo per importanti innovazioni come i fondi negoziati in borsa. “Gli ETF erano un treno che hanno perso. “Forse hanno detto che non vogliono perdersi questo””, afferma Jeff DeMaso, un consulente finanziario vicino a Boston e un osservatore Fidelity di lunga data.”

    Per un’azienda delle dimensioni di Fidelity, è improbabile che le criptovalute aumentino molte entrate. Ma Fidelity tende a premere in nuove aree gradualmente e in modo persistente. E potrebbe beneficiare del washout nel settore: è una delle poche aziende rispettabili di cui gli investitori potrebbero fidarsi per detenere e scambiare criptovalute.

    I concorrenti includono aziende come Coinbase Global (ticker: COIN) e Robinhood Markets (HOOD). Queste aziende si concentrano principalmente sugli investitori al dettaglio, anche se Coinbase sta corteggiando il mercato istituzionale. La reputazione di Fidelity per la sicurezza istituzionale potrebbe aiutarla a conquistare una certa quota di mercato, dice DeMaso, osservando che il “nome e la reputazione dell’azienda possono alleviare le preoccupazioni per gli investitori e i consulenti”.

    Il trading senza commissioni eroderebbe le commissioni di Coinbase, mettendo Fidelity nello stesso panorama competitivo delle app di trading come PayPal Holdings (PYPL) Venmo e Block (SQ) Cash App.

    “Per quanto riguarda Coinbase, penso che Fidelity porti sicuramente più concorrenza in un ambiente già negativo”, afferma Dan Dolev, analista di Mizuho Securities. “Per Robinhood, le criptovalute sono solo una parte del business, inoltre gli utenti sono diversi, più giovani, ecc., quindi non c’è alcun impatto materiale”.

    Fidelity sta anche cercando di fare affari negli ETF crittografici. Come altri sponsor di fondi, Fidelity ha cercato di convincere la SEC ad approvare un ETF Bitcoin basato sul mercato spot. La SEC ha respinto la domanda di Fidelity nel 2022 e non ha mostrato alcun segno che ne approverà una. Ha lanciato alcuni ETF relativi alle criptovalute, tra cui Fidelity Crypto Industry & Digital Payments (FDIG), anche se non sono riusciti a colmare il ritardo; l’ETF ha solo 18 milioni di dollari di attività. In confronto, ProShares Bitcoin Strategy (BITO), un ETF che possiede contratti futures Bitcoin, detiene 578 milioni di dollari di attività.

    Mentre Fidelity non sta assumendo molti rischi finanziari con queste iniziative, sta correndo rischi normativi. Il Dipartimento del Lavoro ha messo in guardia gli sponsor 401(k) dall’offrire criptovalute. Un funzionario del DOL ha espresso “gravi preoccupazioni” sul piano di Fidelity, secondo il Wall Street Journal.

    Altri broker rimangono in disparte. Charles Schwab (SCHW), pur offrendo un ETF a tema cripto e il trading di futures Bitcoin, non ha annunciato piani per il trading diretto di beni digitali. Interactive Brokers Group (IBKR) offre il trading di criptovalute attraverso la società di tecnologia finanziaria Paxos, ma non è una priorità per la società di intermediazione, afferma Steve Sanders, vicepresidente esecutivo del marketing.

    Per ora, la più grande scommessa di Fidelity potrebbe essere mettere in gioco la sua reputazione mentre cerca di costruire un business di criptovalute. “La domanda è: i tanti incatramati e rotolati nelle piume coinvolti nelle criptovalute che danno porteranno alla reputazione di Fidelity?” dice Jim Lowell, l’editore in pensione della newsletter Fidelity Investor. “Il tempo dirà se funzionerà”. (catrame? piume? per capire questo modo di dire bisogna rifarsi alla giustizia spiccia del Far West dove i truffatori venivano spogliati, spalmati di catrame e arrotolati fra le penne di tacchino prima di essere buttati fuori dal villaggio…)

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    28/10/22 La parola a Bloomberg

    Meditate gente… meditate …

    Giusto una settimana fa avevo scritto QUI del crescente interesse della finanza tradizionale per le Crypto: bene oggi è uscito Boomberg di questa settimana è questa è la copertina. All’interno una analisi molto approfondita sia tecnica che “filosofica” del fenomeno cryptovalute e delle sue prospettive future.

    E questo è l’editoriale del direttore che mi sembra ben rispecchiare quelle che e’ anche la mia opinione.

    C’è stato un momento non molto tempo fa in cui ho pensato: “E se avessi sbagliato su questa cosa delle cryptovalute?” Anche come un normalmente dubbioso, forse un po’ ossessionato dell’industria finanziaria, con meno di 0.1 Bitcoin a mio nome, non posso fare a meno di sentire qualche versione di FOMO (fear of missing out: paura di essere tagliato fuori, di perdere una grande occasione) su questo universo alternativo che si sta percolando e espandendo da più di un decennio, uno in cui i veri credenti dagli occhi laser (gli zeloti dei Bitcoin per avatar hanno la loro foto con due raggi laser Rossi che escono dagli occhi) parlano il gergo della loro immutabile ossessione. Se sei un discepolo, questa nuova dimensione è il futuro. Se sei uno scettico, questo mondo capovolto è solo un moderno schema Ponzi che finirà male, e probabilmente speri anche che il recente “inverno criptico” sia il suo finale atteso da tempo. Ma le criptovalute si sono scavate una tana nella finanza, nella tecnologia e nelle nostre teste. Quindi forse siamo più vicini a un inizio che a una fine. E se le criptovalute non vanno via, è meglio che cerchiamo di capirle. Ecco perché abbiamo chiesto al miglior giornalista finanziario che lavora oggi, Matt Levine di Bloomberg Opinion, di spiegare cosa significa questa tecnologia a volte esasperante, spesso assurda e sempre affascinante, e dove potrebbe andare.

    -Joel Weber,

    Redattore, Bloomberg Businessweek


    06/10/22 Come valutare le Crypto ora: 4 cose che abbiamo imparato dal crollo

    Joe LightFollow

    6 ottobre 2022 1:30 ET

    Illustrazione di Allison Vu

    La criptovaluta non è morta, ma il suo valore sta testando un supporto vitale. È finita l’illusione che BitcoinBTCUSD +1,47% protegga contro l’inflazione. Il primo grave aumento dell’inflazione dagli anni ’70 ha coinciso con un calo del 60% del prezzo di Bitcoin nell’ultimo anno. Un’altra certezza crollata è quella che definiva il Bitcoin “oro digitale”. Il metallo prezioso ha superato Bitcoin, azioni e obbligazioni quest’anno, scendendo solo del 6%.

