
Sei a sconto, ma quanto sei a sconto..
La schermata iniziale – presa dalla trimestrale al 30/9 – mostra ufficialmente il grande sconto con cui il Mercato quota Softbank. Proviamo a valutarne le cause e se questa sottovalutazione sia destinata a rientrare. Però prima di tutto – fedele alla mia convinzione che le aziende sono nel bene e nel male la proiezione del loro fondatore\leader vediamo l’uomo che sta dietro a Softbank:
12/05/23 Pubblico il NAV aggiornato alla trimestrale del 31/03/23 Si può’ vedere che lo sconto si è ristretto ma perché siamo andati in retromarcia.. per effetto delle perdite subite nei fondi investiti in startup

Masayoshi Son (Masa per gli amici)
Nato in Giappone nel 1957 ma della minoranza coreana (molto discriminata) andò a studiare tecnologia in California. Fu uno dei primi a capire la portata della rivoluzione di internet: coin i primi soldi fatti importando videogiochi finanziò la nascente Yahoo che quando andò in borsa lo fece diventare uno degli uomini piu’ ricchi del mondo. nel primo boom di internet investì in maniera aggressiva nelle startup e il successivo scoppio della bolla dot.com nell’anno 2000 fece evaporare la sua fortuna. Ma nel frattempo aveva finanziato con 20 milioni di dollari n certo Jack Ma che qualche anno prima aveva fondato con alcuni amici una società di vendita online: Alibaba. Venti anni dopo quei 20 milioni erano diventati 100 miliardi…

Allo scoppio della bolla Masa si concentrò nella telefonia wireless e la banda larga diventando il primo operatore in Giappone e comperando il terzo operatore americano Sprint fusa nel 2020 con T-Mobile con una grande plusvalenza.
Nel 2016 acquistò Arm Holding il creatore di circuiti integrati (li disegna solo e li dà in licenza) alla base della quasi totalità degli smartphone: una mossa che dimostrò ancora una volta la sua lungimiranza.
Nel 2017 lanciò con i sauditi l’ambizioso fondo Vision da 100 miliardi con cui investire nei nuovi “unicorni” di internet. Alcune scelte azzardate prima e la caduta dei mercati nel 2022 con conseguenti perdite hanno molto offuscato la sua immagine di “investitore vincente”. Il mercato sembra ricordare la sua parabola del 1998/2000 con la fenomenale salita pompata dalle dot.com e il successivo crollo allo scoppio della bolla.
Ricorda tanto il Napoleone del Manzoni nel 5 maggio: cadde, risorse e giacque. Il punto cruciale e’ risorgerà ancora o e’ ormai un uomo che ha fatto il suo tempo? Cerchiamo di capire.
Il grafico dell’ azione


Risorgerà?
dai massimi dell’anno il titolo è quasi dimezzato sia per il calo dei titoli tecnologici ma anche per l’aumento dello sconto rispetto al NAV (il patrimonio della società) che si è allargato a livelli patologici: piu’ del 50% secondo i loro dati nella trimestrale 9/22.
Perche’:
L’ elevato indebitamento per sostenere gli investimenti nei fondi Vision e il buyback delle proprie azioni: ma Softbank ha liquidato il 9% di Alibabà riducendolo significativamente.
La quota di Softbank delle perdite dei due fondi Vision: 31 miliardi in parte compensate pero’ dalla plusvalenza ottenuto dalla vendita di Alibaba’
La forte presenza sul mercato cinese che viene sempre più percepita come pericolosa dagli investitori per le tensioni geopolitiche fra Cina e Usa: ma hanno significativamente ridotto la loro esposizione a Alibabà.
Il fatto di essere soci dell’Arabia Saudita: il principe Mohammed bin Salman – che preso il potere aveva deciso di dare una scossa al paese per metterlo in grado di sopravvivere ad un futuro senza petrolio e per questo fra le altre cose aveva finanziato i due fondi Vision di Softbank – era entrato fra i “cattivi” dopo l’assassinio del giornalista Khashoggy ma con il cinismo solito dei Democratici americani adesso che per via della guerra ucraina c’è bisogno di nuovo del petrolio saudita tutto gli e’ stato perdonato e riammesso fra i buoni.
I dubbi sulle società non quotate in pancia a Softbank direttamente e tramite i due fondi Vision: la crisi dei titoli tecnologici ha sgonfiato le valutazioni dei vari unicorni e diffuso il pessimismo sul mercato che non si fida che i valori esposti a bilancio siano reali. Softbank ha annunciato che nei primi mesi del 2023 collocherà in borsa ARM il suo gioiello nei microchip: il prezzo che farà su mercato sarà una chiara indicazione della congruità o meno delle valutazioni.
