Auto elettriche: i sommersi e i salvati 2

apro un secondo post come continuazione del primo che ha raggiunto le dimensioni massime consentite.


05/10/24 Briefing.com:Rivian Automotive taglia il suo obiettivo di produzione FY24 a seguito del peggioramento dei problemi relativi ai fornitori (RIVN)

Rivian Automotive (RIVN -5%) incontra oggi un blocco stradale, tagliando la sua guida di produzione FY24 di ben 10.000 unità a causa della carenza di componenti che sono peggiorate nelle ultime settimane. Gli investitori erano già stati messi in allerta su possibili battute d’arresto nella produzione il mese scorso dopo che il CEO Robert Scaringe ha commentato che l’azienda stava incorrendo in alcuni intoppi legati ai fornitori. Tuttavia, il produttore di veicoli elettrici, noto per il suo camion elettrico e SUV, rispettivamente R1T e R1S, non ha modificato la sua guida, segnalando un minimo di ottimismo sul fatto che potesse affrontare le sfide.

Pertanto, riducendo le sue prospettive di produzione FY24 a 47.000-49.000 veicoli da 57.000 veicoli precedenti, RIVN ha scioccato gli azionisti oggi, provocando un forte ritiro. Le azioni sono ora in calo di quasi il 50% rispetto ai massimi di luglio.

  • Questa non è la prima volta che RIVN ha colpito alcuni ostacoli da parte dei fornitori. La società ha sospeso la produzione di camion per le consegne Amazon (AMZN) all’inizio di quest’anno a causa di carenze di parti. Inoltre, per tutto il 2022 e all’inizio del 2023, diversi fornitori non stavano aumentando le parti a velocità simili alle linee di produzione di RIVN, creando interruzioni intermittenti.
    • Per mettere in prospettiva le complessità associate all’aumento della produzione nel 2022, RIVN ha più che raddoppiato le sue unità prodotte solo un anno dopo a oltre 57.000. Tuttavia, con le sue prospettive aggiornate per l’anno fiscale 24, la produzione di RIVN è destinata a contrarsi anno/anno fino al 17%.
  • Mentre le linee di approvvigionamento si sono normalizzate dalla pandemia, il problema di RIVN si concentra sui suoi modelli R1 di seconda generazione. Nel rilanciare i suoi modelli Gen 2, RIVN ha subito un massiccio aggiornamento della sua architettura di rete, cambiando oltre la metà dei fornitori e delle parti. La direzione ha aggiunto che nessuna parte è passata intatta, aprendo la porta a significative interruzioni dell’approvvigionamento.
  • Questi problemi dei fornitori minacciano anche l’obiettivo di RIVN di raggiungere margini lordi positivi entro la fine dell’anno. Il mese scorso, quando le battute d’arresto dei fornitori non erano così acute, il signor Scaringe ha espresso una ferma fiducia nel raggiungere margini lordi positivi entro il quarto trimestre. Tuttavia, ha notato che l’azienda deve raggiungere un certo volume per assorbire i costi fissi dell’impianto.

La buona notizia è che gli attuali venti contrari di RIVN ruotano attorno all’offerta, un problema che spesso può essere risolto più facilmente della domanda. Il signor Scaringe ha detto il mese scorso che il tono dei veicoli elettrici è diventato più politicizzato, il che ha alterato il sentimento dei consumatori. Tuttavia, la società ha ribadito il suo obiettivo di consegna FY24 di una bassa crescita a una cifra anno/anno oggi, o circa 50.500-52.000 unità, riflettendo la domanda sostenuta. RIVN sta anche sviluppando la sua piattaforma R2, guardando il mercato dei veicoli da 40.000 a 50.000 dollari, un segmento con poche scelte di veicoli elettrici al di fuori del modello Y di Tesla (TSLA), per ampliare il suo TAM.

I dossi sono diventati un evento regolare per RIVN ultimamente. I venti contrari macroeconomici continuano a ridurre le dimensioni del suo mercato dei prezzi corrente di oltre 70.000 dollari poiché l’inflazione schiaccia il reddito discrezionale e gli elevati tassi di interesse aumentano il costo del finanziamento. Le interruzioni dell’approvvigionamento gettano solo un’ulteriore chiave inglese nei piani a breve termine di RIVN. Mentre l’azienda potrebbe ancora essere posizionata per raggiungere i suoi obiettivi a lungo termine, compresi i margini del 25%, gli sviluppi attuali non riescono ad amplificare il sentimento degli investitori.


28/09/24 Il Foglio: la crisi della Volkswagen

Il potere dei sindacati, il consociativismo della Bassa Sassonia, gli eredi di Ferdinand Porsche sempre più numerosi che cominciano a chiedersi fino a quando varrà ancora la pena costruire automobili. Sono i protagonisti del dramma Volkswagen sul palcoscenico di una Germania che deve cambiare il proprio modello e non sa come. L’immagine degli operai in tuta con le bandiere rosse della IG Metall davanti alla tribuna dei manager seduti gli uni accanto agli altri, preoccupati, ansiosi più che sorpresi o meravigliati, fa subito venire in mente la domanda cruciale: chi comanda? La Porsche Automobil Holding che fa capo alle famiglie Porsche-piëch detiene il 34 per cento delle azioni e poteri di voto del 53,3 per cento nel gruppo, il quale, a parte la Volkswagen, possiede Audi, Seat, Skoda, Lamborghini, Bugatti, Ducati, Bentley e naturalmente Porsche. Il 20 per cento delle quote è in mano al Land della Bassa Sassonia che ha un forte potere di veto, perché in base a quella che viene chiamata legge Volkswagen, approvata nel 1960 e più volte emendata, occorre l’80 per cento per ogni decisione più importante. Quando poi si tratta di gestione del personale a decidere è il consiglio di sorveglianza con una maggioranza dei due terzi e lì in base alla legge sulla Mitbestimmung, la cogestione, i rappresentanti dei lavoratori hanno la metà dei seggi. Dunque, la minaccia di ricorrere a migliaia di licenziamenti fino alla chiusura di uno stabilimento per far fronte alla crisi di vendite (e non solo di auto elettriche) deve passare sotto le forche caudine del sindacato. “C’è del marcio a Wolfsburg” si è lamentato più volte il capo del fondo sovrano norvegese, il più ricco al mondo, che ha investito nel gruppo automobilistico. Ma il marcio affonda nella storia.

“La Volkswagen è dei sindacati, questa è la verità”, ha proclamato Berthold Huber già capo della IG Metall, a lungo consigliere della Volkswagen. E spiega: “Le risorse per creare la fabbrica che doveva produrre l’auto del popolo, decisa da Adolf Hitler in persona, provenivano dal patrimonio dei sindacati che i nazisti sequestrarono e poi espropriarono nel 1937 per affidarlo al Daf (Deutsche Arbeitsfront il “fronte del lavoro” ispirato alle corporazioni mussoliniane). Non si può dimenticare tutto ciò – insiste – senza tradire l’identità dell’azienda. La Volkswagen è speciale, non ha nulla a che vedere con nessun’altra impresa industriale”. La verità è che quello spirito corporativo dal quale è nata è cambiato nella forma, non nella sostanza, nonostante le vicende anche drammatiche attraverso le quali è passata “la fabbrica del Maggiolino”.

Tre paesi, Boemia, Germania e Austria. Tre città, Stoccarda, Wolfsburg, Salisburgo. Due famiglie, Porsche e Piëch, o meglio una famiglia divisa in due e in lotta per decenni. Tre personalità di spicco, Ferdinand il progettista, e i due figli: Louise la donna d’affari, forte e determinata, Ferry il sognatore che esce dall’ombra solo quando il padre muore. Su tutto questo la cappa nera del nazismo, gli inglesi, i francesi, i sindacati, la Germania di Bonn, l’unificazione tedesca, l’america, la Cina. Non manca nulla alla saga teutonica, tra intrighi, colpi di scena (su chi abbia davvero inventato il Maggiolino è ancora in corso una gara fatta di furbizie e bugie), scandali come il “Diesel Gate” (l’azienda ha nascosto che i motori a gasolio inquinavano oltre i limiti di legge), un primato a lungo inseguito che ora può sfuggire di mano. Non sarebbe la prima volta: negli anni 80 la Volkswagen stava dietro alla Fiat. Consumato il clamoroso risultato del Maggiolino, per costruire un’altra vettura di massa a Wolfsburg hanno dovuto copiare la Fiat 127, come racconta Giorgetto Giugiaro, il geniale progettista italiano ingaggiato per dare alla luce la Golf.

“Di auto c’è bisogno; senza auto non si cresce; senza esportare auto non si esiste”: è il mantra di uno dei grandi capi del gruppo, Heinrich Nordhoff che ha guidato fino ad oggi il colosso delle quattro ruote; tuttavia nessuna delle tre sentenze è più una verità inoppugnabile. I giovani sono convinti di non aver più bisogno di possedere auto, le affittano quando servono. In Europa ne circolano persino troppe (570 ogni mille abitanti in media, ma 700 in Polonia, 681 in Italia, 586 in Germania). Le due transizioni parallele e convergenti, quella digitale e quella ambientale, fanno sì che le vetture di oggi continuino ad avere quattro ruote, ma non molto di più rispetto a quelle di fine secolo XX secolo. Il rapporto Draghi dipinge un futuro del tutto imprevisto fino a pochi anni fa: l’auto si fa digitale, ben più che elettrica, con un ruolo determinante dell’intelligenza artificiale.

Ma torniamo a Wolfsburg, quella città inventata, una città-fabbrica messa su in fretta e furia nel 1938, anti-vigilia della Seconda guerra mondiale, un dormitorio per gli operai che dovevano costruire l’auto del popolo. Il nome originario era Stadt des Kdf-wagen e il compito di mettere a terra il progetto era stato affidato alla KDF, Kraft durch Freude (Forza attraverso la gioia) il dopolavoro del Deutsche Arbeitsfront che aveva preso il posto dei sindacati sciolti dal regime. Il progetto fu affidato all’ingegner Ferdinand Porsche di origine boema, il quale si ispirò alla V570 ideata addirittura nel 1925 dal magiaro

Béla Barényi e costruita poi dalla Tatra, azienda cecoslovacca con un gran pedigree: era stata la terza azienda a fabbricare automobili in Europa dopo la Mercedes e la Peugeot. Nel 1934 al salone dell’auto di Berlino Ferdinand Porsche aveva sentito Hitler esclamare, davanti al padiglione della Tatra: “Ecco l’auto per le mie strade”. Quel piccolo modello compatto, con motore raffreddato ad aria, sembrava fatto apposta per diventare un simbolo del regime. Dopo aver guidato per anni la Daimler-benz come direttore tecnico, Ferdinand aveva aperto uno studio di consulenza e sudava sette camicie su un progetto di vettura piccola e popolare. Con gran disappunto, apprese che il Führer aveva invitato nel suo appartamento berlinese Hans Ledwinka e suo figlio Eric, intimando loro di consegnargli i progetti che avrebbe poi girato a Ferdinand il quale si era anche iscritto al partito per fare carriera. Gli impianti nella Bassa Sassonia vengono costruiti con manodopera italiana graziosamente prestata da Benito Mussolini, ma pensando a River Rouge, lo stabilimento modello di Henry Ford, grande estimatore del nazismo. La vettura del popolo deve essere più maneggevole, più veloce e meno cara delle Ford, Hitler indica anche il prezzo base: mille marchi, equivalenti a 140 dollari di allora, la metà di una Ford B (oggi sarebbero appena cinquemila euro).