    Ma sarebbe un errore interpretare i travagli del Bitcoin come prova che l’intera industria è un errore. Ethereum, la seconda blockchain più grande, ha appena attraversato un importante aggiornamento che potrebbe alimentare una rinascita dell’attività crittografica. Le aziende che supportano altre blockchain mirano ancora a stabilire nuovi sistemi per prodotti finanziari, pagamenti e risorse digitali.

    Proprio come Internet è sopravvissuto all’estinzione di Pets.com, il crollo delle criptovalute non è un epitaffio per la tecnologia blockchain. In effetti, raschiata via la spazzatura ciò che rimane è un’industria degna di un secondo sguardo. “Nei precedenti cicli crittografici, hai avuto un calo di coinvolgimento. Qui, più persone stanno usando le risorse digitali e costruendo sulla blockchain” afferma lo stratega crittografico della Bank of America Alkesh Shah.

    Gli investitori devono ancora stare cauti. DogecoinDOGEUSD +2,15% , il token “meme” iniziato come uno scherzo, mantiene un valore di mercato di 8 miliardi di dollari, simile al capitale di società come American Airlines Group (ticker: AAL). Nonostante il mercato dei token perda 2 trilioni di dollari di valore, rimane molta effervescenza. “La resistenza delle risorse crittografiche è discutibile”, afferma il professore della Cornell University Eswar Prasad, uno dei principali esperti di attività digitali. “Ma sembra esserci una certa sostanza nella tecnologia”.

    Ecco quattro lezioni da considerare se stai pensando di investire in criptovalute.

    Bitcoin sta ancora cercando un motivo per esistere

    I sostenitori di Bitcoin hanno trascorso un decennio a promuovere il suo uso come valuta al di fuori del controllo del governo, come oro digitale e come copertura dell’inflazione la cui fornitura limitata ne proteggerà il prezzo. Il token non è riuscito a mantenere quelle promesse.

    Inoltre, c’è scarso accordo su ciò che Bitcoin è realmente: solo un altro insieme di regole software, una tecnologia veramente rivoluzionaria come Internet, o una quasi-valuta che un giorno potrebbe valere 500.000 dollari a moneta, come sostengono alcuni tori, rispetto ai 20.000 dollari di oggi.

    “Mi fa pensare alla parabola dei ciechi intorno all’elefante”, afferma l’analista senior di Morningstar Madeline Hume. Nessuno degli uomini può capire cosa sia veramente un elefante perché ognuno può sentire un solo attributo come una zanna o una pelle. “Stiamo lentamente inciampando verso una comprensione di cosa sia Bitcoin”, dice.

    Anche il ruolo di Bitcoin come risorsa alternativa rimane dubbio. Il crollo ha perforato la convinzione che il mercato delle criptovalute possa sfidare le macro pressioni che hanno spinto il Nasdaq in calo del 29% quest’anno. La correlazione di Bitcoin con il Nasdaq ha raggiunto un livello record a settembre e ha registrato una media di 0,66 negli ultimi sei mesi, indicando che le azioni Bitcoin e tecnologiche spesso si muovono all’unisono.

    Nonostante gli svantaggi, sostenitori come Shah sostengono che Bitcoin e altre criptovalute sono ancora investimenti a lungo termine praticabili. “Le persone si stanno rendendo conto che le risorse digitali agiscono come un sistema operativo Internet, come segmenti di alta crescita dell’economia”, dice.

    L’arrivo dei grandi investitori. Questo non è un sigillo di approvazione.

    Prima del crollo, uno dei grandi punti di forza della criptovaluta era che stava attirando capitale istituzionale dai fondi pensione e dalle società di venture capital. Perché questi sofisticati fondi dovrebbero accumulare risparmi e investimenti in società di criptovalute costruite su fragili promesse di entrate e profitti? Il pensiero, all’epoca, era che non lo avrebbero fatto. Ciò ha creato un punto giustificazione per attirare ancora più capitale dagli investitori al dettaglio.

    Ma i grandi soldi sono stati bruciati, proprio come molti piccoli investitori, quando il mercato è scoppiato. Take Celsius Network, una società di prestiti crittografici che ha attirato più di 20 miliardi di dollari in depositi dei clienti, in parte sulla promessa di pagamento fino al 18% fi rendimento. Celsius ora è in amministrazione controllata, il suo CEO si è dimesso e migliaia di investitori stanno cercando di recuperare i loro risparmi.

    Eppure, otto mesi prima che Celsius bloccasse i prelievi dei clienti a giugno, la società aveva raccolto 400 milioni di dollari in un round di finanziamento che includeva Caisse de dépôt et placement du Québec, il secondo più grande fondo pensione in Canada. “Nessuno investirebbe questa somma di denaro in Celsius se ci fossero serie preoccupazioni che ciò che stiamo facendo non sia legittimo e non stia seguendo tutti i regolamenti”, disse l’ex amministratore delegato, Alex Mashinsky, in un video livestream pochi giorni dopo l’annuncio del finanziamento.

    Da allora il fondo pensione ha ridotto il suo investimento Celsius. Charles Emond, capo del fondo da 392 miliardi di dollari canadesi (288 miliardi di dollari), ha dichiarato durante una conferenza stampa di agosto che le perdite “non erano nemmeno un errore di arrotondamento nei nostri rendimenti”, secondo la Montreal Gazette, anche se ha detto che sta prendendo in considerazione opzioni legali dopo aver messo a perdita i 150 milioni di dollari investiti. Celsius non ha risposto a una richiesta di commento.

    Anche la società di venture capital Andreessen Horowitz, il più grande sostenitore di start-up crittografico nella Silicon Valley, potrebbe soffrire. L’azienda ha investito più di 7 miliardi di dollari in start-up crittografico, inclusi 314 milioni di dollari in token Solana emessi da Solana Labs.  Solana era salito a 259 dollari a novembre, ma ora si scambia a 33 dollari, calo dovuto alle preoccupazioni per la sicurezza e la capacità di scalare della rete. Andreessen e la Fondazione Solana hanno rifiutato di commentare.

    I fondi di venture capital si aspettano che la maggior parte delle loro scommesse fallisca, pur sperando che una sarà la prossima Facebook Gli investitori al dettaglio non dovrebbero sentirsi rassicurati dal fatto che cin grosso fondo venture investa in una cryptovaluta come fanno loro, afferma David Nage, un gestore di portafoglio della società di investimento in criptovalute Arca. “Per i grossi fondi quegli investimenti sono spiccioli e non ci dedicano tempo e risorse”

    Separare l’infrastruttura blockchain dai token.