Per non farsi mancare niente avevano una esposizione di 100 milioni nell’exchange criptovalute FTX: una figuraccia ma fatta assieme al Gotha degli investitori globali e comunque era lo 0,4% del portafoglio
Ergo? ergo questo è il bicchiere: sta a voi decidere se è mezzo pieno o mezzo vuoto…
Alcuni articoli sulla personalità’ di Masa e sulla Softbank
25/05/22: 5 punti chiave dalla biografia di Masayoshi Son di Atsuo Inoue
CHINTAN Girish Modi per Moneycontrol.com

Da studente, Son teneva un quaderno di idee. Si è focalizzato su tre approcci per inventare le cose: cercare soluzioni ai problemi, pensare lateralmente o combinare cose preesistenti in qualcosa di nuovo.
Il libro di Atsuo Inoue Aiming High (2021) è una biografia di Masayoshi Son, l’immigrato coreano che dal Giappone che ha preso d’assalto la Silicon Valley.
Masayoshi Son è il fondatore, presidente e CEO della società di investimento SoftBank Group, che ha sostenuto Alibaba, Uber, WeWork, ByteDance, Ola, tra le altre società. In India, SoftBank ha sostenuto società come PayTM, Ola, Meeso, Unacademy e Delhivery.
Inoue documenta l’ascesa di Son come “un attore integrale nell’industria tecnologica globale”. Ti portiamo cinque punti chiave da questo libro avvincente e stimolante sulla vita di Son.
. Sii orgoglioso di chi sei.
Come studente delle scuole superiori in Giappone, Son ha dovuto affrontare la difficile verità che la sua famiglia viveva in una casa costruita abusivamente su un terreno non edificabile (suo bisnonno in quanto immigrato dalla korea non aveva il diritto di risiedere stabilmente). Quando ha fatto domanda per un passaporto per frequentare un programma di studi a breve termine negli Stati Uniti, ha invece ottenuto un permesso di ingresso temporaneo. Doveva stare in coda fra gli stranieri all’aeroporto.
L’alienazione che ha sentito lo ha fatto rivendicare il suo patrimonio coreano. Dopo il ritorno dagli Stati Uniti, ha cambiato il suo cognome giapponese ‘Yasumoto’ in ‘Son’ usato dai suoi antenati. Inoue scrive: “Voleva esprimere i suoi veri sentimenti e offrire ispirazione a coloro che erano preoccupati per il loro luogo di nascita o cognome. Tutti avevano il diritto di sognare… Voleva anche che le persone prendessero ispirazione per fare l’impossibile e sfidare i loro limiti.”
2. Puoi dare una svolta alle cose.
anche se parlare l’inglese americano e stato una sfida per Son, questo breve soggiorno all’Università della California Berkeley – dove ha frequentato le lezioni di lingua – gli ha dato la possibilità di apprezzare che “l’America era un melting pot di razze”. Inoue rivela che questa esperienza gli ha fatto capire che se anche se anche fosse riuscito a laurearsi in Giappone non sarebbe stato comunque accettato nella società giapponese”. Son allora decise di restare a studiare negli States.
Son, che alla fine ha conseguito una laurea in economia dalla UC Berkeley, dice: “…Ho iniziato con un deficit rispetto a tutti gli altri, ma alla fine si è dimostrata dimostrato una straordinaria fonte di ispirazione ed energia per andare avanti e fare l’impossibile.”
Come studente, Son ha tenuto un quaderno di idee per le invenzioni. L’ha chiamata la sua “Banca delle Idee”. Si è focalizzato su tre approcci principali per inventare le cose – cercando soluzioni ai problemi, o pensando lateralmente, o combinando cose pre-esistenti in qualcosa di nuovo.
3. La tenacia ti porterà nei posti.
Son era “un uomo d’affari di alto livello” quando era al suo quarto anno alla UC Berkeley. Importava videogiochi Space Invader e li affittava su base alla partecipazione agli utili. Quando i ristoranti e i club non erano entusiasti della proposta, Son non accettava il primo “No” come risposta. Era persistente. Inoue scrive: “arrivava a fare pressione sui proprietari per negoziati diretti e faccia a faccia, il che era troppo aggressivo per alcune delle sue controparti”.