I monti Tatra e l’azienda che ne aveva preso il nome finiscono sotto il tallone nazista così come tutta la Cecoslovacchia, un anno dopo che il popolo austriaco aveva salutato entusiasta le SS in marcia per le vie di Vienna. Dopo la sconfitta tedesca quel che rimaneva della città della forza e della gioia, cambia nome in Wolfsburg ispirandosi a un antico castello nelle vicinanze. La fabbrica viene riaperta grazie a un ufficiale britannico, il maggiore Ivan Hirst il quale, inviato a liquidare gli impianti decide che potevano e dovevano rinascere. Abbandonato tra camion e kubelwagen, trova uno sgangherato prototipo di quello che verrà poi chiamato Maggiolino e lo presenta tutto eccitato a Lord Rootes, il magnate britannico dell’auto, il quale lo guarda schifato: “Se vuoi costruire vetture così brutte, ragazzo mio, sei un folle”, sentenzia. Sappiamo poi come è andata. La notizia che era stato Ledwinka ad aver ideato la Volkswagen negli impianti di Koprivnice, piace molto agli inglesi nel dopoguerra. E non solo: dopo una lunga querelle giudiziaria negli anni 60 la Tatra rinata sotto il regime comunista ottiene un risarcimento dalla Volkswagen.

Ferdinand avvia il figlio maschio, Ferry, al suo stesso mestiere, senza dargli molto credito né spazio, Louise ha mente e carattere per tenere le redini, ma è donna. Al suo fianco c’è il marito Anton Piëch, un avvocato viennese. Mentre le truppe alleate conquistano la Germania gli uomini Porsche sono tutti in Francia nel territorio di Vichy, a progettare la “voiture du peuple” per la Renault. Il 15 dicembre vengono imprigionati come criminali di guerra. Ferry è subito rilasciato, ma gli altri due rimangono in carcere a Digione fino all’agosto 1947, costretti a lavorare al progetto della Quattro Cavalli.

La famiglia Piëch-porsche torna al comando dopo un lungo esilio. Ferry e Anton ripartono dalla nicchia del lusso. La prima vettura, tutta costruita a mano, è in strada nell’inverno 1947. Grazie a Carlo Abarth, tornano alle corse con la 360 Cisitalia. La Volkswagen si riprende con i capitali del Land della Bassa Sassonia che ne diventa garante e azionista. I sindacati entrano con la legge sulla Mitbestimmung. Heinz Nordhoff, il nuovo capo della società, gira alla famiglia una quota di profitti per ogni Maggiolino, le materie prime e la rete di concessionari. Purché restino fuori dall’auto di massa. Ferry rivela i suoi talenti e tiene le redini di fatto fino al 1989 (muore il 27 marzo 1998). Il figlio Ferdinand Alexander detto Butzi, è al suo fianco da quando nel 1972 la compagnia debutta in borsa, con la garanzia che le famiglie Porsche e Piëch mantengano saldamente il controllo azionario. Ma non è affatto scontato.

Un ramo in Austria sotto lo sguardo aquilino di Louise a Zell am See, cittadina ai piedi delle Alpi sulle rive del lago, non lontano da Salisburgo, a gestire parte del patrimonio e organizzare feste in Lederhosen e Dirndl. Un altro a Stoccarda per fabbricare auto di lusso e mietere successi con la Porsche 907, mentre a Wolfsburg la Maggiolino diventa una vera cornucopia. Tutto va a gonfie vele fino al 1970 quando matura la rottura tra i cugini. I dissensi sulle strategie industriali si mescolano alle gelosie sentimentali. E qui entra in scena Ferdinand Karl, figlio di Anton Piëch e Louise Porsche. Nato a Vienna nel 1937, svezzato in Porsche fino al 1971, grazie al successo della 907 viene chiamato alla Audi, assorbita dalla Volkswagen per rilanciare il marchio destinato alla gamma alta del mercato. A quel punto scatta la scintilla amorosa tra Ferdinand e Marlene la moglie del cugino Gerd Porsche. Vanno a vivere insieme, hanno due figli, ma non si sposano. Finché Ferdinand non la lascia nel 1982 per impalmare Ursula ex governante di trent’anni più giovane. L’ingegner Piëch è sempre stato un uomo laborioso e timorato, l’unico eccesso il troppo amore per le donne. Non a caso ha messo al mondo 12 (alcuni sostengono 13) figli nati da quattro unioni diverse, alle quali va aggiunta una serie di avventure sentimentali. Quando nel 2012 fa entrare Ursula nel consiglio della Volkswagen il ramo Porsche della famiglia e gli altri azionisti insorgono temendo che voglia lasciare a lei le redini.

Ferdinand aveva fatto una carriera folgorante grazie non solo alla parentela o ai modi imperiosi, ma anche alla sua conoscenza del mestiere. Il potente manager Carl Hahn nel 1993 lascia una Volkswagen piena di buchi, Piëch prende in mano il comando, la rilancia e viene incoronato salvatore. La faiblesse per il lusso, lo spinge a compiere passi più lunghi della gamba. Vuole togliere spazio a Mercedes e Bmw, così acquista Lamborghini e Bugatti, poi punta addirittura a Rolls Royce e Bentley. Una nuova battaglia d’inghilterra che si risolve in un’altra débacle: prende Bentley, però gli viene negato il nome Rolls Royce. Piëch passa la mano, ma solo in apparenza. Dal consiglio di sorveglianza e come maggiore azionista, manovra la potente IG Metall e sfida il governo della Bassa Sassonia: cambiata la legge, può acquisire la maggioranza del capitale. Il Land punta i piedi, i sindacati reclamano la loro mercede. Poi c’è di mezzo Wendelin Wiedeking, l’uomo che ha ristrutturato e rilanciato la Porsche sul punto di essere venduta alla Toyota.

E qui arriviamo alla battaglia del capitale. Piëch è socio della Porsche, col 13 per cento delle azioni. Siede nel consiglio di amministrazione di Stoccarda, dove il presidente è il cugino Wolfgang Porsche e dove hanno un posto anche suo fratello Hans-michel e i cugini Alexander e Hans Peter. Ernst, l’altro fratello di Ferdinand, ritenuto “inadatto”, negli anni Ottanta ha venduto in segreto le proprie quote e se ne è andato a produrre vino in Inghilterra. Nel 2005 Wolfgang si mette in testa di prendersi l’intera Volkswagen, ne compra prima il 20 per cento poi sale al 51 per cento nel 2008. Davide contro Golia anche se sono parenti (serpenti). “Se la taglia fosse importante i dinosauri sarebbero ancora vivi”, dichiara Wendelin Wiedeking, il manager che guida l’assalto per conto di Wolfgang Porsche. Il piccolo particolare è che non ha abbastanza soldi. Le banche avevano concesso una linea di credito da 35 miliardi di euro. Ma tutto precipita. Wolfgang annuncia di voler salire fino al 71 per cento. Il titolo della Volkswagen va alle stelle, ma è una fiammata. La Porsche ha speso 23 miliardi di euro per la scalata e ha un debito di 9 miliardi, mentre la grande crisi finanziaria s’è abbattuta anche sui suoi sogni di grandezza. Il 6 maggio 2009 i cugini s’incontrano a Salisburgo: Ferdinand vorrebbe che Porsche fosse venduta a Volkswagen che può contare su 10 miliardi di euro liquidi, Wolfgang punta alla fusione con l’entrata di un terzo investitore (l’emiro del Qatar lo sceicco Hamad bin Khalifa al-thani). Le due compagnie si integrano, Porsche resta autonoma, ma all’interno della galassia Volkswagen. La holding di famiglia diventa il socio numero uno. Ferdinand Piëch muore nel 2019 all’età di 82 anni. Wolfgang, 81 anni, chiamato Wopo, è il capo clan, cittadino austriaco, vive a Zell am See, è un tipo cordiale dai modi signorili sia quando indossa il frac sia quando in costume tirolese bada alle sue vacche; si è sposato tre volte, ha quattro figli, nel 2022 si è invaghito di Gabrielle Thyssen, principessina di Leiningen, ex moglie del quarto Aga Khan. Tutto bene quel che finisce bene? Il fatto è che non è finita. “L’auto è morta”, proclama Ernst Piëch l’emarginato che diventa profeta: “Non possiamo continuare a produrre questi ammassi di lamiera. Dobbiamo diventare verdi”. Il dinosauro è sopravvissuto, ma si è rivelato un colosso dai piedi di argilla.


24/07/24 Briefing.com: Tesla scivola in calo mentre i margini di erosione portano alla quarta mancanza consecutiva degli utili (TSLA)

Tesla (TSLA) sta andando in retromarcia oggi dopo aver mancato le aspettative di EPS per il quarto trimestre consecutivo mentre i tagli dei prezzi del produttore di veicoli elettrici continuano a ridurre i suoi margini e guadagni. Sebbene TSLA abbia riportato consegne del secondo trimestre migliori del previsto di 443.956 il 2 luglio, le consegne erano ancora in calo del 5% anno/anno, nonostante l’aggressiva strategia di taglio dei prezzi dell’azienda. Con la domanda di veicoli di TSLA che perde parte della loro carica, in parte a causa della crescente concorrenza in Cina, il punto focale si è rivolto alla prossima ondata di catalizzatori di crescita dell’azienda. Sfortunatamente per gli azionisti di TSLA, la società ha avuto alcune notizie deludenti da condividere anche a questo proposito.

  • In particolare, il CEO Elon Musk ha confermato i rapporti precedenti che TSLA non svelerà il suo robotaxi fino a ottobre dopo aver inizialmente impostato agosto come obiettivo. Naturalmente, posticipare le tempistiche di lancio non è una novità per TSLA – la società inizialmente prevedeva di produrre Cybertruck nel 2021 – ma dati i suoi tassi di crescita in diminuzione, c’è un maggiore senso di urgenza tra gli investitori per questi futuri motori di crescita.
  • Parlando della crescita in fuga di TSLA, il suo EPS è crollato del 43% anno/anno a 0,52 dollari mentre il margine lordo automobilistico ha continuato la sua traiettoria al ribasso, scivolando di 180 bps anno/anno al 14,6%. Per una certa prospettiva, il margine lordo automobilistico TSLA nel 2Q22 è stato del 27,9% su base GAAP.
    • Musk è stato disposto a sacrificare i margini per la crescita del volume poiché ritiene che il successo futuro dell’azienda si basi sull’implementazione di software, come la tecnologia a guida autonoma completa, su una flotta di veicoli in espansione.
    • Fino a quando il software non diventerà un contributo molto più grande alle entrate di TSLA, o fino a quando le perdite di quota di mercato di TSLA non si fermeranno, questa strategia continuerà a pesare sui suoi margini.
  • Un punto luminoso è stato il business della generazione e dello stoccaggio dell’energia, che ha visto le entrate raddoppiare l’anno/anno a 3,0 miliardi di dollari su un’implementazione record di stoccaggio dell’energia di 9,4 GWh. La forte crescita di questa attività ha permesso a TSLA di evitare di registrare per la prima volta in assoluto cali di entrate trimestrali back-to-back, poiché le entrate totali sono aumentate del 2,3% a 25,5 miliardi di dollari.
    • Inoltre, TSLA ha registrato 890 milioni di dollari in vendite di crediti normativi ad altre case automobilistiche, che aiutano i suoi concorrenti a soddisfare i requisiti di emissione.
  • Queste sono piccole vittorie, tuttavia, che non cancellano la preoccupazione generale che TSLA stia perdendo terreno a favore di concorrenti cinesi come BYD Company (BYDDY), NIO (NIO), Li Auto (LI) e XPeng (XPEV). Oltre a tali preoccupazioni, TSLA ha riconosciuto che il suo tasso di crescita dei veicoli nel 2024 potrebbe essere notevolmente inferiore alla crescita della consegna del 38% raggiunta nel 2023.

La società ha riaffermato la sua aspettativa di iniziare la produzione sul suo nuovo veicolo Model 2 sul mercato di massa nel 1H25, ribadendo anche che prevede di aumentare gli investimenti nelle iniziative di intelligenza artificiale, ma la strada sembra accidentata nei prossimi trimestri. A complicare ulteriormente le cose sono le prossime elezioni presidenziali di novembre, che hanno indotto Musk a mettere in pausa i piani per la costruzione di una nuova fabbrica in Messico a causa del voto di Donald Trump di attuare tariffe sui prodotti realizzati in Messico se dovesse vincere le elezioni.