    Molte grandi aziende stanno scommettendo che la tecnologia blockchain sopravviverà molto tempo dopo che i token puramente speculativi saranno scomparsi. Il pensiero è che le blockchain e le relative risorse digitali offrano modi per raggiungere nuovi mercati, che si tratti di videogiochi, prodotti finanziari o nuove iterazioni di arte, musica e video riconfezionati come token non fungibili o NFT.

    I piani vanno dal banale al molto serio. Da un lato, Starbucks (SBUX) il mese scorso ha detto che avrebbe lanciato “francobolli da collezione digitali” che daranno ai suoi clienti più fedeli “accesso a esperienze di caffè immersive”. Non è probabile che questo sposti qualcosa in un’azienda che si avvia ad avere vendite per 33 miliardi di dollari quest’anno.

    Dall’altro, Swift, il sistema di messaggistica interbancario che gestisce trilioni di dollari in transazioni globali, sta testando un sistema che consentirebbe ai messaggi di dirigere i trasferimenti di token. Se funziona, le banche potrebbero iniziare a inviare denaro su blockchain con un metodo che già usano per trasferire fondi tradizionali.

    “Siamo in un inverno crittografico, ma sicuramente non siamo in un inverno infrastrutturale”, afferma Will Peck, responsabile delle attività digitali presso il gestore di ETF WisdomTree Investments (WETF). “Tutti stanno ancora parlando di costruire infrastrutture basate su blockchain”. WisdomTree stesso ha appena lanciato un fondo su titoli di stato (americani) a breve termine che opera sulla blockchain che secondo lui può consentire una compensazione e un regolamento più rapidi.

    Investire in aziende che servono l’industria delle criptovalute è meno rischioso dell’acquisto di token. Uno dei prodotti di spicco è Silvergate Capital (SI), una banca che sta sviluppando servizi per broker di criptovalute, società di finanziamento e altri nel settore. Silvergate è riuscita a far crescere la sua base di clienti in criptovalute durante il crash. Il suo utile netto dovrebbe crescere del 72% nel 2023 a 277 milioni di dollari.

    Le azioni sono scambiate a due volte il valore contabile, ben al di sopra della media del settore bancario. Ma Wall Street lo ama ancora; l’obiettivo di prezzo medio è di 129 dollari, il che implica il 63% di rialzo rispetto al suo prezzo attuale di circa 79 dollari.

    Altre azioni relative alle criptovalute includono Signature Bank (SBNY), PayPal Holdings (PYPL), Block (SQ) e Coinbase Global (COIN). A parte Coinbase, il grande mercato di asset digitali, queste aziende stanno tutte costruendo servizi crittografici insieme alle loro attività principali.

    Certo, la performance delle azioni crittografico è stata orribile. Amplify Transformational Data SharingBLOK – 1,00%  (BLOK), ll più grande i ETF che detiene criptovalute, è calato del 50%. Questo conta come una vittoria contro rivali come il Global X Blockchain ETF (BKCH), che ha perso il 70%.

    Shah afferma che gli investitori dovrebbero vedere le criptovalute come un modo per le grandi aziende di rendere i loro guadagni a prova di futuro. “Gli operatori storici che stanno abbracciando la tecnologia, facendo piloti o facendo istruzione, potrebbero fare bene nei prossimi 5-10 anni”, dice.

    La regolamentazione potrebbe davvero aiutare.

    Anche se altri sperimentano le criptovalute, la maggior parte delle banche è rimasta in disparte. Un recente rapporto del Comitato di Basilea ha rilevato che le grandi banche detenevano solo 9,4 miliardi di euro (9,2 miliardi di dollari) di esposizione alle criptovalute nei loro libri, una miseria delle attività complessive.

    Una grande ragione? Non possono investire senza chiarezza normativa. Ma questo potrebbe arrivare. I regolatori stanno ora sviluppando regole per le istituzioni finanziarie per possedere criptovalute e offrire servizi relativi alle criptovalute ai clienti. La legislazione del Senato, ad esempio, indirizzerebbe le agenzie federali a mettere la maggior parte del mercato delle criptovalute sotto la giurisdizione della Commodity Futures Trading Commission. Altre leggi stabiliranno se la Securities and Exchange Commission dovrà sorvegliare gli scambi o se le banche crittografiche possono accedere ai servizi principali della Federal Reserve.

    Senza ulteriori certezze normative, le grandi aziende non toccheranno le criptovalute. Oggi, se un dirigente cerca di ottenere l’approvazione per un prodotto sulle cryptovalute legalmente ambiguo, l’avvocato interno “si affocherà con la sua colazione”, afferma Charley Cooper, amministratore delegato di R3, una società di software blockchain.

    Le regole con il sostegno bipartisan al Senato hanno una buona possibilità di passare l’anno prossimo. Le proposte sembrano anche allineate con il quadro normativo recentemente annunciato dall’amministrazione Biden per l’industria.

    Una parità di condizioni tra i nuovi arrivati crittografici e le aziende bancarie sarebbe una vittoria per Wall Street. E potrebbe innescare un’ondata di investimenti mentre le protezioni legali per le istituzioni e i consumatori si sistemano.

    “Bitcoin potrebbe raddoppiare il prezzo se c’è un mercato regolamentato dalla CFTC”, ha detto il presidente della CFTC Rostin Behnam a settembre. Sembra impressionante? Ciò lascerebbe ancora Bitcoin al di sotto del 40% al suo prezzo di picco


    02/10/22 Barron’s: Microstrategy

    Come comperare Bitcoin senza comperare i Bitcoin? semplice: acquistando MicroStrategy! il fondatore\padrone di questa società è un visionario – o un pazzo secondo i punti di vista – che qualche anno fa ha deciso di investire sulle cryptovalute ed ha indebitato MicroStrategy per comperare Bitcoin: per adesso ci sta rimettendo anche le mutande (le sue ma anche quelle degli azionisti…) pero’ a questo prezzo la società quota solo il controvalore dei Bitocon (al netto dei debiti) tutto il resto del business viene praticamente gratis. Se poi Saylor ha ragione e il Bitcoin andasse veramente a 500.000 dollari…. 😛

    MicroStrategy non è solo possessore di Bitcoin. Crypto è nel suo core business.


    Le azioni MicroStrategy sono in gran parte scambiate in tandem con i prezzi di Bitcoin.Tempo dei sogni

    La scommessa di Microstrategy +5,78%  sul BitcoinBTCUSD +1,70% sta andando oltre l’acquisto il possesso della criptovaluta: il gruppo spinge nello sviluppo di software per una rete di pagamenti costruita sulla blockchain Bitcoin.