I gestori di alcuni di questi locali erano preoccupati che i videogiochi “avrebbero rovinato l’atmosfera”. Inoue scrive: “La risposta di Son a questo è stata che la sua controparte non deve essere interessata a generare affari, che è stato inevitabilmente accolto con protesta e incredulità”. L’accordo era difficile da rifiutare quando Son disse loro che Victoria Station – “una steak house popolare all’epoca” – gli stava permettendo di mettere le sue console di Space Invaders nelle loro aree di attesa.
4. Sii aperto alle alternative.
Quando a Son è stata diagnosticata un’epatite cronica che sembrava incurabile, “divorava qualsiasi articolo potesse trovare scritti dagli specialisti del fegato, alla disperata ricerca di medici o nuovi metodi di trattamento”. Non voleva “rassegnarsi al destino”. Voleva fare tutto ciò che era in suo potere per prendersi cura della sua salute. Alla fine, è stato suo padre a “incappare in un articolo di giornale che descriveva un nuovo modo innovativo di trattare l’epatite”.
Il dottor Kumada Hiromitsu, un medico dell’ospedale Tora-no-mon, lavorava alla terapia di astinenza da corticosteroidi, ma non c’erano informazioni sul tasso di efficacia del trattamento. Nel 1984, quando Son ne venne a conoscenza, incontrò il medico di 37 anni “che doveva ancora farsi un nome”, ma “aveva più che sufficiente fiducia in se stesso e passione per le sue ricerche”. Le sue scoperte erano criticate dagli specialisti, ma Son è rimasto colpito dalla sua dedizione.
Il medico ha assicurato a Son che “c’era una probabilità di successo dal 70 all’80%”. Questo è stato abbastanza convincente per lui. Inoue scrive: “Era già curato in un famoso ospedale universitario, ma il trattamento che stava facendo era una misura stop-gap, niente di decisivo. In effetti stavano facendo tutto il possibile per stabilizzare la sua condizione e non necessariamente guarirla”. Son si fidò del giovane medico, perché “voleva sbarazzarsi della malattia”.
5. Rispetta le persone e il loro tempo.
In questo libro, Ronald Fisher, membro del Cda e vicepresidente di SoftBank Group, è citato per aver detto: “Masa ha una capacità unica di connettersi con le persone, il che è molto insolito, perché con molte persone di successo parlano solo di se stesse”. Secondo Fisher, Son fa uno sforzo sincero per “capire veramente” cosa è importante per le persone e come può lavorare con loro in modo tale di ottenere qualcosa di più grande insieme.A quanto pare, questo atteggiamento aiuta Son a connettersi con gli imprenditori. Quando Son li incontra, è interessato a conoscere la loro visione invece di parlare dei suoi successi. Fisher aggiunge: “Masa è molto impegnata, ma se hai una chiamata o un video programmato con lui, è sempre in orario, mai in ritardo, perché ha un rispetto per le altre persone… Non è solo il potere intellettuale, ma anche il potere di interagire con le persone che lo rende così efficace”.
CHINTAN GIRISH MODI è un giornalista, scrittore ed educatore indipendente.
Conglomerato tecnologico in “modalità difesa” mentre ferma i nuovi investimenti e vende la partecipazione di Alibaba

12/05/23 Financial Time: I fondi SoftBank Vision registrano una perdita annua record di 39 miliardi di dollari
SoftBank Group ha registrato perdite di investimento annuali record di ¥5.3tn (39 miliardi di dollari) nella sua serie di fondi Vision tech-heavy e ha avvertito che la guerra in Ucraina e la controversia USA-Cina continuano a comportare grandi rischi di mercato.
Yoshimitsu Goto, il direttore finanziario del conglomerato tecnologico, ha dichiarato giovedì che la società non avrebbe perso opportunità di investire in nuove tecnologie come ChatGPT, ma ha avvertito che non era pronta ad accelerare la sua attività di accordo.
Per l’anno fiscale fino alla fine di marzo, la società giapponese ha registrato una perdita netta di 971,1 miliardi di yen, rispetto a una perdita di ¥7tn dell’anno precedente. Gli analisti si aspettavano una perdita di soli 166,5 miliardi di yen, secondo S&P Capital IQ. Nel trimestre di marzo, le perdite di investimento di Vision Fund 1 e 2, così come dei suoi fondi latinoamericani, ammontavano a 250 miliardi di yen.