27/06/24 Barron’s: Rivian aggiorna gli investitori dopo l’accordo con VW. 4 punti da sapere.

DaAl RootSegui

Parti della carrozzeria per veicoli Rivian in un impianto di produzione a Normal, Ill.

Rivian Automotive sta facendo progressi sui costi, mettendolo in grado di vendere la sua prossima generazione di auto e parti a più di quanto spenda per produrle, ha detto il produttore di veicoli elettrici mentre aggiornava gli investitori nei suoi giorni lavorativi dopo aver annunciato una joint venture blockbuster con Volkswagen

Le azioni sono diminuite all’inizio del trading di giovedì, al di sotto del 5,8%, a 13,88 dollari. Tuttavia, le azioni sono aumentate di circa il 34% per la settimana. Un calo dopo l’impennata innescato dall’accordo VW, piuttosto che

il commento della direzione, è probabilmente responsabile del declino.

Ecco alcune cose da notare dalla presentazione della giornata degli investitori , insieme a qualche contesto aggiuntivo.

Guida

Rivian ha riaffermato una previsione che prevede di realizzare 57.000 veicoli nel 2024, rispetto a circa 50.000 veicoli nel 2023 e 14.000 nel primo trimestre.

Le vendite e la produzione dovrebbero più o meno corrispondere, quindi la previsione di produzione per 57.000 veicoli implica una crescita delle vendite unitarie di circa il 14%, un rallentamento significativo rispetto a un aumento del 114% nel 2023. Ciò rispecchia le tendenze nel settore più ampio: gli acquirenti di auto statunitensi hanno acquistato circa il 3% in più di veicoli elettrici nel primo trimestre del 2024 rispetto al primo trimestre del 2023, mentre le vendite di veicoli elettrici sono cresciute del 46% per tutto il 2023.

Architettura EV

La giornata è iniziata con una revisione dell’architettura elettrica e della progettazione del software di Rivian. Rivian ha parlato dei suoi sistemi di “controllo zonale”. Il controllo zonale significa essenzialmente che diversi sistemi di auto hanno cervelli informatici separati, mentre i veicoli meno avanzati probabilmente operano con un unico cervello centrale. Dividere sistemi come il gruppo propulsore e il controllo del clima può essere più efficiente e meno costoso.

Questo è il tipo di design che VW è interessata a utilizzare.

Anche la casa automobilistica tedesca è interessata al software di Rivian. Secondo l’analista di Morgan Stanley Adam Jonas, Rivian produce veicoli “definiti dal software”, il che significa che il software, invece dell’hardware, controlla la maggior parte dei sistemi dell’auto. Le case automobilistiche tradizionali hanno avuto problemi a creare quella configurazione, che rende le auto “aggiornabili” con gli aggiornamenti software.

Il prodotto

CEO R.J. Scaringe ha parlato di come Rivian stia semplificando il design per la R2, il suo veicolo di seconda generazione, che si prevede verrà consegnato nel 2026.

Questo è importante perché il costo è stato un problema per Rivian. I margini di profitto lordi nel primo trimestre sono arrivati a meno 44%. Rivian ha generato circa 86.000 dollari per veicolo venduto, mentre spende circa 124.000 dollari per costruire le auto.

Il CFO Claire McDonough ha affermato che i costi dei materiali per l’R2 dovrebbero scendere del 20%.

Ha aggiunto che Rivian si aspetta un utile lordo “variabile” positivo nel quarto trimestre. Ciò potrebbe non significare che l’utile lordo complessivo sarà positivo; l’ammortamento degli impianti di produzione, un grande costo per le case automobilistiche, è essenzialmente non variabile. Ma significa che il costo per acquisire parti e assemblare le auto sarà inferiore al prezzo per cui Rivian le vende.

Autonomia

Rivian, come Tesla, si concentra sul miglioramento delle sue funzioni di assistenza alla guida.

L’azienda utilizza cinque radar e 11 telecamere, oltre all’informatica basata sull’intelligenza artificiale per aiutare ad addestrare i sistemi e creare software di assistenza alla guida.

Una migliore tecnologia di guida autonoma può spingere le vendite di auto. Può anche generare vendite ricorrenti se i conducenti sono disposti a sottoscrivere sistemi che migliorano nel tempo.


25/06/24 Barron’s: Le Azioni Rivian Prendono Il Volo Dopo L’accordo Volkswagen. Ecco perché.

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Le azioni della start-up di veicoli elettrici Rivian Automotive  stanno volando nel dopo mercato di martedì dopo aver annunciato un accordo con Volkswagen.

Il gigante automobilistico tedesco investirà 1 miliardo di dollari in Rivan con il potenziale per più soldi lungo la strada, fino a 5 miliardi di dollari in totale entro il 2026, ha detto Volkswagen. I due formeranno una joint venture che lavora sull’architettura elettrica EV.

L’accordo è più denaro per Rivian e una convalida della sua tecnologia EV.

Le azioni Rivian sono aumentate del 34,3% nel trading after-hour a 16,06 dollari a testa.

Le azioni sono aumentate dell’8,6% nel trading regolare dopo aver ricevuto un nuovo Buy da Wall Street. Martedì, l’analista di Guggenheim Ronald Jewsikow ha iniziato la copertura delle azioni Rivian con un rating Buy e un obiettivo di prezzo di 18 dollari.


25/06/24 Barron’s: Le azioni Rivian sono un acquisto, dice l’analista. Ecco perché.

DaAl RootIn questo articolo

Il prossimo SUV Rivian R2 sarà importante per il successo dell’azienda, scrive l’analista di Guggenheim Ronald Jewsikow.

 

Le azioni di Rivian Automotive sono da acquistare, dice un analista di Wall Street.

Martedì, l’analista di Guggenheim Ronald Jewsikow ha lanciato la copertura delle azioni Rivian con un rating Buy e un obiettivo di prezzo di 18 dollari.

“Vediamo un percorso credibile per i margini lordi in pareggio” nel quarto trimestre, ha scritto Jewsikow.

Rivian non fa ancora soldi. Non ha nemmeno generato profitti lordi positivi. Non è insolito per una nuova casa automobilistica. Generare il volume delle vendite per riempire un impianto di auto e acquisire esperienza nella produzione richiede tempo. Negli ultimi due anni, Rivian ha speso circa 12 miliardi di dollari per assemblare e vendere auto che hanno generato circa 7 miliardi di dollari di vendite.

Questo dovrebbe cambiare. Wall Street prevede un utile lordo positivo per la prima volta nel quarto trimestre. Un numero positivo, e il miglioramento della redditività, sono catalizzatori per il titolo, scrive Jewsikow.

“La nostra analisi delle grandi azioni vintage [capitalizzazione] 2019-2023 che non erano redditizie su base Ebitda ma che dovrebbero essere redditizie [due anni fuori] evidenzia notevoli acquisti alfa-generati prima del pareggio Ebitda”, aggiunge Jewsikow.


Ebitda è l’abbreviazione degli utili prima di interessi, tasse, ammortamento e ammortamento. E “alfa” si riferisce ai rendimenti azionari basati su fattori specifici dell’azienda anziché sul mercato. Passare dalle perdite ai profitti sarebbe uno di quei fattori specifici dell’azienda.

Dopo un profitto lordo positivo nel 2024, Jewsikow si aspetta che Rivian generi Ebitda positivi nel 2026, rendendo quindi questo il momento ideale per guardare azioni, sulla base della sua analisi.

La chiave per generare Ebitda positiva sarà la piattaforma di camion e SUV di seconda generazione e a prezzo inferiore di Rivian, chiamata R2, che dovrebbe uscire per le strade nel 2026.

Entrando nel trading di martedì, le azioni Rivian sono diminuite di circa il 53% da inizio anno.

Il rallentamento della crescita delle vendite di veicoli elettrici ha pesato sul sentimento degli investitori. Wall Street si aspetta che Rivian venda circa 53.000 veicoli nel 2024, in modo simile ai 50.000 consegnati nel 2023. All’inizio dell’anno, la proiezione di Wall Street era per 71.000 veicoli venduti quest’anno, secondo FactSet.

Con il nuovo rating Buy, circa il 52% degli analisti che coprono le azioni Rivian sono rialzisti, anche secondo FactSet. Il rapporto medio di buy-rating per le azioni dell’S&P 500 è di circa il 55%. L’obiettivo medio del prezzo degli analisti per le azioni Rivian è di circa 14,50 dollari.


18/06/24 MarketWatch: Il produttore di veicoli elettrici Fisker presenta istanza di protezione fallimentare

Steve Goldstein

Henrik Fisker sta con il veicolo elettrico Fisker Ocean dopo che è stato presentato al Manhattan Beach Pier prima del Los Angeles Auto Show e dell’AutoMobilityLA il 16 novembre 2021 a Manhattan Beach, in California. Fisker ha presentato istanza di protezione fallimentare

Il produttore di veicoli elettrici Fisker martedì ha dichiarato di aver presentato istanza di protezione fallimentare, un passo che è stato poco sorprendente dopo aver recentemente inadempiente il pagamento di un’obbligazione e l’interruzione della produzione.

La società californiana, che prende il nome dal suo amministratore delegato e designer di auto Henrik Fisker, si unisce ad altri produttori di veicoli elettrici tra cui Lordstown Motors nel non riuscire a prendere una fetta del mercato reso popolare da TeslaTSLA, +5,30%.

Fisker ha iniziato a consegnare il suo SUV Ocean solo l’anno scorso. Nei suoi risultati per l’intero anno, ha detto di aver consegnato 4.900 veicoli e di ne ha prodotto 10.193. Ha perso 762 milioni di dollari su vendite di 273 milioni di dollari l’anno scorso.

Siamo orgogliosi dei nostri risultati e abbiamo messo migliaia di SUV Fisker Ocean nelle mani dei clienti sia in Nord America che in Europa. Ma come altre aziende del settore dei veicoli elettrici, abbiamo affrontato vari venti contrari di mercato e macroeconomici che hanno influito sulla nostra capacità di operare in modo efficiente”, ha detto la società in una dichiarazione.

Fisker ha detto che è in discussioni avanzate sul finanziamento del debitore in possesso mentre vende i suoi beni.

Anche la precedente impresa di Henrik Fisher, Fisker Automotive, ha presentato istanza di protezione fallimentare.

L’azione aveva scambiato sopra i 30 dollari nel 2021, ma è stato un penny stock per mesi, chiudendo lunedì a 4,5 centesimi.


14/06/24 Barron’s: Musk dice che Tesla potrebbe valere 30 trilioni di dollari. Ora quota meno di 1 Trilione.

DaAl RootSegui

Un robot Tesla Optimus (CORTESIA TESLA)

Se pensavi all’obiettivo di prezzo di 2.600 dollari di Cathie Wood per le azioni  Tesla  sia aggressivo, aspetta di sentire cosa vale secondo Elon Musk

Il numero di Wood, un obiettivo del 2029 pubblicato mercoledì, ammonta a circa 8 trilioni di dollari di valore di mercato con circa 1 trilione di dollari in più per l’azienda automobilistica, 5 trilioni di dollari o più per la tecnologia di guida autonoma, e il resto si è diffuso per le altre attività di Tesla, tra cui lo stoccaggio di energia stazionaria.

Musk ha annunciato la sua visione della guida autonoma giovedì all’assemblea annuale degli azionisti della sua azienda, aggiungendo che il business dei robot umanoide potrebbe essere più grande. Tesla sta costruendo un robot umanoide addestrato all’intelligenza artificiale, che risparmia manodopera chiamato Optimus che potrebbe essere utilizzato nelle fabbriche per assemblare 24 ore su 24 o utilizzato nelle case per rendere la vita un po’ più facile.