    MicroStrategy (ticker: MSTR) sta assumendo un ingegnere del software a tempo pieno per lavorare alla costruzione di una piattaforma software-as-a-service basata sulla Lightning Network, che è un protocollo di pagamento costruito su Bitcoin. Questa piattaforma “fornirà alle aziende soluzioni innovative alle sfide della sicurezza informatica e [abiliterà] nuovi casi d’uso dell’e-commerce”, secondo il sito web della società di business intelligence e analisi.

    La società non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento, ma il fondatore di MicroStrategy Michael Saylor ha dichiarato in una conferenza MarketWatch a settembre che la società stava lavorando allo sviluppo della rete Lightning e si stava concentrando sui clienti aziendali, che sono l’obiettivo del core business di analisi del gruppo.

    “Stiamo costruendo portafogli Lightning che possono essere distribuiti alle imprese, diciamo che puoi darlo (Bitcoin) a 1.000 dei tuoi dipendenti in un pomeriggio, o firewall per i tuoi siti web per proteggerli dagli attacchi alla sicurezza informatica”, ha detto Saylor. “Siamo interessati al cyberspazio e continuiamo a diffondere Bitcoin. Useremo le nostre competenze software aziendali per farlo.”

    Fondata da Saylor nel 1989, MicroStrategy è stata definita negli ultimi anni da un perno strategico che ha visto l’azienda acquistare e detenere Bitcoin nel suo bilancio. È diventato uno dei maggiori proprietari della criptovaluta nel processo.

    Saylor è tra i sostenitori di più alto profilo di Bitcoin. Si è allontanato dal suo incarico di CEO all’inizio di quest’anno per diventare presidente esecutivo e concentrarsi sull’acquisizione di ancora di più della criptovaluta di MicroStrategy.

    Poiché MicroStrategy ha così tanti Bitcoin, le sue azioni sono in gran parte scambiate in linea con le criptovalute. Le azioni della società sono diminuite di oltre il 60% quest’anno, mentre Bitcoin ha perso il 59%. Le azioni MicroStrategy hanno guadagnato il 3% nelle prime negoziazioni lunedì.

    I recenti commenti di Saylor e la ricerca di un ingegnere del software per lavorare su Lightning fanno sembrare che MicroStrategy stia raddoppiando la sua scommessa su Bitcoin e rendendola una parte fondamentale della sua attività. Ciò potrebbe vedere la fortuna dell’azienda diventare ancora più strettamente legata a quella delle criptovalute.

    Gli ultimi risultati finanziari di MicroStrategy, pubblicati ad agosto, includevano una perdita di 1,1 miliardi di dollari nel secondo trimestre guidata da un buco di dimensioni di Bitcoin del valore di circa 918 milioni di dollari. La società deteneva 129.699 Bitcoin nel suo bilancio alla fine di giugno a un prezzo medio di acquisto di 30.664 dollari, mentre il prezzo attuale del token è inferiore a 19.500 dollari.

    28/05/22 Il futuro di Crypto è ancora più eccitante, e forse più volatile, del suo presente

    Pubblicato su Barron’s del 28 maggio 2022


    Presso

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    Aggiornato Maggio 27, 2022 5: 46 pm ET / Originale Maggio 27, 2022 3:28 pm ET

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    Poche aree nel mondo della tecnologia stanno tremando come le criptovalute. BitcoinBTCUSD +0.25%  e altre criptovalute hanno perso $ 1,6 trilioni di valore da quando il mercato ha raggiunto il picco lo scorso novembre. Una politica monetaria più restrittiva e i timori di una recessione stanno pesando non solo sulle azioni ma anche, nel caso delle criptovalute, su un asset il cui hype ha da tempo superato i suoi usi nel mondo reale. Il recente crollo di una grande “stablecoin”, che ha spazzato via $ 40 miliardi in poche settimane, non sta instillando fiducia nell’ecosistema crittografico.

    Tuttavia, Bitcoin, la criptovaluta più riconoscibile, è quintuplicata rispetto ai suoi giorni prepandemici e l’industria si è espansa a legioni di altre blockchain, token e app. Il mercato delle criptovalute, del valore di $ 1,2 trilioni, ora comprende la finanza decentralizzata, o DeFi, piattaforme per il trading e il prestito; token non fungibili, o NFT, che concedono ai proprietari alcuni diritti di proprietà per cose come arte o video; e stablecoin, che dovrebbero agire come dollari crittografici, tenendo un ancoraggio a un dollaro USA con il sostegno di attività di riserva.

    Eppure, nonostante il suo vasto potenziale tecnologico e finanziario, l’industria delle criptovalute sta trovando difficile entrare nel mainstream, poiché gli investitori si riducono in attività più sicure mentre i regolatori preparano più regole.

    La crittografia sta affrontando una crisi esistenziale? Oppure, come sostengono i rialzisti, si tratta di un blip ciclico per una tecnologia che rivoluzionerà i mercati, trasformerà il commercio globale e persino costituirà la base per una nuova versione di Internet chiamata Web3? Abbiamo chiesto a un gruppo di esperti del settore di partecipare alla nostra prima tavola rotonda sulle criptovalute.

    I nostri relatori includevano Dan Morehead, fondatore e CEO di Pantera Capital, una società di hedge fund crittografici; Eswar Prasad, economista della Cornell University e autore del libro The Future of Money; Alkesh Shah, responsabile della strategia degli asset digitali presso Bank of America; e Lisa Shalett, Chief Investment Officer di Morgan Stanley Wealth Management. La tavola rotonda si è svolta a metà maggio. Segue una versione modificata della discussione.

    Barron’s: Bitcoin è in calo del 60% rispetto ai prezzi di picco e sembra un altro “inverno crittografico”. Nel precedente, Bitcoin ha perso l’82% del suo valore e ci sono voluti tre anni per tornare al suo massimo precedente.  è questa crisi paragonabile?

    Alkesh Shah: Questa classe di attività è correlata con attività rischiose come la tecnologia e quel settore si è corretto a causa di fattori come l’aumento dei tassi di interesse e l’inflazione. Per vedere un inverno cripto, avremmo bisogno di vedere le persone lasciare l’ecosistema: meno impegno istituzionale e aziendale, meno attività di sviluppo. Invece, stiamo vedendo il contrario, con più attività istituzionali, aziendali e di sviluppo. Il nostro punto di vista è che non è un inverno cripto. È un periodo di consolidamento per un asset rischioso.