SoftBank si è rivolta a quella che il fondatore Masayoshi Son ha chiamato “modalità di difesa”, fermando i nuovi investimenti dei suoi fondi, preparandosi per la quotazione del suo designer di chip britannico Arm e riducendo ulteriormente la sua partecipazione nel gruppo di e-commerce cinese Alibaba.
È anche vicino a un accordo per vendere il gestore patrimoniale Fortress Investment Group al fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala per ben 3 miliardi di dollari, secondo le persone vicine ai colloqui.
Mentre la valutazione di alcuni dei maggiori investimenti quotati in borsa del gruppo, come il gruppo di e-commerce sudcoreano Coupang e la cinese Didi Global, si è ripresa durante il trimestre di marzo, gli analisti hanno affermato che le perdite nel suo portafoglio privato sono state maggiori del previsto.
Nonostante un miglioramento delle condizioni di mercato, Goto ha affermato che la più grande fonte di incertezza è venuta dalle tensioni geopolitiche.
“Senza una soluzione in vista, dobbiamo essere profondamente preoccupati per i rischi geopolitici. Solo perché gli ultimi tre mesi sono stati buoni… non possiamo tornare a riprendere gli investimenti.” Per l’ultimo trimestre, i suoi due fondi Vision hanno investito solo 400 milioni di dollari.
Kirk Boodry, un analista di Astris Advisory Japan, ha detto che è improbabile che SoftBank tornasse all’offensiva mentre le banche centrali di tutto il mondo stavano ancora aumentando i tassi di interesse per controllare l’inflazione.
“L’ambiente è sicuramente più difficile perché i tassi di interesse sono aumentati e non abbiamo ancora visibilità di una pausa. In quel tipo di ambiente, sarà difficile per SoftBank perché prendono in prestito un sacco di soldi”.
Il gruppo giapponese ha venduto circa 7,2 miliardi di dollari di azioni Alibaba nell’ultimo trimestre attraverso contratti a termine prepagati dopo una svendita record di 29 miliardi di dollari l’anno scorso.
i Le vendite a termine, rivelate attraverso un’analisi del Financial Times dei documenti normativi con la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, alla fine ridurranno la partecipazione di SoftBank nel gruppo di e-commerce cinese da 262 miliardi di dollari a solo il 3,8 per cento. Giovedì, Goto ha detto che la società aveva “effettivamente” utilizzato tutte le sue azioni rimanenti in Alibaba per il finanziamento.
A seguito delle sue vendite di attività, la liquidità netta di SoftBank è aumentata da ¥2,9tn a ¥5.1tn. Oltre alla vendita di azioni Alibaba, SoftBank si sta anche preparando per un’offerta pubblica iniziale di Blockbuster di Arm a New York.
Son si è allontanato dalla vista del pubblico, concentrando la sua energia sul cambiamento del modello di business di Arm in modo che possa generare entrate più elevate prima della sua quotazione quest’anno.
Per l’ultimo trimestre, Arm ha registrato una perdita netta di 6,2 miliardi di yen rispetto a un utile di 10,1 miliardi di yen l’anno precedente, mentre le entrate sono aumentate del 28 per cento a 72,8 miliardi di yen.
Sulla causa di Credit Suisse contro SoftBank a Londra, che chiede 440 milioni di dollari che i suoi clienti più ricchi hanno perso per il crollo della società finanziaria specializzata Greensill Capital, Goto ha detto che era un peccato considerando i suoi legami di lunga data con la banca svizzera. “Non so quanti anni ci vorranno, ma senza dubbio vinceremo questo caso. Ecco perché siamo solo tristi che sia successo qualcosa del genere”.
12/04/23 FT: SoftBank si muove per vendere la maggior parte della sua partecipazione su Alibaba
L’investitore giapponese guadagna 7,2 miliardi di dollari dalle vendite a termine di azioni del gruppo di e-commerce cinese mentre la partnership redditizia diminuisce
SoftBank si è mossa per vendere quasi tutta la sua partecipazione azionaria rimanente in Alibaba, limitando la sua esposizione alla Cina e raccogliendo liquidità mentre la recessione del mercato colpisce il valore dei suoi investimenti tecnologici.
Il gruppo giapponese, guidato dal fondatore miliardario Masayoshi Son, ha venduto circa 7,2 miliardi di dollari di azioni Alibaba quest’anno attraverso contratti a termine prepagati, dopo una vendita record di 29 miliardi di dollari l’anno scorso.
Le vendite a termine, rivelate attraverso un’analisi del Financial Times dei documenti normativi inviati per posta alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, alla fine ridurranno la partecipazione di SoftBank nel gruppo di e-commerce cinese da 262 miliardi di dollari a solo il 3,8%.