“Penso che [quando] il volume su larga scala [è raggiunto], Tesla farebbe fondamentalmente circa 1 trilione di dollari di profitto all’anno” da Optimus, ha detto Musk. “Se il multiplo dei prezzi-guadagni è, diciamo, un 20 o 25, qualcosa del genere, ciò significherebbe una capitalizzazione di mercato di 20 trilioni di dollari [a 25 trilioni di dollari] solo da Optimus”.

Con la valutazione dell’autonomia approvata da Wood, Musk crede che Tesla potrebbe essere una società da 30 trilioni di dollari. (Il che lo farebbe valere circa 6 trilioni di dollari.)

A data di molti questo numero e’ una pia illusione.  Gary Black  gestore del Future Active Fund ha fatto subito un po’ di matematica. Ha stimato la domanda globale di robot a circa 100 milioni di unità all’anno, al costo di 20.000 dollari al pezzo. (Questo è all’incirca tra uno smartphone e un’auto.) È necessario un margine operativo del 50% per arrivare al trilione di dollari di Musk. I margini di profitto operativo dovrebbero essere più alti se Musk stesse prendendo i margini di profitto netto.

Tesla non ha risposto a una richiesta di chiarimenti.

È aggressivo. Il margine operativo-profit di Apple nel 2024 dovrebbe essere del 31%. Si prevede che quello di Tesla sarà di circa l’8%.

Gli investitori possono inserire qualsiasi numero che vogliono nel modello di valutazione Optimus. Stimare le dimensioni e i valori del mercato sarà più facile quando ci sarà un robot da vendere.

Musk potrebbe voler concentrarsi su un obiettivo più immediato: raggiungere di nuovo un valore di mercato di 1 trilione di dollari. La sua azienda di veicoli elettrici ha raggiunto per la prima volta quel traguardo alla fine del 2021 quando le azioni hanno raggiunto circa 340 dollari. Ci sono più azioni in circolazione ora, e tornare a 1 trilione di dollari riequiterebbe un prezzo delle azioni di circa 313 dollari, secondo FactSet.

Arrivarci sarà probabilmente una storia di utili, e non una storia di espasione del price\earning. Le azioni Tesla ora vengono scambiate per circa 55 volte gli utili stimati nel 2025, in calo rispetto a 100 volte gli utili a termine alla fine del 2021 e del 2022; gli investitori probabilmente non stanno scommettendo che il multiplo tornerà a tre cifre.

Raggiungere 1 miliardo di dollari di valore di mercato mantenendo il multiplo di 55 volte significa che Tesla dovrà guadagnare circa 5,60 dollari per azione nel 2025. Nel 2022, Wall Street aveva una stima consensuale per il 2025 guadagni per azione di quasi 8 dollari. Ora quella stima è scesa a circa 3,30 dollari.

Aumentare le vendite e sollevare i margini di profitto è probabilmente importante quanto fare un robot per le azioni Tesla.

Le azioni Tesla sono aumentate solo di un paio di dollari da quando il pacchetto di stock option di Musk e stato riapprovato. È un po’ sorprendente. L’analista di Wedbush Dan Ives ha definito il voto un’espergenza da 20-25 dollari sulle azioni Tesla.

Gli investitori potrebbero essere preoccupati che il nuovo voto non sarà sufficiente per far se in modo che il tribunale del Delaware annulli la sua annullamento di gennaio. Quella paura sembra selvaggiamente esagerata.

La decisione del Delaware implicava che gli azionisti di Telsa avrebbero votato contro il pacchetto con informazioni appropriate, afferma Natela Shenon, partner dello studio legale Grant | Shenon con sede a Los Angeles.

“Ora che gli azionisti hanno votato per la seconda volta con tutti i fatti allo scoperto, l’intero punto cruciale dell’argomento del giudice diventa non valido”, aggiunge Shenon. “Il fatto che il giudice McCormick tenga o meno conto di questo voto degli azionisti e inverta la decisione dipende dal fatto che stia facendo il suo lavoro come applicatore neutrale e imparziale delle leggi… non dovrebbe avere problemi a invertirlo”.


12/06/24 Barron’s: Cathie Wood di ARK vede le azioni Tesla a questo livello entro il 2029

DaAl RootSegui

Cathie Wood di ARK Invest vede le azioni di Tesla raggiungere i 2.600 dollari entro il 2029, guidate da veicoli a guida autonoma. 

Anno dopo anno, Wall Street vede Tesla  come meno preziosa. Cathie Wood di ARK Invest invece vede le cose in modo diverso.

Mercoledì, Wood’s ARK ha rilasciato la sua valutazione Tesla aggiornata. Il nuovo obiettivo di prezzo è fino a 2.600 dollari entro il 2029. Ciò valuterebbe Tesla a più di 8 trilioni di dollari e la lascerebbe scambiare per circa 27 volte il flusso di cassa libero previsto da ARK nel 2029 di circa 300 miliardi di dollari.

Questi sono numeri “wow” che rappresentano un enorme aumento di 15 volte nei prossimi cinque anni, che si traduce in un rendimento medio annuo di circa il 72%.

È molto, ma le azioni Tesla hanno ottenuto enormi guadagni in passato. Entrando nel trading di mercoledì, le azioni Tesla sono cresciute di circa 12 volte negli ultimi cinque anni, il che si porta a un rendimento medio annuo di quasi il 65%.

Nessuno dovrebbe essere troppo sorpreso dall’aumento. I prezzi target di Wood tendono a salire molto. Il prezzo obiettivo di ARK per il 2023 era di 2.000 dollari per azioneentro il 2027. Questo è stato in aumento da 1.533 dollarinel 2022 e 1.000 dollari nel 2021. (Gli obiettivi più vecchi sono aggiustati per le divisioni azionarie Tesla.) L’obiettivo di 2.000 dollari era il 2026. L’obiettivo di 1.000 dollari era per il 2025.

I prezzi target in genere hanno una sorta di data incorporata. AWall Street gli obbiettivi di prezzo spesso rappresentano dove gli analisti vedono le azioni andare nei prossimi 12 mesi.

Gli obiettivi di prezzo Tesla di Wall Street non stanno andando nella stessa direzione di Wood. L’obiettivo medio del prezzo degli analisti aggregato da FactSet è di circa 183 dollari per azione, in calo di circa 10 dollari rispetto a un anno fa.

Maggiore concorrenza, tassi di interesse più elevati e rallentamento della crescita della domanda di veicoli elettrici sono tutti motivi per cui Wall Street si sente più cauta.

Niente di tutto questo sembra infastidire Wood. La stragrande maggioranza del suo valore deriva dalle auto a guida autonoma, che Tesla intende offrire ma non ha ancora creato.

“La nostra fiducia nella capacità di Tesla di lanciare una rete di robotaxi entro i prossimi cinque anni è aumentata considerevolmente”, si legge in parte del rapporto. ARK cita il prossimo evento robotaxi dell’8 agosto, la recente prova gratuita di guida autonoma e Tesla che vende FSD in Cina per la loro maggiore fiducia. Il “modello di business di Tesla dovrebbe trasformarsi da vendite di veicoli una tantum a una base di entrate ricorrente poiché ogni auto diventa una macchina per la generazione di flussi di cassa basata sull’intelligenza artificiale”.

L’obiettivo di Wood senza raggiungere le auto a guida autonoma è di 350 dollari a quota. Quel prezzo nel 2029 farebbe guadagnare agli investitori in media circa il 15% all’anno. ARK definisce questo risultato “improbabile”.

Entro il 2029, ARK prevede vendite di veicoli elettrici di 5,8 milioni di unità. Si prevede che il settore auto dovrebbe produrre un margine operativo di circa il 30%. (È circa quattro volte la media del settore.) Si prevede che il robotaxi 2029 Ebitda sarà di circa 241 miliardi di dollari.

Non hanno incluso alcun beneficio dal robot umanoide di Tesla chiamato Optimus.

Le azioni Tesla hanno avuto un urto dall’analisi di Wood. Le azioni erano in calo per iniziare la giornata e sono salite di circa 2 dollari per azione dopo il rapporto.I dati sull’inflazione più lenti del previsto rilasciati all’inizio di mercoledì hanno aiutato il mercato a salire nel trading anticipato.


12/06/24 Tesla nel 2029 varrà 2.600$ Parola di Caterina… (analisi di Ark Invest)

Di: Tasha Keeney, CFASam KorusDaniel Maguire, ACA

Il modello Tesla open source aggiornato di ARK produce un valore atteso di 2.600 dollari per azione nel 2029. I casi toro e orso, sintonizzati sui risultati di Monte Carlo del 75° e 25° percentile, rispettivamente, sono di circa $ 3.100 e $ 2.000 per azione, come mostrato di seguito. Questo aggiornamento della ricerca presenta il modello Tesla open source di ARK, che incorpora distribuzioni per 45 input indipendenti per simulare una serie di potenziali risultati per l’azienda e le sue azioni.

Uscite di simulazione di ARKStima del prezzo del 2029 di ARK (per azione)Significato
Valore previsto2.600 dollariQuesta proiezione è il nostro valore atteso per il prezzo delle azioni Tesla nel 2029, sulla base della nostra analisi Monte Carlo.
Orso2.000 dollariIn questa analisi, la probabilità che le azioni di Tesla possano valere 2.000 dollari per azione o meno nel 2029 è del 25%.
Toro3.100 dollariIn questa analisi, la probabilità che Tesla possa valere 3.100 dollari per azione o più nel 2029 è del 25%.

Fonte: ARK Investment Management LLC, 2024. Il nostro modello Monte Carlo aggiornato sposta il precedente obiettivo 2027 di due anni al 2029. A beneficio dei lettori, questo articolo presenta casi “attesi” (o “base”), “orso” e “toro” come un modo per contestualizzare il significato delle nostre aspettative sul prezzo delle azioni del 2029. Metodologicamente, arriviamo al nostro prezzo delle azioni di base facendo una media di un milione di simulazioni prodotte dal nostro modello Monte Carlo. I nostri casi di orso e toro sono rispettivamente i valori del 25° e 75° percentile. Le previsioni sono intrinsecamente limitate e non possono essere invocate come base per prendere una decisione di investimento e sono costruite sulla nostra modellazione che riflette i nostri pregiudizi e la nostra visione positiva a lungo termine dell’azienda. Si prega di vedere ulteriori informazioni di seguito sulle previsioni e sulle prestazioni ipotetiche. Solo a scopo informativo e non dovrebbe essere considerato un consiglio di investimento, o una raccomandazione per acquistare, vendere o detenere un titolo particolare.

Fonte: ARK Investment Management LLC, 2024. Questa analisi ARK si basa su una serie di origini dati, disponibili su richiesta. Le previsioni sono intrinsecamente limitate e non possono essere invocate come base per prendere una decisione di investimento e sono costruite sulla nostra modellazione che riflette i nostri pregiudizi e la nostra visione positiva a lungo termine dell’azienda. Si prega di vedere ulteriori informazioni di seguito sulle previsioni e sulle prestazioni ipotetiche. Solo a scopo informativo e non dovrebbe essere considerato un consiglio di investimento, o una raccomandazione per acquistare, vendere o detenere un titolo particolare.

ARK stima che quasi il 90% del valore aziendale e dei guadagni di Tesla sarà attribuito al business robotaxi nel 2029, come mostrato di seguito. Nel frattempo, i veicoli elettrici potrebbero approssimare un quarto delle vendite totali e ~10% del potenziale di guadagno di Tesla, poiché crediamo che il business del robotaxi avrà margini molto più alti. I grafici seguenti suddividono le entrate attribuibili, l’EBITDA,e il valore dell’impresa per linea di business.

Fonte: ARK Investment Management LLC, 2024. Questa analisi ARK si basa su una serie di origini dati, disponibili su richiesta. Le previsioni sono intrinsecamente limitate e non possono essere invocate come base per prendere una decisione di investimento e sono costruite sulla nostra modellazione che riflette i nostri pregiudizi e la nostra visione positiva a lungo termine dell’azienda. Si prega di vedere ulteriori informazioni di seguito sulle previsioni e sulle prestazioni ipotetiche. Solo a scopo informativo e non dovrebbe essere considerato un consiglio di investimento, o una raccomandazione per acquistare, vendere o detenere un titolo particolare.