    Eswar Prasad: Non si sta comportando come una classe di attività unica. I fattori che sembrano guidare altri asset rischiosi, tra cui il percorso dell’inflazione, i tassi di interesse e le condizioni di liquidità, sembrano tutti guidare la crittografia. E non ci sono modelli di valutazione fondamentali per sostenere la crittografia, in particolare valute come Bitcoin senza valore intrinseco. Le Nasdaq CompositoCOMP +3.33%  è in calo di circa il 30% dal suo massimo e la crittografia è scesa del 60%. Ciò indica crypto sarà molto più volatile, con molti più rischi al rialzo e al ribasso.

    Lisa Shalett: Non direi che l’asset class sia in “inverno”. Ma è in un mercato ribassista severo, e le domande dovranno essere risolte per rivisitare i massimi precedenti. La vulnerabilità intorno ai casi d’uso è sempre più irta. Abbiamo visto enormi problemi con le stablecoin, uno dei casi d’uso fondamentali per le criptovalute. La mancanza di regolamentazione e di vera collateralizzazione è stata svelata e ha esposto i rischi, non solo alle autorità di regolamentazione ma anche ai partecipanti.

    “Per vedere un inverno cripto, avremmo bisogno di vedere persone che lasciano l’ecosistema … Invece, stiamo vedendo il contrario. “— Alkesh Shah, Banca d’America

    Dan Morehead: Lo facciamo da 10 anni e abbiamo visto sei grandi cicli. La perdita media ponderata del mercato ribassista è stata del 61% e abbiamo raggiunto il 62%. Va avanti da 110 giorni, che è circa la media per un mercato ribassista. Questo è il primo mercato ribassista nella storia di Bitcoin in cui ha restituito oltre il 100% del precedente mercato rialzista e la prima volta che abbiamo avuto un nuovo minimo dopo un mercato ribassista. Tutte queste cose mi fanno pensare che siamo più vicini alla fine che all’inizio.

    Una delle più grandi stablecoin, una moneta “algoritmica” chiamata TerraUSDUSTUSD +0.73% , recentemente è crollato, cancellando circa $ 40 miliardi nel token e una criptovaluta correlata chiamata LUNA ·LUNAUSD –0.85% . La più grande stablecoin, TetherUSDTUSD –0.01% , è stato scambiato leggermente sotto $ 1. Questo mette in discussione l’uso delle stablecoin come asset su cui si può fare affidamento per mantenere il loro pieno valore?

    Scià: Ci sono forti casi d’uso per le stablecoin. Le economie di un “metaverso” saranno probabilmente alimentate da stablecoin. Un rivenditore potrebbe avere un catalogo digitale su una piattaforma alimentata da Meta o Microsoft e potrebbe essere pagato in una stablecoin, con la transazione regolata oltre confine in tempo reale. Se usi la valuta fiat oggi, per pagare ci impiegheresti due o cinque giorni. Se hai una visione che il metaverso è nei primi inning, devi credere nelle stablecoin.

    Prasad: C’è una ricca ironia incorporata nelle stablecoin supportate da valuta fiat. L’intero punto di Bitcoin era quello di allontanarsi dagli intermediari di fiducia come banche centrali, banche commerciali o fornitori di carte di credito. Ma per funzionare come mezzi di scambio affidabili, le stablecoin hanno bisogno di un meccanismo di convalida centralizzato. Devono essere supportati esattamente da ciò da cui Bitcoin stava cercando di allontanarsi: le valute legali.

    In definitiva, le stablecoin soddisfano alcune importanti esigenze dei sistemi di pagamento, a livello nazionale e transfrontaliero, e quando pensiamo a un metaverso. Ma mi preoccupo se ci si può fidare delle stablecoin per mantenere il loro valore. Sì, sono collateralizzati, ma chissà qual è la qualità di quella garanzia. Abbiamo avuto problemi con i fondi del mercato monetario, che avrebbero dovuto essere sicuri, durante la crisi finanziaria globale. È preoccupante se un intero ecosistema finanziario viene costruito su stablecoin.

    Scià: Il fallimento di Terra probabilmente accelererà la regolamentazione. Eswar ha ragione: non è quello che gli sviluppatori di Bitcoin hanno immaginato, ma è denaro programmabile, e potresti fare ogni sorta di cose con esso. PayPal Holdings [ticker: PYPL] e Silvergate Capital [SI] stanno prendendo in considerazione il lancio delle proprie stablecoin, ma abbiamo bisogno di un quadro normativo.

    Morehead: Le stablecoin con cui lavoriamo sono supportate e controllate, come USD Coin o USDC. Sarebbe meglio se le stablecoin fossero regolamentate, e penso che questo sarà il modello in futuro. Ma la scomparsa di Terra non dice nulla sulla più ampia promessa di stablecoin o blockchain. Il fallimento di Pets.com non significava che Internet fosse stupido. Significava che un modello di business non funzionava.

    Un migrante che vuole inviare denaro oltre confine non vuole speculare sul prezzo di Bitcoin. Vogliono solo inviare un pagamento istantaneamente a qualcuno con uno smartphone. Le banche e le imprese di trasferimento di denaro applicano commissioni elevate e traggono profitto dai tassi di cambio per un trasferimento transfrontaliero. Le stablecoin sono incredibilmente avvantaggiate rispetto ai sistemi di movimento del denaro come Swift, che sono antiquati, lenti e costosi. Quindi, c’è un caso d’uso per il denaro non volatile, come una stablecoin USDC.

    Ma le stablecoin sono supportate da denaro fiat che viene svilito. L’inflazione è di circa l’8%. Ciò spingerà molte persone a voler risparmiare in cose diverse da una valuta fiat. Bitcoin e le valute volatili avranno usi diversi rispetto alle stablecoin.

    L’elaborazione delle transazioni Bitcoin, o mining, consuma un’enorme quantità di elettricità, pari alla quantità consumata da paesi come la Norvegia in un anno, a causa del laborioso sistema di “proof of work”. Più mining è ora fatto con combustibili rinnovabili, ma una grande fetta si basa ancora sui combustibili fossili, rendendo Bitcoin controverso dal punto di vista ambientale. Quali sono le prospettive?

    “Pensiamo che la tecnologia blockchain sarà trasformativa e alla fine aggiungerà valore a un portafoglio. Quindi, sosteniamo l’esposizione. “— Lisa Shalett, Morgan Stanley

    Prasad: Il mio collega di Cornell Ari Juels, che ha ideato il “proof-of work” in un documento del 1999, ne rovina l’uso con Bitcoin. È incredibilmente intelligente, ma è inefficiente e distruttivo per l’ambiente.