I contratti consentono a SoftBank l’opzione di riacquistare le azioni, ma il gruppo ha risolto accordi precedenti consegnando le azioni. L’investitore giapponese una volta possedeva fino al 34 per cento di Alibaba.
La svendita di SoftBank arriva in un momento cruciale per il gruppo giapponese, che sta pianificando un elenco di successo del designer di chip britannico Arm mentre cerca di riprendersi da un’ondata di investimenti falliti e perdite senza precedenti. Per Alibaba, significherà il ritiro di un investitore di lunga data proprio mentre il gruppo cinese tenta di reinventarsi dividendosi in sei entità. L’ondata di vendite di SoftBank è arrivata quando le azioni del gruppo cinese hanno toccato i minimi di sei anni, una conclusione deludente di uno degli investimenti tecnologici di maggior successo mai effettuati.
Son aveva pagato 20 milioni di dollari per la maggior parte della partecipazione di SoftBank nel nascente gruppo cinese più di due decenni fa dopo aver incontrato il fondatore Jack Ma. “Non aveva un piano aziendale e zero entrate, dipendenti forse 35 [o] 40”, ha detto Son in seguito su Bloomberg TV. “Ma i suoi occhi [erano] molto forti, occhi forti, occhi forti e splendenti. Potrei dirlo dal modo in cui ha parlato, dal modo in cui guardava [le cose], ha un carisma, ha una leadership”.

La propensione di Ma a dire quello che gli passa per la sua mente si è trasformata in un danno nell’ottobre 2020 quando ha criticato le banche statali cinesi in un vertice finanziario a Shanghai. Pechino ha poi sospeso l’IPO di successo della società sorella di Alibaba Ant, mentre il presidente Xi Jinping ha lanciato una campagna per frenare i gruppi tecnologici del paese.
Il giro di vite ha ridotto il prezzo delle azioni di Alibaba del 70 per cento, lasciando SoftBank a vendere la maggior parte della sua partecipazione a prezzi alla pari con quelli in cui Alibaba ha aperto per il trading a New York otto anni fa. Negli ultimi 14 mesi, SoftBank ha raccolto, in media, 92 dollari l’azione dalle vendite a termine di 389 milioni di azioni Alibaba, molto al di sotto del massimo storico della società di 317 dollari per azione, secondo i documenti forniti dal fornitore di dati The Washington Service.
Mostrano che SoftBank ha recentemente raccolto circa 4,5 miliardi di dollari a febbraio dalle vendite a termine di 46 milioni di azioni, dopo la vendita di azioni da 30 milioni di dollari per 2,7 miliardi di dollari alla fine di dicembre. SoftBank ha detto che quest’ultima vendita non è stata completamente completata entro la fine di dicembre e sarebbe stata contabilizzato nella sua relazione finanziaria ancora da pubblicare per il trimestre conclusosi il 31 marzo.
SoftBank ha rifiutato di commentare i documenti normativi. Ma ha detto che le transazioni di Alibaba riflettevano il suo passaggio a “una modalità difensiva” per affrontare un ambiente aziendale più incerto. “Stiamo rafforzando la nostra stabilità finanziaria aumentando la nostra liquidità a disposizione raccogliendo denaro”. Ha aggiunto che l’importo aggiuntivo raccolto dalle azioni Alibaba sarebbe stato rivelato quando riporterà i risultati del quarto trimestre a maggio.
Con le vendite a termine, SoftBank generalmente presta le sue azioni Alibaba a un broker, che vende le azioni sul mercato per un periodo di giorni o settimane. Il broker prende una commissione prima di restituire il ricavato al gruppo giapponese.
Alla scadenza dei contratti, SoftBank può rinunciare completamente alla sua richiesta sulle azioni o pagare al broker il prezzo di mercato per riacquistare le azioni per suo conto. I documenti mostrano che la maggior parte delle recenti offerte sono state gestite da Barclays, Mizuho Securities e SMBC Nikko Securities, che guadagnerebbero meno dell’1 per cento dei proventi come commissioni, secondo un banchiere che ha familiarità con le offerte.
La loro struttura consente a SoftBank di ritardare il pagamento dell’imposta sulle plusvalenze fino alla liquidazione. Alla fine di febbraio, SoftBank aveva solo 98 milioni di azioni di Alibaba rimaste da vendere, secondo le stime del FT. Il 30 marzo, il gruppo ha cambiato il modo in cui deteneva altre azioni da 22,3 milioni ” alla luce del potenziale di utilizzarle per il finanziamento in futuro”, ha detto SoftBank in una dichiarazione.