Questo articolo presenta 4 sezioni:

  • Esempio di risultati di Bear e Bull
  • Aggiornamenti Al Modello Tesla 2023 Di ARK
  • Opportunità commerciali non incluse nel modello
  • Rischi E Limiti Del Nostro Modello

Esempio di risultati di Bear e Bull

Non forniamo un singolo caso toro o orso, perché dimensioniamo i loro risultati come l’output del 75° e 25° percentile della simulazione. Tuttavia, la tabella seguente presenta quelle che sono previsioni plausibili per ogni caso.

Risultati di esempio per i risultati Bear e Bull

Esempio di output*2023 effettivoEsempio Bear Outcome 2029Esempio di risultato toro 2029
Auto vendute (milioni)1.85.814.4
Entrate dei veicoli elettrici (miliardi)81 dollari250 dollari394 dollari
Entrate Autonome Ride-hail (netto, Miliardi)$-603 dollari951 dollari
Margine lordo totale**18%56%53%
Margine EBITDA totale**17%32%32%
Valore dell’impresa/EBITDA3916.818,1
Capitalizzazione di mercato (miliardi)540 dollari7.000 dollari10.900 dollari
Prezzo delle azioni e CAGR***170 dollari2.000 dollari (56%)3.100 dollari (69%)
Rendimento del flusso di cassa libero1.50%4,30%4.10%

Fonte: ARK Investment Management LLC, 2024. Nella tabella qui sopra, condividiamo esempi di due possibili scenari che corrispondono ai nostri obiettivi di prezzo dell’orso e del toro. Si prega di notare, tuttavia, che ci sono più risultati all’interno del nostro milione di simulazioni che potrebbero corrispondere agli obiettivi di prezzo rialzisti e ribassisti. *Nota: le cifre sono arrotondate per semplicità e coerenti con una ragionevole varianza nelle previsioni. La cap di mercato 2023 e il valore/EBITDA dell’impresa sono all’11 giugno 2024. **Nota: la somiglianza tra i margini EBITDA dell’esempio di orso e toro e i margini lordi totali riflette la nostra visione dell’economia più plausibile dei due scenari. Nel caso orso, Tesla non scala in modo così aggressivo e può rimanere a un prezzo più alto più a lungo, il che avvantaggia la sua struttura di margine. Nel caso rialzista, i margini lordi e i margini EBITDA sul business dei veicoli elettrici di Tesla diminuiscono in quanto vende in segmenti di auto a prezzi più bassi, compensati dalle linee di business ride-hailing, che costituiscono una percentuale maggiore dei profitti. ***Nota: CAGR al 6/11/24 per due possibili scenari che corrispondono ai nostri obiettivi di prezzo ribassista e rialzista. Si prega di notare, tuttavia, che ci sono più risultati all’interno del nostro milione di simulazioni che potrebbero corrispondere agli obiettivi di prezzo rialzisti e ribassisti.

Questa previsione si basa su dati che non sono stati verificati e sono soggetti a numerosi criteri, ipotesi, rischi e limitazioni che sono intrinsecamente incerti, e ci saranno variazioni con la vita reale che potrebbero causare risultati sostanzialmente diversi. La previsione include ipotesi sul margine lordo e sull’efficienza del capitale e alcune altre metriche, che sono soggette a modifiche o revisioni nel tempo, che sono influenzate dai giudizi e dai pregiudizi soggettivi di ARK che aumentano i rischi e limitano gli usi della previsione come strumento decisionale. Data la natura imprevedibile dei mercati e di altri eventi futuri, fare affidamento sulle previsioni è intrinsecamente rischioso. Mentre crediamo che ci sia una solida base per le previsioni presentate, non vengono fatte dichiarazioni sulla loro accuratezza e non ci può essere alcuna garanzia che tali previsioni o rendimenti saranno raggiunte o allineate con i risultati effettivi. Un destinatario non dovrebbe considerare queste previsioni da solo nel prendere una decisione di investimento. Queste previsioni non riflettono alcuna commissione o spesa relativa alla proprietà di azioni Tesla. Le persone correlate ad ARK e i clienti ARK possono possedere azioni Tesla, e quindi ARK ha un incentivo e un interesse nel valore di queste azioni, e ARK e le sue persone correlate possono ricevere commissioni basate su attività e prestazioni sul valore di queste azioni nel portafoglio di un cliente ARK, il che significa che se i prezzi delle azioni aumentano, ARK può guadagnare più commissioni. Le persone correlate di ARK possono effettuare determinazioni di investimento che sono in conflitto con le determinazioni fatte per conto dei clienti ARK e che sono allineate con, contrarie o differiscono dalle informazioni contenute nel presente documento. Per ulteriori informazioni relative ai conflitti di interesse di ARK, consultareModulo ADV di ARK Parte 2A.

Aggiornamenti Al Modello Tesla 2023 Di ARK

Gli aggiornamenti del modello Tesla open source 2023 di ARK includono:

  • Ipotesi aggiornate per la guida autonoma
  • Tasso di crescita della produzione Tesla aggiornato
  • 2029 Considerazioni sul modello che non sono fattori chiave delle nostre stime dei prezzi

Ipotesi aggiornate per la guida autonoma

Crediamo che Tesla lancerà un servizio robotaxi entro i prossimi due anni e che la probabilità che Tesla non riesca a lanciare un servizio robotaxi entro cinque anni sia di minimis, come mostrato di seguito.

Fonte: ARK Investment Management LLC, 2024. Questa analisi ARK si basa su una serie di origini dati, disponibili su richiesta. Le previsioni sono intrinsecamente limitate e non possono essere invocate come base per prendere una decisione di investimento e sono costruite sulla nostra modellazione che riflette i nostri pregiudizi e la nostra visione positiva a lungo termine dell’azienda. Si prega di vedere ulteriori informazioni di seguito sulle previsioni e sulle prestazioni ipotetiche. Solo a scopo informativo e non dovrebbe essere considerato un consiglio di investimento, o una raccomandazione per acquistare, vendere o detenere un titolo particolare. *Nota: le cifre potrebbero non aumentare al 100% a causa dell’arrotondamento.

Anche se improbabile, se dovessimo eliminare la possibilità di una rete robotaxi dal nostro modello, il nostro obiettivo di prezzo sarebbe ~350 dollari. Si noti che nei casi in cui robotaxis non viene lanciato, Tesla potrebbe lanciare un servizio di ride-hail guidato dall’uomo sia per ragioni strategiche che tattiche, come abbiamo analizzato in precedenza.2

Dal punto di vista della modellazione, in precedenza abbiamo stimato che il tasso di presa di Tesla sarebbe stato in media ~40-60%, superiore al tasso di presa ~20-30% di Uber.Quest’anno, abbiamo perfezionato la nostra analisi per includere l’ipotesi che, inizialmente, Tesla possiederà e gestirà la sua rete di veicoli, mantenendo tutte le entrate per miglio per i primi uno o tre anni. Per gli anni successivi, supponiamo che le società di terze parti possedranno e manterranno la flotta di veicoli, guadagnando ~ 0,20 dollari al miglio per i loro servizi, mentre il resto delle entrate per miglio spetta a Tesla. In effetti, il tasso di presa di Tesla è di circa l’80% in media nell’ultimo anno del modello. Nel frattempo, abbiamo rivisto la nostra aspettativa mediana per l’inizio di un servizio di robotaxi fino alla fine del 2025.

Mentre abbiamo posticipato di un anno la nostra data mediana di lancio per il servizio robotaxi di Tesla, rimaniamo fiduciosi che il servizio verrà lanciato entro i prossimi cinque anni. Con il rilascio di Full Self-Driving (FSD) v12, Tesla è passata a una rete neurale che impara dai dati video e controlla direttamente il veicolo, eliminando oltre 300.000 righe di codice manuale.Questo aggiornamento ha permesso una guida simile all’uomo – e in alcuni casi a intervento zero5 – sfruttando il significativo vantaggio dei dati di Tesla, che ora supera 1,3 miliardi di miglia FSD cumulative.Secondo la nostra ricerca, Tesla sta accumulando dati a ~110 volte il tasso di Waymo, come mostrato di seguito.

accumulando dati a ~110 volte il tasso di Waymo, come mostrato di seguito.

Fonte: ARK Investment Management LLC, 2024. Questa analisi ARK si basa su una serie di origini dati, disponibili su richiesta. Solo a scopo informativo e non dovrebbe essere considerato un consiglio di investimento, o una raccomandazione per acquistare, vendere o detenere un titolo particolare.

Inoltre, la nostra ricerca suggerisce che una Tesla in modalità FSD è ~5X più sicura di una Tesla guidata dall’uomo, come mostrato di seguito, e ~16X più sicura dell’auto media sulla strada, mostrata anche di seguito. Non più vincolato dal calcolo dell’addestramento all’intelligenza artificiale,7 gli aggiornamenti software accelerati di Tesla stanno migliorando le prestazioni e la sicurezza.Di conseguenza, Tesla dovrebbe essere in grado di dimostrare metriche di sicurezza superiori e statisticamente significative e ricevere l’approvazione normativa per la sua rete robotaxi.

Fonte: ARK Investment Management LLC, 2024. Questa analisi ARK si basa su una serie di origini dati, disponibili su richiesta. Solo a scopo informativo e non dovrebbe essere considerato un consiglio di investimento, o una raccomandazione per acquistare, vendere o detenere un titolo particolare.

Tesla prevede di svelare il suo veicolo robotaxi dedicato nell’agosto 2024.9 Mentre Tesla potrebbe trasformare la sua attuale flotta in robotaxis, crediamo che un CyberCab personalizzato rifletta una maggiore fiducia che il suo software di autonomia consentirà a Tesla di scalare il business robotaxi. Nel frattempo, la prova gratuita di 30 giorni di FSD in Nord America10 ha aumentato la libreria di dati di Tesla, così come il lancio di FSD in Cina, che si dice che Tesla lancerà presto.11 Infine, l’inclusione di rendering di app ride-hail nel suo ultimo rapporto sui guadagni prende in giro il rilascio di quel modello di business, che potrebbe essere lanciato per primo con i conducenti umani e aprire la strada alle loro controparti robot.12 La nostra fiducia nella capacità di Tesla di lanciare una rete robotaxi entro i prossimi cinque anni è aumentata considerevolmente. Di conseguenza, il suo modello di business dovrebbe trasformarsi da vendite di veicoli una tantum a una base di entrate ricorrenti poiché ogni auto diventa una macchina per la generazione di flusso di cassa basata sull’intelligenza artificiale.

Tasso di crescita della produzione Tesla aggiornato

Nel nostro caso di valore atteso, dopo un anno flat-to-up nel 2024, la produzione di veicoli aumenta del 45% all’anno fino alla fine dell’anno 2029. Dopo quest’anno, ci aspettiamo che la capacità di Tesla di scalare sarà una funzione della larghezza di banda di gestione e della capacità di Tesla di aprire nuove fabbriche. Poiché la produzione scala da 1,8 milioni di unità all’anno oggi a 6-16 milioni all’anno, la legge dei grandi numeri dovrebbe portare a tassi di crescita più bassi. Robotaxis probabilmente facilita il ridimensionamento della produzione semplificando i progetti di veicoli e generando capitale aggiuntivo da corse altamente generative di flusso di cassa. Ci aspettiamo inoltre che la maggior parte dei robotaxis sarà venduta ai proprietari di flotte piuttosto che agli individui, semplificando potenzialmente la canalizzazione di vendita.