    Questa nozione che l’estrazione mineraria proof-of-work crei posti di lavoro, specialmente con le energie rinnovabili, è un miraggio se si pensa al costo opportunità dell’energia, che può essere utilizzato meglio. I protocolli blockchain come “proof of stake” sono molto più efficienti dal punto di vista energetico per l’elaborazione delle transazioni e la sicurezza di una rete. Ma con Bitcoin, non vedo alcun incentivo per la rete a cambiare.

    Scià: Al di fuori di Bitcoin, la maggior parte delle altre blockchain agisce come sistemi operativi con applicazioni in cima e si stanno allontanando dalla prova del lavoro. Il mining può aiutare a stimolare gli investimenti in energie rinnovabili. Con le energie rinnovabili, ci sono periodi di tempo in cui si ha un significativo eccesso di energia. Se riesci a monetizzare l’energia in eccesso e utilizzarla per finanziare ulteriori investimenti, in realtà farai più progetti rinnovabili.

    Poiché il mining può essere attivato e disattivato in meno di 60 secondi e il margine di profitto per il mining è di circa il 70%, anche ai prezzi odierni, è un’attività estremamente redditizia per una utility. C’è uno scenario in cui ogni utility che vuole fare rinnovabili ha un braccio mining, perché è qualcosa che aiuterà a bilanciare la rete e non sprecare tanta energia.

    Prasad: Le prove non supportano l’idea che il mining di Bitcoin porterà a una maggiore produzione di energia rinnovabile. Sì, le operazioni di mining possono essere disattivate in meno di 60 secondi, ma dati gli enormi investimenti che i minatori intraprendono nelle loro attrezzature, sono in piena esplosione, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per essere economicamente sostenibili e massimizzare i profitti. Anche i minatori che apparentemente si affidano in gran parte alle energie rinnovabili utilizzano risorse rinnovabili per molto meno della metà del loro fabbisogno energetico perché i dispositivi minerari sono gestiti senza sosta e hanno bisogno di una fornitura costante di elettricità.

    Morehead: Il mining di Bitcoin consuma circa lo 0,5% dell’energia mondiale. Puoi discutere se è troppo. Ma tutto ha un costo. ESG [ambientale, sociale e di governance] contiene tre lettere. Sicuramente, l’ambiente è una delle lettere. Ma poi c’è una S e una G. Bitcoin e altre blockchain stanno offrendo valore nel sociale e nella governance a letteralmente miliardi di persone. Bisogna soppesarlo rispetto ai costi ambientali.

    È troppo facile dire, oh, Bitcoin è un killer ESG, quando le persone hanno tutti i tipi di altre cose nei loro portafogli. La produzione di alluminio occupa il 3% di tutta l’elettricità del mondo. E l’oro della vecchia scuola è l’ultima tripletta nell’orribilità ESG. È estratto in miniere a cielo aperto nelle peggiori cleptocrazie del mondo, usando il cianuro per recuperarlo dalla roccia frantumata . 

    Tutte le risorse dedicate a Bitcoin supportano qualcosa senza valore intrinseco?

    “Ci vorrà molto per convincere la SEC ad andare avanti su un ETF Bitcoin sotto il presidente Gary Gensler. “— Eswar Prasad, Cornell University

    Morehead:Anche l’oro non ha molto valore intrinseco. È usato per otturazioni dentali e alcune saldature nei satelliti o qualsiasi altra cosa. Ma l’uso principale dell’oro è solo quello di possederlo. Funziona da 5.000 anni. La gente si fida di esso, e non è così volatile. Penso che l’oro digitale, Bitcoin, sarà simile a quello. Ci vorranno decenni per arrivarci. Ma il fatto che l’oro non abbia alcun tipo di proprietà fisica che gli faccia fare qualcosa non lo rende cattivo.

    Prasad: Dan fa un buon punto sul fatto che la tecnologia blockchain può avere enormi benefici in termini di miglioramento di S e G nel modello ESG. Ma non c’è motivo per cui sia necessario disporre di un mining proof-of-work per la tecnologia blockchain. Non è il modo più efficiente per farlo. Solo perché l’oro ha terribili conseguenze ambientali, ciò non si traduce in un caso per l’oro digitale.

    Shalett: Voglio tornare a questa idea che Bitcoin, come pura merce finanziaria, si troverà ad affrontare una domanda crescente. Voglio respingerlo. Questa idea che Fidelity ha avanzato– che Bitcoin è una classe di attività praticabile per i partecipanti 401 (k) – dovrà affrontare uno straordinario respingimento normativo. Non c’è modo che il [Dipartimento del Lavoro] permetta a Fidelity di spingere questa agenda. Ci saranno molte persone dall’altra parte di questa discussione. [Il DOL ha messo in guardia le aziende, tra cui Fidelity, dall’includere Bitcoin nei piani 401 (k).] Erisa, la legge che supervisiona 401 (k) s, limita l’accesso dei clienti a classi di attività che creano ricchezza che hanno livelli molto elevati di stabilità nel mondo delle alternative. Quindi, perché accettare questo tipo di asset class che non ha valore intrinseco, nessun caso d’uso reale e una volatilità che è da quattro a cinque volte quella delle azioni?

    La seconda blockchain più grande, Ethereum, sta pianificando un aggiornamento della rete ad agosto, con l’obiettivo di renderla molto più veloce, meno costosa e più scalabile mentre passa a un sistema proof-of-stake. Sarà un punto di svolta per l’ecosistema crittografico?

    Scià: Ciò che è interessante di Ethereum sono i flussi di cassa effettivi. L’anno scorso, $ 10 miliardi di commissioni sono state pagate agli operatori di rete per l’elaborazione delle transazioni sulla blockchain di Ethereum. C’è un flusso di cassa qui, anche se non abbiamo ancora un modello per capire il valore intrinseco.

    Pensa a Ethereum come a un sistema operativo per applicazioni, progetti, stablecoin, NFT. In passato, quando avevi un sistema operativo come Windows, un’azienda lo possedeva e raccoglieva royalties dai produttori di PC. Con Ethereum, il 70% delle commissioni di transazione verrà utilizzato per bruciare token, un po ‘come il riacquisto di azioni, e il 30% andrà agli staker, persone che possiedono i token e li usano per aiutare a proteggere la rete.

    Ad un certo punto, saremo in grado di prevedere le commissioni di transazione per applicazioni e progetti sulla rete. Questo aggiornamento cambia tutto per Ethereum e le applicazioni su di esso? Lo rende più attraente. Ma probabilmente c’è spazio per altre blockchain ottimizzate per altre cose, come Avalanche o Solana. Probabilmente non c’è spazio per le 35-40 reti “layer 1” che esistono oggi. Ma c’è spazio per tre o cinque.