Le azioni di Alibaba sono scese fino al 4,6 per cento a Hong Kong giovedì, ma un’uscita completa di SoftBank potrebbe alla fine sollevare parte della pressione di vendita sul titolo.
Mentre SoftBank ha affermato che la monetizzazione delle azioni Alibaba doveva sostenere le sue finanze, alcuni investitori hanno visto la mossa come un mezzo disperato per aumentare i suoi dati sugli utili, con gli analisti che prevedevano un secondo anno consecutivo di pesanti perdite.
SoftBank ha messo il denaro raccolto dalla svendita di Alibaba nel suo Vision Fund II, ha pagato il debito e riacquistato le azioni. Miliardi si stanno anche accumulando in contanti sul suo bilancio, che si attestava a 5,8 trilioni di yen (43 miliardi di dollari) alla fine di dicembre, portando a un crescente dibattito interno su come spendere i soldi, secondo una persona vicina a SoftBank.
SoftBank ha detto che continuerà ad essere selettiva con i suoi investimenti, citando condizioni di mercato incerte. “Ci sono opinioni divergenti internamente sul fatto che dovremmo continuare ad essere un po’ più difensivi… o se ora è il momento di tornare a investire”, ha detto la persona vicina a SoftBank. “[Gli esecutori] stanno arrivando sempre di più per riaprire il rubinetto”.
07/02/23 Barron’s: SoftBank cade in borsa per la perdita. Il collocamento di ARM è la sua grande speranza.
Di Adam ClarkFollow
a2minuti
Il gruppo giapponese SoftBank ha chiuso l’ anno in rosso a causa dei suoi veicoli di investimento che hanno perso quasi 6 miliardi di dollari.
Il segmento Vision Funds del conglomerato tecnologico ha registrato una perdita trimestrale di circa 5,5 miliardi di dollari, segnando un quarto trimestre consecutivo di perdite per i giganteschi veicoli di investimento, che hanno preso partecipazioni in centinaia di startup.
Il CEO di SoftBank (ticker: JAPAN.9984) Masayoshi Son, uno degli investitori tecnologici più visibili al mondo noto per le sue presentazioni di alto profilo, ha rotto con la tradizione e non è apparso alla presentazione dei risultati trimestrali dell’azienda martedì.
Ha detto a novembre che avrebbe fatto un passo indietro da tali eventi per concentrarsi sulla proprietà di SoftBank del chip designer britannico Arm.
Il direttore finanziario Yoshimitsu Goto ha affermato che la società si sta preparando per l’offerta pubblica iniziale di Arm entro marzo 2024. La società ha affermato di non aver preso alcuna decisione su dove quotare Arm, in mezzo alla feroce concorrenza dei mercati azionari di Londra e New York.
Le azioni SoftBank hanno chiuso l’1,0% martedì a Tokyo. La società non ha dichiarato un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie, che alcuni analisti avevano suggerito potrebbe essere un’opzione in quanto riduce il suo ritmo di investimento nei Vision Funds.
SoftBank Group ha registrato una perdita netta di 783,415 miliardi di yen, o 5,91 miliardi di dollari, per il trimestre di dicembre, rispetto a un utile netto di 29,05 miliardi di yen nel periodo precedente.
Scrivi ad Adam Clark all’indirizzo adam.clark@barrons.com
14/12/22 Forbes: Gli investimenti Fintech Asiatici Di SoftBank Potrebbero Ancora Ripagare Molto
Zennon Kapron

È stato un anno difficile per la giapponese SoftBank e il suo CEO Masayoshi Son. Né l’azienda né Son stanno resistendo particolarmente bene alla crisi tecnologica globale e al crescente scetticismo generale degli investitori nei confronti della startup “brucia cassa per crescere” . Nel terzo trimestre, il braccio principale del Vision Fund di SoftBank ha perso ben 7,2 miliardi di dollari, il che sembra accettabile solo rispetto alla sua perdita record di 23 miliardi di dollari nel periodo aprile-giugno.
Anche l’instancabile Son dovette ammettere che forse aveva fatto delle grandi scommesse senza pensarci. Si è descritto come “un po’ delirante” durante l’apice dell’abbuffata di finanziamenti per le startup di SoftBank quando gli investimenti stavano pagando alla grande e dice che ora è “imbarazzato e pentito”.