2029 Considerazioni sul modello che non sono fattori chiave delle nostre stime dei prezzi

Optimus
Supponiamo che Optimus avrà un impatto minimo sul nostro obiettivo di prezzo. Nel prossimo decennio, ci aspettiamo che Tesla diventi un produttore e fornitore di servizi leader di robot che si muovono attraverso lo spazio fisico, in quanto avrà l’opportunità di sfruttare gli insegnamenti di robotaxis, nonché i suoi chip di inferenza interni, il calcolo dell’allenamento e la scala di produzione. Tesla si aspetta che Optimus completi utili attività di fabbrica entro la fine dell’anno.13 Supponendo che sia stato in grado di sommettere il 10-20% delle ore di lavoro di Tesla lavorate con una produttività pari o il doppio di quella delle sue controparti umane, Optimus potrebbe far risparmiare a Tesla 3-4 miliardi di dollari, o l’1-2% di costi di produzione, nel 2029.

La nostra ricerca suggerisce che i robot umanoidi generalizzabili rappresentano un’opportunità di entrate globali di circa 24 trilioni di dollari su larga scala, circa il 50% nella produzione.14 Se decidesse di vendere Optimus esternamente, Tesla potrebbe catturare una quota significativa di questo mercato multimiliardario, anche se è probabile che la significativa rampa di commercializzazione accada oltre i cinque anni catturati in questo modello.

Stoccaggio di energia stazionaria
Stimiamo che la crescita dello stoccaggio di energia stazionaria di Tesla supererà la crescita del suo veicolo, accogliendo ~850GWh di energia nel 2029. Se le batterie sono un fattore limitante, tuttavia, è probabile che Tesla dia la priorità a robotaxis per generare un maggiore ritorno sull’investimento, come mostrato di seguito.

richiesta. Le previsioni sono intrinsecamente limitate e non possono essere invocate come base per prendere una decisione di investimento e sono costruite sulla nostra modellazione che riflette i nostri pregiudizi e la nostra visione positiva a lungo termine dell’azienda. Si prega di vedere ulteriori informazioni di seguito sulle previsioni e sulle prestazioni ipotetiche. Solo a scopo informativo e non dovrebbe essere considerato un consiglio di investimento, o una raccomandazione per acquistare, vendere o detenere un titolo particolare.

Opportunità commerciali non incluse nel modello

Tesla Semi
Tesla prevede di commercializzare il semi nel 2026. Non crediamo che la Tesla Semi contribuirà in modo significativo al valore di Tesla entro il nostro orizzonte temporale di investimento quinquennale.

Rete di sopricarica
Quest’anno, Tesla ha consolidato la sua tecnologia come standard di ricarica nordamericano, con il buy-in di Ford e General Motors e partner come BP, che sta finanziando l’espansione incrementale del compressore.15 Ora, con capitale esterno, crediamo che Tesla probabilmente riorienterà i suoi finanziamenti verso un’infrastruttura di ricarica ottimizzata per i robotaxis. Sebbene essenziale per i veicoli elettrici, secondo la ricerca di ARK, è improbabile che i compressori generino entrate significative per Tesla. Anche se la rete Supercharger continuasse a crescere ai tassi attuali e il suo utilizzo dovesse aumentare da ~11% in media al ~34% tipico delle stazioni di servizio,16 l’impatto finanziario sul nostro obiettivo di prezzo impallidirebbe rispetto al ridimensionamento del business robotaxi di Tesla.

Licenze FSD
Tesla è attualmente in discussione per concedere in licenza il suo software FSD a una casa automobilistica.17 Mentre potenzialmente un evento monumentale per Tesla, basato sul design automobilistico tradizionale alle tempistiche di produzione, 18 veicoli non dotati di Tesla FSD probabilmente non debutteranno per anni.

Anche così, proprio come gli aggiornamenti over-the-air, le case automobilistiche potrebbero provare FSD su modelli di veicoli selezionati, forse dando la priorità alle promotrici elettriche, che di recente si sono ritirate sui tradizionali programmi di produzione automobilistica. Detto questo, la nostra ricerca suggerisce che è improbabile che le licenze FSD spostino l’ago sulle entrate o sui guadagni di Tesla durante i prossimi cinque anni.

AI-As-A-Service
I piani di Tesla di offrire AI-inference-as-a-service (IaaS) distribuita e Dojo training-as-a-service probabilmente sono al di fuori del nostro orizzonte di investimento quinquennale.19 Mentre l’integrazione dell’inferenza distribuita-as-a-service nei veicoli di proprietà personale potrebbe presentare sfide, come la connettività Wi-Fi instabile e i colli di bottiglia nella pianificazione durante i tempi di inattività del proprietario, una flotta robotaxi potrebbe affrontare alcuni dei problemi. L’infrastruttura dedicata per la ricarica e l’accesso a Internet stabile in combinazione con orari affidabili per le ore di guida del veicolo potrebbe comportare una struttura organizzativa in grado di supportare i servizi AI IaaS.

Tesla ha iniziato la produzione della sua nuova generazione di piastrelle Dojo quest’anno, segnalando progressi nonostante la direzione abbia minimizzato lo sforzo del Dojo durante la sua chiamata sugli utili del primo trimestre nel gennaio 2024. Dojo potrebbe diventare un contributo significativo alla capacità di calcolo interna di Tesla, ma, simile allo scorso anno, non ci aspettiamo che l’uso esterno del Dojo contribuisca in modo significativo al valore di Tesla nei prossimi cinque anni.

Rischi E Limiti Del Nostro Modello Monte Carlo20

Le 45 variabili indipendenti di ARK coprono scenari che riteniamo siano risultati plausibili per Tesla nei prossimi cinque anni. Un evento inaspettato, come l’improvvisa partenza di Elon Musk dall’azienda, o un disastro naturale o una pandemia, potrebbe buttare via questi risultati in modo considerevole.

Conclusione

Sulla base degli aggiornamenti delineati sopra, l’obiettivo di prezzo di ARK per Tesla è di 2.600 dollari per azione nel 2029. I nostri casi di orso e toro suggeriscono che Tesla potrebbe essere valutata tra ~2.000 dollari e ~3.100 dollari per azione nel 2029. Abbiamo pubblicato il nostro modello di simulazione su GitHub e invitiamo i lettori a esplorare e testare ipotesi e/o creare visualizzazioni dalle simulazioni.


Speriamo che tu abbia trovato questo blog e questo modello di valutazione perspicaci.Per favore, prenditi un momento per condividere i tuoi pensieri con noi qui.

Divulgazione
Le prestazioni previste e le stime dei prezzi qui sono soggette a revisione da parte di ARK e fornite esclusivamente come guida alle aspettative attuali. Non ci può essere alcuna aspettativa che la sicurezza specifica raggiunga tali prestazioni o che ci sarà un ritorno del capitale. Le prestazioni passate non sono indicative dei risultati futuri.

I RISULTATI DELLE PRESTAZIONI PREVISTE SONO IPOTETICI E ALTAMENTE SPECULATIVI E PRESENTANO MOLTI RISCHI E LIMITI. Il destinatario non dovrebbe considerare questi prezzi stimati da solo nel prendere una decisione di investimento. Mentre ARK ritiene che esista una solida base per le previsioni presentate, non vengono fatte dichiarazioni sulla loro accuratezza e non ci può essere alcuna garanzia che tali previsioni o rendimenti saranno raggiunti dalla sicurezza specifica.

Il destinatario è invitato a usare estrema cautela quando si considera la performance prevista, in quanto è intrinsecamente soggettiva e riflette il pregiudizio intrinseco di ARK verso rendimenti attesi più elevati. Qualsiasi rendimento più elevato dovrebbe essere visto come una misura del rischio relativo di tali investimenti, con prestazioni previste più elevate che generalmente riflettono un rischio maggiore. Non vi è alcuna garanzia che eventuali risultati si allineino con le prestazioni previste e potrebbero non essere predittivi. Alcuni o tutti i risultati possono essere sostanzialmente inferiori ai risultati previsti e, come per qualsiasi investimento, è possibile che si possa perdere denaro.

I risultati delle prestazioni PREVISIONI (presizioni di simulazione del singolo modello di sicurezza) hanno molti limiti intrinseci. Un conto destinatario potrebbe o non può detenere questo singolo titolo e le prestazioni del conto saranno influenzate in proporzione alla sua dimensione di detenzione e alla quantità di fluttuazione dei prezzi nel tempo. Non viene fatta alcuna dichiarazione che qualsiasi conto cliente otterrà o sia probabile che raggiunga profitti o perdite legati a un titolo nelle previsioni del modello di sicurezza. In effetti, potrebbero esserci differenze significative tra questi risultati di prestazioni previsti e i risultati effettivi realizzati.

Le prestazioni previste non sono state raggiunte dalla sicurezza e, come tutte le prestazioni modellate, proiettate o ipotetiche, è importante notare che ci sono più versioni di un modello e ARK ha un conflitto di interessi in quanto abbiamo un incentivo a mostrarti i risultati più performanti. Queste previsioni si basano su modelli, che calcolano le prestazioni ipotetiche. Molte delle limitazioni dei modelli di prestazioni ipotetici includono: 1) affidamento su una varietà di dati ottenuti da fonti che si ritiene siano affidabili, ma potrebbero essere errate, imprecise o incomplete e ARK non garantisce l’accuratezza o la completezza di qualsiasi informazione ottenuta da terze parti, 2) potenziale inclusione di distorsioni intrinseche alla creazione di modelli, discrepanze di dati e/o errori di calcolo che potrebbero far sì che i risultati effettivi differiscano materialmente da quelli previsti, 3) NESSUNA riflessione dell’impatto che i fattori economici e di mercato materiali avrebbero potuto avere sulle decisioni di investimento che sarebbero state nei portafogli effettivi in gestione al momento e non comportano rischi di mercato, e 4) NESSUNA garanzia di risultati futuri degli investimenti. I risultati previsti si basano su ipotesi, previsioni, stime, modellazione, algoritmi e altri dati inseriti da ARK, alcuni dei quali si basano su terze parti, che potrebbero essere o dimostrare nel tempo errate, imprecise o incomplete.

I rendimenti previsti si basano su una varietà di criteri e ipotesi, che potrebbero variare sostanzialmente e comportare elementi significativi di giudizio e analisi soggettiva che riflettono le nostre aspettative e pregiudizi, che potrebbero rivelarsi non validi o cambiare senza preavviso. È possibile che si possano verificarsi altri eventi prevedibili che non sono stati presi in considerazione. I risultati delle prestazioni previste nel presente documento rappresentano l’applicazione dei modelli di simulazione come attualmente in vigore alla data scritta per la prima volta sopra, e non ci può essere alcuna garanzia che i modelli rimarranno gli stessi in futuro o che un’applicazione dei modelli attuali in futuro produrrà risultati simili perché le condizioni rilevanti del mercato e dell’economia che hanno prevalso durante il periodo di prestazione non si verificheranno necessariamente. I risultati non verranno aggiornati man mano che i modelli cambiano o qualsiasi informazione su cui si basano cambia. Ci sono numerosi altri fattori legati ai mercati in generale o alla sicurezza pubblica azionaria in particolare che non possono essere pienamente contabilizzati nella preparazione dei risultati di performance previsti, che possono influire negativamente sui risultati effettivi. Per questi motivi, i risultati delle prestazioni previste saranno diversi e potrebbero differire in modo significativo dai risultati effettivi. I RISULTATI DELLE PRESTAZIONI PREVISTI SONO SOGGETTI A REVISIONE E PRESENTATI SOLO A SCOPO ILLUSTRATIVO.

Mentre l’attuale valutazione di ARK della società in questione può essere positiva, si prega di notare che potrebbe essere necessario che ARK liquidi o riduca le dimensioni delle posizioni prima che la società raggiunga qualsiasi prezzo di valutazione previsto a causa di una varietà di condizioni tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, linee guida specifiche del cliente, mutevoli condizioni di mercato, attività degli investitori, cambiamenti fondamentali nel modello di business e nel panorama competitivo della società, rischio principale e attività governativa/regolamenta. Inoltre, ARK non ha investimenti bancari, consulenza o alcun tipo di rapporto fee-paying con la società in questione.