    Prasad: La prova della posta in gioco sarà un punto di svolta per gli ecosistemi finanziari basati su blockchain. Non solo ridurrà sostanzialmente le commissioni di transazione aumentando il throughput delle transazioni, ma è anche molto più scalabile. È molto più efficiente in termini di tempi di elaborazione e questo sarà alla base di cambiamenti significativi nell’architettura blockchain.

    Ma le questioni di governance per queste architetture decentralizzate saranno altrettanto importanti. Quando si pensa alla governance di qualcosa come Ethereum, se potremmo effettivamente avere la centralizzazione piuttosto che il decentramento è una questione importante.

    Se pensi a molte blockchain che proliferano, alla fine alcune di esse finiranno per vincere la gara. La regolamentazione potrebbe essere necessaria per evitare che queste architetture decentralizzate portino a una maggiore concentrazione, piuttosto che a una maggiore decentralizzazione e concorrenza.

    “Non ci sarà una blockchain. Non ce ne saranno 50. Ce ne saranno una mezza dozzina, ognuna con caratteristiche diverse. “— Dan Morehead, Pantera Capital

    Morehead: Non ci sarà una blockchain. Non ce ne saranno 50. Ce ne saranno una mezza dozzina, ognuna con caratteristiche diverse. Ecco perché pensiamo che ci sia un posto per qualcosa di potente come Ethereum, ma anche Ripple per le transazioni e Bitcoin come oro digitale. Il web non è un’unica azienda. Ci sono una dozzina di importanti società web. Le nuove blockchain sono molto più scalabili: Polkadot e Solana sono due costruite per essere molto scalabili. Mentre è frustrante che sia così costoso fare una transazione Bitcoin, non penso che tra qualche anno ci sarà ancora un problema.

    Se hai intenzione di investire in criptovalute, qual è il modo migliore per farlo? E ha un posto in un portafoglio come asset alternativo quando appare così altamente correlato alla tecnologia?

    Morehead: Utilizzando Bitcoin come proxy per il nostro settore, è cresciuto ad un tasso di 11 anni di 2,5 volte l’anno. Siamo in un mercato ribassista a breve termine qui. Ma chiunque abbia posseduto Bitcoin per tre anni ha fatto soldi. Internet stesso ha 50 anni. Abbiamo ancora decenni da percorrere. E storicamente ha avuto una bassa correlazione con l’indice S & P 500.

    Arriveremo a un punto in cui gli investitori decideranno di investire in cose che non sono sensibili ai tassi di interesse, come materie prime, oro, petrolio, materie prime agricole e cose come le attività blockchain. Ovviamente, non è successo per le risorse digitali negli ultimi tre o quattro mesi. Ma penso che questo sia ciò che accadrà.

    Shalett: Siamo grandi sostenitori dell’ecosistema crittografico. Pensiamo che la tecnologia blockchain sarà trasformativa e alla fine aggiungerà valore a un portafoglio. Quindi, sosteniamo l’esposizione. Ma probabilmente vuoi farlo in un modo altamente diversificato, attraverso lo spettro delle classi di attività, da persone che sono nel settore minerario, scambi, servizi di custodia e così via. Un modo in cui lo facciamo è attraverso hedge fund o veicoli di investimento privati per investitori accreditati. Crypto probabilmente ha un posto nei portafogli fino a un massimo del 5% per i clienti che capiscono esattamente cosa possiedono.

    Prasad: È difficile sostenere la causa contro la detenzione, diciamo, dal 2% al 3% del tuo portafoglio in criptovalute, perché anche se il valore di quelle attività va a zero, non sei molto fuori. Ma il lato positivo potrebbe essere enorme. La mia preoccupazione è per molti investitori che si stanno attaccando in gran parte a causa degli effetti del carrozzone e della paura di perdere. Mi preoccupo di molte persone che sembrano mettere i loro risparmi di una vita o gran parte di essi in risorse crittografiche senza comprendere appieno i rischi.

    Scià: Ci sono così tante scelte man mano che il settore matura; non devi solo comprare il settore. Oggi ci sono una manciata di aziende pubbliche, ma questo è solo perché stiamo iniziando questo ciclo tecnologico. Guardate la quantità di denaro di capitale di rischio che fluisce in – $ 25 miliardi l’anno scorso, rispetto a $ 3 miliardi nel 2020, sulla buona strada per $ 30 a $ 40 miliardi quest’anno. Ci sono 278 società private valutate oltre $ 100 milioni, 118 sopra $ 500 milioni. Mentre pensi a quelle società che diventano pubbliche, probabilmente avrai, entro tre anni, un settore da $ 1 trilione.

    Morehead: Le quattro principali blockchain di cui siamo entusiasti sono Ethereum, Polkadot, Solana e NEAR. Il punto importante è che la stragrande maggioranza dei token interessanti là fuori non sono criptovalute: sono come le società crittografiche che stanno sostituendo le società tradizionali. Ci sono più di 4.000 società quotate in borsa negli Stati Uniti. Potremmo facilmente avere più di 4.000 token.

    La Securities and Exchange Commission ha approvato i fondi negoziati in borsa dei futures Bitcoin. Qual è la prospettiva di approvazione di un ETF Bitcoin che possiede la moneta direttamente piuttosto che attraverso contratti futures?

    Prasad: Ci vorrà molto per convincere la SEC ad andare avanti su un ETF Bitcoin sotto il presidente Gary Gensler. Una questione dal punto di vista normativo è che, anche se i rischi sono chiariti, il fatto che i prodotti siano approvati dalle autorità di regolamentazione conferisce loro una certa legittimità, il che convince gli investitori al dettaglio a credere che questi mercati siano supervisionati in modo che i rischi possano essere contenuti. C’è un compendio di questioni che farà sì che i regolatori facciano un respiro lungo e profondo prima di andare avanti su questo.

    Morehead: La SEC ha utilizzato uno standard estremo per Bitcoin rispetto ad altri ETF folli che esistono. Il commissario della SEC Hester Peirce sostiene che la SEC ha approvato ETF su materie prime, come quello per il palladio, che si basano su mercati spot non regolamentati. Bitcoin scambia $ 70 miliardi al giorno su centinaia di scambi in dozzine di paesi. È troppo grande per essere manipolato.

    Anche se ci sono alcuni problemi con i feed di dati o la manipolazione del mercato, sono ordini di grandezza più piccoli della distruzione di ricchezza che è stata causata dal Grayscale Bitcoin Trust [GBTC]. Gli investitori al dettaglio lo stavano acquistando con un premio dell’83%, e ora è con uno sconto del 37%. Non riesco a vedere come serva al bene pubblico permetterlo e non avere un ETF Bitcoin.