Se c’è un investimento che Son si rammarica sicuramente ora, sono i circa 100 milioni di dollari – secondo le stime di Lightstream Research – il Vision Fund ha messo nell’ultima tornata di raccolta fondi di FTX. Alcuni analisti pensano che l’esposizione di SoftBank a FTX sia un po’ più alta, anche se non hanno offerto alcuna prova di tale affermazione. Da parte sua, SoftBank ha detto che ha azzerato il suo intero investimento nello sfortunato?? exchange di criptovalute.
Nonostante i suoi numerosi guai, le dimensioni del portafoglio di SoftBank e l’attenzione di Son sul fintech in India – dove la possibilità abbondano nei servizi finanziari digitali – sono di buon auspicio per le prospettive a lungo termine del Vision Fund.
Scommesse su Paytm
La fintech asiatica più importante nel portafoglio di SoftBank è Paytm in India, la startup finanziaria digitale più famosa del subcontinente. Dopo aver venduto una piccola parte della sua partecipazione in Paytm dopo l’IPO della società nel novembre 2021, SoftBank mantiene un investimento di 800 milioni di dollari nell’azienda secondo il suo rapporto annuale FY2022, il 42% in meno rispetto agli 1,4 miliardi di dollari originariamente investiti.
Una delle condizioni per Paytm per ricevere l’investimento di SoftBank era quella di quotarsi in borsa entro cinque anni. Tecnicamente, il gigante indiano della fintech avrebbe potuto aspettare fino al 2024. Il problema era che Paytm sentiva una chiara pressione da parte degli investitori per un’uscita praticabile prima piuttosto che dopo. Col senno di poi, Paytm e i suoi sostenitori probabilmente hanno giudicato male il grado di sentimento ribassista del mercato.
Un anno dopo la sua IPO, le azioni di Paytm sono scambiate a 542 rupie, il 66% in meno del loro valore al momento del debutto sul mercato. Data la performance deludente delle azioni, Paytm ha dichiarato l’8 dicembre che stava considerando di riacquistare le proprie azioni, senza specificare i dettagli. La società madre di Paytm, One97 Communications, si riunirà il 13 dicembre per esaminare la proposta di riacquisto.
“La direzione ritiene che, data la liquidità/posizione finanziaria prevalente della società, un riacquisto possa essere vantaggioso per i nostri azionisti”, ha detto One97 in una dichiarazione.
Tuttavia, l’investimento di SoftBank in Paytm potrebbe ancora rivelarsi una mossa saggia. Sebbene Paytm abbia perso 644 miliardi di rupie (81 milioni di dollari) nel primo trimestre dell’anno fiscale 2023, la società afferma di essere sulla buona strada per raggiungere la redditività operativa entro il secondo trimestre dell’anno fiscale. Potrebbe anche essere in corsa per una licenza di piccola banca finanziaria (SFB) in India che le consentirebbe di offrire tutti gli stessi servizi che fanno i finanziatori tradizionali. Questa licenza potrebbe essere un punto di svolta per Paytm, consentendo di spostarla oltre il segmento dei pagamenti a basso margine in modo significativo.
Altri investimenti fintech in India
Oltre a Paytm, SoftBank ha investito in una serie di altre fintech indiane, con risultati contrastanti. Di questi, l’unicorno della tecnologia bancaria e del credito Zeta, che ha una valutazione di 1,5 miliardi di dollari e ha raccolto 280 milioni di dollari complessivi dagli investitori, ha alcuni solidi fondamentali. A marzo, Zeta ha firmato un accordo con MastercardMAche mirerà all’emissione di carte che potrebbero portare a fino a 60 miliardi di dollari di volume di acquisti nei prossimi cinque anni.
Zeta ha registrato una forte crescita delle entrate nell’esercizio 2021, con entrate in crescita di oltre due volte a 2970 milioni di rupie da 1216 milioni nell’anno fiscale20. Tuttavia, Zeta ha registrato perdite annuali di Rs 430 milioni nell’anno fiscale 2021, ben al di sopra dei 203 milioni di rupie che ha perso nell’anno fiscale 2021
Il mercato assicurativo online Policybazaar è un altro importante investimento fintech di SoftBank India. Sebbene le azioni della PB Fintech Ltd della sua società madre siano aumentate di quasi il 23% nel debutto dell’azienda alla Borsa indiana nel novembre 2021, che ha raccolto circa 57 miliardi di rupie (761 milioni di dollari), da allora il titolo ha perso più del 59% del suo valore e sta negoziando a circa 464 rupie. Tuttavia, secondo il rapporto FY2022 di SoftBank, il suo investimento in PolicyBazaar ha visto un guadagno cumulativo di 300 milioni di dollari nell’anno fiscale 21-22.