  • 1Guadagni prima di interessi, tasse, ammortamenti e ammortamenti.
  • 2Keeney, T. 2020. “Tesla dovrebbe lanciare un servizio di ride-hail guidato dall’uomo per accelerare la sua strategia autonoma”. ARK Investment Management LLC.
  • 3Tecnologie Uber. 2024. “Uber-Q1-24-Guadagni-Dati supplementari.”
  • 4Ali, E. 2024. “Tesla FSD Beta v12.3 a Chhallenging Unprotected Left Turns”. CleanTechnica.
  • 5Byeon, C. 2024. “Tesla FSD ha scatenato tutta la strada…” X.
  • 6Tesla. 2024. “Aggiornamento del primo trimestre 2024.”
  • 7Musk, E. 2024. “Sì, il 99% delle persone non ne ha idea”. X.
  • 8Musk, E. 2024. “Sì, vederlo ovunque”. X.
  • 9Musk, E. 2024. “Tesla Robotaxi Svela l’8/8.” X.
  • 10Tesla. 2024. “Prova completa di 30 giorni a guida autonoma (supervisionata).”
  • 11Notizie Bloomberg. 2024. “Tesla sale sull’approvazione provvisoria della Cina per il sistema di guida”. Reuters. 2024. “Esclusivo: Tesla spinge a lanciare l’avanzata guida autonoma FSD in Cina”.
  • 12Tesla. 2024. “Aggiornamento del primo trimestre 2024.”
  • 13Trascrizioni di Motley Fool. 2024. “Tesla (TSLA) Q1 2024 Earnings Call Transcript”.
  • 14ARK Investment Management LLC. 2024. Grandi idee 2024: interrompere la norma, definire il futuro.”
  • 15St. John, A. 2024. “Uno degli ultimi grandi holdout dice che adotterà la tecnologia di ricarica di Tesla”. Business Insider. Vedi anche Bp. 2023. “bp aumenta la rete di ricarica EV con un ordine di 100 milioni di dollari di caricabatterie ultraveloci Tesla”.
  • 16Pensiamo che sia improbabile che i compressori debbano raggiungere l’utilizzo a livello delle stazioni di servizio a causa della capacità di caricare i veicoli a casa e dove è disponibile l’elettricità, al contrario della limitata disponibilità di benzina in loco. Vedi Keeney, T. 2016. “Supercharger: una carica potrebbe costare la metà del prezzo del gas”.
  • 17Lambert, F. 2024. “Tesla è in trattative con “una grande casa automobilistica sulla licenza di Full Self-Driving”. “ Electrek.
  • 18Trascrizioni di Motley Fool. 2024. “Tesla (TSLA) Q1 2024 Earnings Call Transcript”.
  • 19Trascrizioni di Motley Fool. 2024. “Tesla (TSLA) Q1 2024 Earnings Call Transcript”.
  • 20Nota: una simulazione Monte Carlo modella la probabilità di risultati diversi in un processo che non può essere previsto facilmente a causa dell’intervento di variabili casuali. Per ulteriori elaborazioni, vedere Kenton, W. 2023. “Simulazione di Monte Carlo: cos’è, storia, come funziona e 4 passaggi chiave.” Investopedia.

15/03/24 Barron’s: Una nuova azione legata ai veicoli elettrici è ora in borsa . Pensa a materiali di livello fantascientifico.

Radice di AlFollow

1

Un modello che mostra la struttura esagonale del grafene. 

Gli investitori hanno appena ottenuto un altro fornitore di materiali per le batterie dei veicoli elettrici da tenere sotto osservazione.

Le azioni di Graphjet, un produttore di grafite e grafene, un cosiddetto nanomateriale 200 volte più resistente dell’acciaio, sono ora scambiate al Nasdaq dopo la società ha chiuso la sua fusione con una società di acquisizione per scopi speciali all’inizio di marzo.

Il simbolo azionario è “GTI”. Le azioni sono aumentate del 15% nelle prime contrattazioni a quasi $ 14 ciascuna, rispetto a meno di $ 4 all’inizio di questo mese.

Dopo la fusione, la società ha circa 115 milioni di azioni in circolazione, con una capitalizzazione di mercato di circa 1,6 miliardi di dollari. L’accordo ha raccolto quasi 6 milioni di dollari per l’azienda.

Quando l’accordo è stato annunciato nel 2022, c’era il potenziale per raccogliere più di 100 milioni di dollari, ma gli azionisti della SPAC possono riscattare le loro azioni SPAC per 10 dollari se non vogliono detenere azioni della società risultante dalla fusione. Molti azionisti hanno scelto questa opzione, con le azioni scambiate al di sotto di $ 10 alla chiusura della fusione.

Graphjet produce prodotti a base di carbonio dalle bucce di noci di cocco scartate in Malesia, un grande produttore di olio di palma. Le piante, come la maggior parte della vita sulla Terra, sono a base di carbonio; Graphjet essenzialmente cuoce le bucce fino a rimanere col solo carbonio.

Le bucce delle palme sono desiderabili perché il rapporto tra bucce e prodotti finiti è molto migliore rispetto alle bucce di riso o mais, secondo il CEO di Graphjet Aiden Lee.

Ciò che Graphjet produce dalle bucce include grafite sintetica e grafene. La grafite può essere prodotta, o estratta, e la maggior parte della fornitura mondiale proviene dalla Cina.

Lee può produrre grafite in modo redditizio a partire da $ 3.000 per tonnellata, ha detto, osservando che la grafite di alta qualità costa circa $ 8.000 per tonnellata in questi giorni.

La grafite fa parte di un lato della batteria di un veicolo elettrico: l’anodo. Gli investitori potrebbero avere più familiarità con il catodo della batteria, che include materiali come litio, cobalto, nichel e ferro. Gli ioni che fluiscono dal catodo all’anodo sono, essenzialmente, ciò che genera l’elettricità utilizzata dai veicoli elettrici.

Graphjet è in grado di produrre 3.000 tonnellate all’anno di grafite nel suo primo stabilimento in Malesia. Alla fine, Lee prevede di aumentare la capacità in più paesi, dove l’industria automobilistica ha bisogno di capacità.

Graphjet può anche produrre grafene, che è un singolo strato di atomi di carbonio disposti in una nanostruttura esagonale. È roba da fantascienza: 200 volte più resistente dell’acciaio e cinque volte più leggero dell’alluminio. Le applicazioni potrebbero spaziare dai semiconduttori ai prodotti per la difesa alle astronavi, tra gli altri.

Fare il grafene, per ora, è più un esercizio di laboratorio. “Il grafene è stato così costoso. Stiamo parlando di 800 dollari al grammo, pazzesco”, ha detto Lee. Ciò si traduce in 800 milioni di dollari a tonnellata perché ci sono un milione di grammi in una tonnellata metrica.

La sua azienda punta a 30 dollari al grammo. Si tratta ancora di 30 milioni di dollari per tonnellata, ma costi inferiori e una maggiore disponibilità potrebbero consentire l’apertura di nuove applicazioni.

Per ora, la grafite è la prima opportunità su cui gli investitori possono concentrarsi. Il grafene è qualcosa a cui possono guardare per il futuro.


15/03/24 Barron’s: Le azioni Rivian salgono dopo l’upgrade. 3 validi motivi per acquistare.

Radice di AlFollow

l prossimo SUV Rivian R2 mantiene l’aspetto dell’R1S e dovrebbe partire da circa 45.000 dollari. 

 Le azioni di Rivian Automotive sono in aumento dopo aver ricevuto un aggiornamento. Valutazione, liquidità e relativi Nuova piattaforma per veicoli hanno “costretto” un analista ad alzare il suo rating.

L’ analista di Piper Sandle Alessandro Vasaio ha aggiornato le azioni Rivian all’equivalente di Buy da Hold giovedì sera. Il suo obiettivo di prezzo è passato da 15 a 21 dollari per azione.

Rivian ha presentato la sua seconda piattaforma per veicoli, chiamata R2, il Marzo 7. L’azienda ha mostrato un nuovo SUV, previsto per il 2026, un po’ più corto e non così alto come il suo SUV R1S. Ha anche presentato un modello R3 più sportivo in arrivo in almeno due versioni.

Insieme ai nuovi veicoli, la direzione di Rivian ha aggiunto che la produzione iniziale di R2 è prevista per il suo stabilimento di Normal, Illinois, e non in Georgia, come originariamente previsto. Un migliore utilizzo della capacità esistente farà risparmiare all’azienda circa 2,3 miliardi di dollari. Si tratta di un risultato significativo per un’azienda con circa 10 miliardi di dollari di liquidità totale, che spende tra i 4 e i 5 miliardi di dollari all’anno per costruire il proprio business.

Le azioni Rivian inizialmente hanno ricevuto un aumento dal nuovo veicolo, ma i guadagni sono svaniti. Fino alle contrattazioni di giovedì, le azioni sono scese di circa il 56% negli ultimi sei mesi. Rallentamento Crescita della domanda per i veicoli elettrici e deludente per il 2024 Linee guida per la produzione di Rivian hanno pesato sul sentiment degli investitori.

Il mix di una migliore gestione della liquidità, una gamma di prodotti in espansione e la recente performance del prezzo delle azioni è il motivo per cui Potter trova il titolo interessante ora. “Non commettere errori: l’acquisto di Rivan è rischioso e uno sforzo di riorganizzazione mal riuscito a metà anno potrebbe ancora sorprendere negativamente gli investitori”, ha aggiunto l’analista nel suo rapporto.

I nuovi strumenti contribuiranno a ridurre i costi e ad aumentare la produzione, ma Rivian è ancora una nuova azienda con un solo impianto di produzione, il che rende qualsiasi modifica significativa alla sua capacità importante da tenere d’occhio per gli investitori.

Il titolo Rivian è salito del 4% nel trading pre-mercato a 11,12 dollari per azione. Si tratta di un valore superiore di pochi centesimi rispetto ai livelli appena prima dell’annuncio di R2.

Nel complesso, il 59% degli analisti che coprono le azioni Rivian Buy. Le Nella media Il rapporto buy-rating per il titolo nell’S&P 500 è di circa il 55%. L’analista medio Obiettivo di prezzo per le azioni Rivian è di circa $ 17,60.


14/03/24 Barron’s: Le azioni di Fisker crollano sulle voci di fallimento. Cosa sapere.

DaAl RootSegui

Le Azioni del produttore di veicoli elettrici Fisker crollano dopo che il Wall Street Journal ha riferito mercoledì che la start-up ha contattato consulenti finanziari e avvocati per aiutarla a prepararsi alla possibilità di fallimento, citando persone che hanno familiarità con la questione.

Fisker ha assunto FTI Consulting, che è un consulente finanziario, e lo studio legale Davis Polk per lavorare su una potenziale dichiarazione di fallimento, ha detto il Journal.

La società ha rifiutato di commentare il rapporto. FTI Consulting ha rifiutato di commentare la notizia. David Polk non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Alla fine di febbraio, la start-up aveva riferito 273 milioni di dollari di vendite nel 2023, incluso un avvertimento di “continua preoccupazione” nel suo comunicato stampa, che è giustificato quando un’azienda ha un dubbio sostanziale che non può continuare a condurre le sue normali operazioni commerciali nel prossimo futuro senza dover liquidare una parte delle sue attività o ristrutturare i suoi obblighi.

Fisker ha concluso il terzo trimestre con più di 1,1 miliardi di dollari di debito convertibile nei suoi libri, nonché circa 527 milioni di dollari in contanti e altri 98 milioni di dollari in contanti limitati.

La start-up EV ha consegnato 4.929 unità nel 2023 e sta puntando a 20.000-22.000 vendite di unità per il 2024. Quando Fisker stava raccogliendo fondi in una fusione SPAC nel 2020, aveva fatto previsioni produzione di 51.000 unità nel 2023 e 175.000 unità nel 2024. Lo sviluppo è avvenuto più lentamente del previsto.

Fisker aveva chiuso la fusione nell’ottobre 2020 .