    Shalett: Una parte di me teme che quando un veicolo ETF sarà reso disponibile, sarà solo un’altra strada che consente agli investitori che non hanno la conoscenza e la sofisticazione di speculare. Temo che renderebbe l’asset class ancora più volatile, non più efficiente.

    Un aspetto positivo per Bitcoin è che siamo al minimo di un fenomeno di demandsupply. Gli sviluppatori di Bitcoin hanno concordato un tasso fisso di fornitura e ogni quattro anni la quantità di offerta che verrà aggiunta alla circolazione viene dimezzata. Nei prossimi 18-24 mesi, ci saranno fondamentali intorno alla scarsità che sono più vantaggiosi. Ma gli investitori e le autorità di regolamentazione stanno acquisendo una maggiore conoscenza dei rischi nell’ecosistema, e questo influenzerà le valutazioni.

    Quali sono i tuoi pensieri sul Web3, l’idea che potremmo avere nuove reti e app basate su blockchain e token decentralizzati?

    Scià: Web3 è un concetto, proprio come il software, che non sta andando via. Le blockchain fungeranno da sistemi operativi per nuove app e servizi. Le stablecoin trasferiranno valore oltre i confini. Gli NFT forniranno potenzialmente la proprietà di beni reali nel metaverso, che sarà alimentato da Web3.

    Morehead: L’intero concetto di Web3 riguarda la sostituzione di aziende come Spotify Technology [SPOT] o Airbnb [ABNB] con versioni decentralizzate. Siamo entusiasti di una serie di progetti che competono con i monopoli dei dati. Un esempio potrebbe essere Audius, che è un protocollo di condivisione che aiuta gli artisti di registrazione a ottenere più soldi. Gli utenti vengono pagati per i contributi che stanno portando caricando canzoni. Audius ha già sei milioni di utenti attivi mensilmente. Investiamo in circa 80 diversi protocolli che stanno facendo questi diversi modelli di business.

    Siamo abituati a massicci monopoli di dati, come Facebook [ Meta Platform ; FB] e Airbnb, succhiando un’enorme quantità di valore nei loro verticali. Questi possono essere decentralizzati. I social media, come Facebook, impiegheranno probabilmente un decennio. Ma alla fine, avremo una versione di proprietà cooperativa e governata in modo cooperativo dei monopoli dei dati come Facebook.

    Sarà un mondo meraviglioso, molto meglio per tutti, perché questi attuali proprietari possono essere piuttosto tossici. Con una governance decentralizzata, verranno prese decisioni migliori, la democrazia non sarà destabilizzata e le false informazioni sui vaccini non saranno vendute. Ci vorrà un po’ di tempo, ma è lì che stiamo andando. È una delle tendenze più ovvie che ho visto nei miei 35 anni di carriera.

    Prasad: Temo che questo decentramento e questa ampia frammentazione non porteranno necessariamente a una migliore coesione economica o sociale. Posso immaginare che molte di queste tecnologie siano cooptate da governi autoritari, apparentemente benevoli, o da grandi aziende, per accumulare ancora più potere economico. Mentre queste tecnologie forniscono un percorso verso obiettivi desiderabili, come una maggiore democratizzazione della finanza, temo che senza guardrail in atto, non ci porterà a una sorta di nirvana. Questo risultato potrebbe essere sovvertito verso un luogo molto più oscuro.

    Scià: C’è una gravitazione automatica verso la centralizzazione. E noi lo vogliamo. I regolatori vogliono questa centralizzazione perché vogliono la governance e vogliono ritenere qualcuno responsabile. Il prossimo passo per il web sarà semi-decentralizzato. E si spera che Web4, Web5, Web27 si sposteranno in un mondo in cui è più decentralizzato. Ma ci vorrà molto tempo. La bellezza di questi strumenti è che aiutano a decentralizzare un po ‘di più l’attuale Internet.

    Quali sono le prospettive per la regolamentazione delle criptovalute e ti aspetti che i governi di tutto il mondo reprimano questa tecnologia e il trading?

    Scià: Non sarà un quadro normativo globale perché i paesi non possono essere d’accordo su quasi nulla. Speriamo che ci siano alcuni quadri e che i paesi li adottino. La nostra visione a lungo termine è che un quadro normativo che comprenda questo ecosistema, il prodotto, il software o i servizi, sarà estremamente vantaggioso.

    Prasad: Nel momento in cui deFi inizia a toccare le istituzioni finanziarie regolamentate, le autorità di regolamentazione diventeranno particolarmente preoccupate. Le stablecoin dovranno affrontare una seria supervisione normativa. E se hai una valuta digitale della banca centrale, o CBDC, non è chiaro quale sia l’uso di una stablecoin. Potremmo arrivare a un mondo in cui le stablecoin altamente regolamentate coesistono con le CBDC. Ma se ci spostiamo in un mondo in cui le CBDC diventano facilmente accessibili all’interno dei paesi e per le transazioni transfrontaliere, il caso d’uso per molte stablecoin potrebbe essere significativamente sottovalutato.

    Shalett: Penso che sentiremo un sacco di rumore intorno a Erisa. Data la volatilità della classe di asset crittografici, pensare che un fiduciario Erisa suggerisca che Bitcoin dovrebbe essere un’opzione in un menu 401 (k) è un ponte troppo lontano. La maggior parte dei progetti di menu 401 (k) non include cose che tu e io potremmo pensare siano mainstream, come l’oro o le infrastrutture energetiche o i fondi di investimento immobiliare. Ad oggi, ci sono piani 401 (k) che stanno discutendo se i mercati emergenti debbano essere una scelta sulla loro piattaforma.

    Gli investitori non sanno davvero cosa stanno comprando?

    Shalett: Molti investitori non comprendono nemmeno gli elementi di una transazione Bitcoin. Se stai acquistando su uno scambio, che tipo di scambio è? Dove sarà custodito? Chi avrà accesso ad esso? Contro chi stai effettivamente facendo trading?

    La stragrande maggioranza delle persone che effettuano transazioni su questi scambi oggi non è in grado di rispondere a una sola di queste domande. Non esiste una definizione di “migliore esecuzione”. In molti casi, le persone non sanno dove sono custoditi i loro beni. Ci sono ancora un’enorme quantità di domande sull’acquisto e la protezione di un asset di criptovaluta.

    Avremo bisogno di un’altra tavola rotonda per discutere di tutto questo. Grazie a tutti.



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