Investimenti più strategici
Date le mutevoli condizioni di mercato, SoftBank non ha più il lusso di lanciare sacchi di denaro a qualsiasi startup tecnologica che attiri l’interesse di Masayoshi Son. L’implosione di FTX garantirà che SoftBank si avvicini con cautela alle aziende di criptovaluta. Dopo tutto, avrebbe potuto essere molto peggio se SoftBank avesse investito di più nell’azienda.

Il recente investimento di SoftBank nelle società di finanziamento con sede a Singapore – ha guidato un round di finanziamento di 294 milioni di dollari a febbraio – che afferma di essere la più grande piattaforma di finanziamento digitale del sud-est asiatico per le piccole e medie imprese, offre indizi sull’obiettivo mutevole del Vision Fund. A dire il vero, il fintech B2B è molto meno glamour della vendita al dettaglio. Di solito non offre la stessa opportunità di costruire rapidamente la scalabilità. Non è come le fintech dominanti in Asia come Alipay e Tenpay e Kakao Bank che sono diventate colossi.
Detto questo, in questo ambiente più difficile per le startup tecnologiche, sarebbe compito di SoftBank investire in aziende che non richiedono sussidi ai clienti quasi costanti e altre spese di marketing solo per garantire un’adozione costante da parte degli utenti. Deve pensare alle fintech con modelli di business sostenibili.
Funding societies si adatta al profilo. La società, che opera anche in Indonesia, Malesia, Thailandia e Vietnam, ha erogato oltre 2 miliardi di dollari fino ad oggi in prestiti alle PMI. Che le PMI siano sottoservite in tutti questi mercati e che vi sia un’elevata domanda di soluzioni di credito business-centric in tutto il sud-est asiatico è di buon auspicio per le società di finanziamento.
06/12/22 Barron’s: Le azioni di SoftBank scendono dopo che un analista diventa cauto sui fondi Vision
Di Eric J. Savitz Aggiornato il 6 dicembre 2022
Le azioni del gruppo SoftBank sono in calo dopo J.P. L’analista di Morgan Haruka Mori è diventato cauto sulla holding tecnologica con sede in Giappone, citando la continua incertezza sulle partecipazioni pre-IPO nei portafogli di venture capital del gigante Vision Fund dell’azienda.
Mori ha tagliato il suo rating su SoftBank (ticker: SFTBY) da Overweight a Neutral e ha tagliato il suo prezzo obiettivo a 6.900 yen, da 7.300 yen. Nel trading di Tokyo martedì, il titolo è sceso del 2,5%, a 5.917 yen. Le ADR SoftBank quotate negli Stati Uniti della società sono in calo dell’1,5% a 21,33 dollari.
Mori osserva che nel riportare i suoi utili del trimestre di settembre, SoftBank ha chiarito che la società sta riducendo il ritmo di investimento in Vision Fund 1 e Vision Fund 2; pensa che ciò potrebbe preparare il terreno per ulteriori riacquisti di azioni dopo il recente completamento di un precedente programma di riacquisto. Ma Mori aggiunge che “l’incertezza continua sugli investimenti non quotati è una sfida” ai potenziali guadagni del valore patrimoniale netto dell’azienda.
L’analista aggiunge che i risultati del trimestre di settembre hanno mostrato “perdite di valutazione non realizzate maggiori del previsto sugli investimenti”, il che ritiene sia un riflesso di una visione più cauto delle prospettive di utili per l’azienda. “Mentre vediamo poco ulteriore rischio a breve termine, rimaniamo anche meno che ottimisti a nostro punto di vista” fino all’anno fiscale di marzo 2023 e oltre.
D’altra parte, Mori aggiunge che vede “tendenze di performance rassicuranti” per alcune partecipazioni chiave di Vision Fund, tra cui la società di chip design ARM, che si sta preparando per un’IPO, la società madre di TikTok ByteDance e la società di merchandising sportivo Fanatics.
Gli Stati Uniti dell’azienda Le ADR sono in calo del 10% negli ultimi 12 mesi rispetto a una perdita del 14% per l’S&P 500. Ma il titolo è sceso duramente nel 2021 ed è in calo del 57% rispetto al picco dello scorso anno.