11/03/24 La Verità: intervista ad Alessandro Fassina

pubblico questa intervista un pò perché è mio paesano: il padre il mitico Tony Fassina negli anni settanta dominava le gare di rally e dopo ha creato una grossa catena di concessionarie. Ma soprattutto per le valutazioni che fa – da grosso operatore del settore – sulle auto elettriche…


10/03/24 Sole 24 Ore: guida autonoma la Cina verso il sorpasso


07/03/24 Barron’s: Rivian lancia un nuovo modello e ottiene un’altra valutazione di acquisto. Le Azioni sono in rialzo .

DaAl RootSegui

Il produttore di veicoli elettrici Rivian ha presentato la sua nuova piattaforma R2 giovedì

 Le azioni di Rivian Automotive  hanno ricevuto una spinta giovedì quando la start-up di veicoli elettrici ha presentato la sua nuova piattaforma R2 e ha vinto un altro toro a Wall Street.

Come suggerisce il nome, R2 è la seconda piattaforma di Rivian; è un prodotto a basso costo che dovrebbe consentire all’azienda di ampliare il suo mercato indirizzabile con un prezzo più economico. L’R2 partirà da circa $ 45.000 e dovrebbe scendere in strada nel 2026.

“Sono così entusiasta di questo veicolo”, ha detto il CEO R.J. Scaringe. “Sono così entusiasta di ciò che rappresenta per noi come azienda in termini di raggiungimento della scala”.

La prima piattaforma di Rivian, R1, è la base per il pick-up R1T e il SUV R1S. Questi due veicoli partono da circa 75.000 dollari.

Il SUV R2 mostrato all’evento ha il look futuristico del marchio di fabbrica di Rivian. Il veicolo, che potrebbe essere chiamato R2S se Rivian si attiene alle convenzioni di denominazione della sua prima piattaforma, è una versione più piccola dell’R1S. Il passo è un po’ più corto di quello della R1S.

La gamma per carica dell’R2 supererà le 300 miglia e ci sarà una versione tri-motor che passa da zero a 60 miglia all’ora in circa tre secondi.

Il titolo aveva ottenuto un aumento anche prima dell’evento di lancio di R2, iniziato intorno alle 13:00. ET giovedì, grazie a una nuova chiamata per acquistare le azioni a Wall Street.

All’inizio di giovedì, l’analista di Jefferies Philippe Houchois ha lanciato la copertura di Rivian con un rating Buy e un obiettivo di prezzo di 16 dollari.

“Rivian è sembrato più vicino a Tesla nello spirito, con il proprio stack software, una forte identità del marchio, un potenziale globale e un dolore di crescita simile”, ha scritto l’analista.

(Gli eventi di lancio del prodotto non erano ciò a cui si riferiva Houchois, assomigliavano un po’ a un evento di lancio del prodotto Tesla gestito da Elon Musk.)

Il costo della nuova piattaforma sarà fondamentale, ha detto l’analista.

Rivian “quest’anno sta affrontando due test critici se non esistenziali: (1) fornire una riduzione da 35.000 a 40.000 dollari dei costi di produzione unitari dalla riprogettazione, dall’acquisto e dall’efficienza produttiva; e (2) dimostrare che il modello R2 può essere sviluppato a un costo significativamente inferiore rispetto a R1”, ha scritto Houchois nel suo rapporto di lancio sulla copertura.

Il nuovo veicolo e il rating Buy dovrebbero essere un sollievo per gli investitori. Entrando nel trading di giovedì, le azioni Rivian sono diminuite di circa il 53% finora nel 2023. Il rallentamento della crescita della domanda per i veicoli elettrici, insieme alla deludente previsione alla produzione di Rivian, ha spinto verso il basso le azioni.

Rivian prevede di produrre circa 57.000 unità nel 2024, all’incirca la stessa quantità prodotta nel 2023. Ma Houchois vede un rivestimento d’argento lì.

“La domanda di veicoli elettrici più lenta e gli arresti pianificati del secondo trimestre [dell’impianto] lineranno la crescita quest’anno, ma potrebbero anche contribuire a fornire la forte riduzione di 20.000 dollari dei costi unitari per ottenere un margine lordo positivo all’uscita dal 2024”, ha scritto Houchois.

Rivian non ha ancora raggiunto la scala necessaria per generare profitti e flusso di cassa positivi. Ha consegnato circa 50.000 unità ai clienti nel 2023. Tesla non stava producendo profitti costanti fino a quando non stava consegnando circa quattro volte quell’importo.

Wall Street si aspetta che Rivian bruci circa 4,3 miliardi di dollari in contanti nel 2024. ha chiuso il 2023 con circa 9,4 miliardi di dollari in contanti e 10,5 miliardi di dollari di liquidità totale.

Nel complesso, il 55% degli analisti che coprono le azioni Rivian ha valutazioni Buy, secondo FactSet. Il rapporto medio di buy-rating per le azioni dell’S&P 500 è di circa il 55%. L’obiettivo medio di prezzo degli analisti per le azioni Rivian è di circa 17 dollari.


02/03/24 Zafferano.news: Dove vanno le auto a guida autonoma

Ogni tanto occorre tastare il polso di questo settore, specie oggi che le aziende cinesi stanno sbancando il mercato delle automobili elettriche: BYD ha superato Tesla e, specialmente, vende auto a prezzi decenti.  Purtroppo, le aziende tradizionali non hanno il controllo della filiera, fanno prodotti troppo cari e pesanti, che a causa dell’infrastruttura lacunosa non sono convenienti per una guida extra-cittadina. I produttori classici, europei ed americani, son costretti a ridimensionare la loro espansione EV, stan prendendo legnate sul mercato.

L’idea delle auto e camioncini a guida autonoma, da usare come taxi e trasporto merci in ambito cittadino, si sposa bene con l’auto elettrica economica. Da un lato l’obiettivo di avere veicoli che viaggiano dieci-quindici ore al giorno, e quindi sono disponibili a servizio, solo per il tragitto che ci interessa. Nelle altre ore si caricano la batteria, in un gioco di ottimizzazione delle previsioni di carico della rete che sfrutta ulteriormente le loro pile. Dall’altro il fatto che le auto elettriche sono praticamente software a quattro ruote: batterie, motori e lamiere sono commodity, quello che fa la differenza è solo il codice che controlla l’autonomia, che ci mette sul percorso più rapido, ci intrattiene come vogliamo. 

Qualche anno fa Marchionne aveva pensato di subappaltare a Waymo (Google), lo sviluppo delle sue auto a guida autonoma: il Gruppo Fiat (oggi Stellantis) vendette 62.000 minivan, attrezzati coi radar e telecamere necessari perché poi Waymo potesse aggiungere software e renderle taxi a guida autonoma. Le cose andarono diversamente, ed oggi solo 700 di quelle Chrysler Pacifica circolano su strada, ma il nuovo CEO, Tavares, ha confermato l’espansione dell’alleanza anche ai veicoli industriali leggeri, quelli delle consegne merci di Amazon per intenderci. 

Anche nell’ipotesi che l’alleanza cominci a funzionare, ed anche se il camioncino robot ti arriva sotto casa, resta un problemino: chi ti porta il pacco se manca l’autista? Chiedi ai clienti di salire a bordo e prendersi quanto gli compete? Ti fidi? E chi firma che la consegna è avvenuta senza intoppi? Abbiamo già visto parecchi supermercati eliminare le postazioni di cassa autonoma, banalmente perché molti consumatori prendono qualcosa in più senza pagarlo, ed improvvisamente il risparmio del non avere una cassiera sfuma in perdite molto maggiori. 

Parlando di guida autonoma, distinguiamo sempre cinque livelli: i primi tre vanno dall’assistenza alla capacità di fare qualche tratto in autonomia, non contiamoli. Al quarto livello abbiamo le auto che sono in grado di partire, viaggiare e parcheggiare da sole, ma in caso di necessita’ devono passare volante e pedali al guidatore, che quindi dev’essere patentato e pronto. Il quinto livello è quello della vera guida autonoma, dove il veicolo non ha più nessuno strumento di guida, solo posti a sedere come in carrozza. 

Oggi esistono già taxi senza conducente, in Cina ed USA, e camioncini o robot da trasporto merci per strade chiuse, come quelle di campus universitari o basi militari. Per ora Baidu, Tesla e Waymo sono al quarto livello, e tanto la cinese quanto quella di Google stanno provando l’ultimo livello su circuiti chiusi da circa 100km quadrati. GM ha fatto un passo indietro dopo aver provocato incidenti, ed intanto questi robot hanno accumulato milioni di kilometri di test, non arrivando ancora a guidare come un neopatentato. Vale ancora la pena continuare su questo investimento?


01/03/24 Barron’s: Mary Barra su veicoli elettrici, auto a guida autonoma, Cina e altro

Il CEO di General Motors ha supervisionato il rapido cambiamento presso la casa automobilistica. Quello che ha fatto bene, e cosa spera di fare meglio.

Mary Barra, CEO di General Motors, presso il GM Global Technical Center di Warren, Michigan

Mary Barra è stata nominata CEO di General Motors nel 2013, appena quattro anni dopo che l’azienda è emersa dalla protezione fallimentare, e tre anni dopo il suo ritorno in borsa. Una vita GM con un mandato di 40 anni e l’unica donna a gestire una grande azienda automobilistica, ha presieduto un periodo particolarmente tumultuoso per la casa automobilistica di 115 anni, compresa la vendita delle sue operazioni europee nel 2017; la pandemia di Covid, che ha portato i problemi nella catena di approvvigionamento; e l’ascesa dei veicoli elettrici, un’attività in cui Tesla e le aziende cinesi hanno un vantaggio dominante.

L’anno scorso è stato buono per GM: le vendite sono aumentate del 10%. Nel riportare la notizia, la società ha anche emesso una stima sull’utile operativo per il 2024 che ha superato di gran lunga le aspettative. GM ha ridotto i costi e rafforzato il suo programma di riacquisto.

Tuttavia, gli investitori sono scettici sull’agenda di Barra: il titolo è aumentato di circa il 3% negli ultimi cinque anni, rispetto a un guadagno dell’80% nell’indice S&P 500. GM scambia a una media cifra singola di guadagni, rendendola una delle grandi azioni più economiche sul mercato.

Barra ha recentemente parlato con Barron’s al GM Global Technical Center di Warren, Michigan, dei piani dell’azienda per i veicoli elettrici e autonomi, delle opportunità in Cina e molto altro. Segue una versione modificata della conversazione.

Barron’s: Nel 2013, poco prima di diventare CEO, hai detto che uno dei tuoi obiettivi per GM era “niente più auto schifose”. Missione compiuta?

Mary Barra: Prima di essere nominato CEO, ero a gestione dello sviluppo globale dei prodotti. C’è stato un periodo in cui non avevamo i migliori veicoli sulla strada, ma sapevo che avevamo una squadra in grado di produrli. Ho detto agli ingegneri capo, se qualcosa ti ostacola a fare un grande veicolo, dovresti essere nel mio ufficio a saltare su e giù. Ora abbiamo il nostro miglior portafoglio di veicoli elettrici e veicoli a combustione interna di sempre.

Quindi, niente più auto schifose! Ma molte altre cose sono cambiate nell’ultimo decennio.

Nel 2015, abbiamo iniziato a dire che saremmo stati a vedere più cambiamenti nei prossimi cinque anni che nei 50 precedenti. E, ragazzo, era vero. Più di cinque anni dopo, il cambiamento sta arrivando a un ritmo ancora più rapido.

Abbiamo detto che ci sarebbero state quattro aree che avrebbero guidato il modo in cui le persone si muovono e come sarebbe stata modellata la mobilità. Uno erano i sistemi di propulsione, compresi i veicoli elettrici. Il secondo era la connettività, con il veicolo che diventava una piattaforma. Il terzo era l’autonomia, e il quarto era la condivisione dei veicoli. Tre delle quattro stanno prendendo piede.

Car sharing, non così tanto.

Per la maggior parte delle persone, un’auto è l’acquisto più importante o il secondo più importante che fanno nella loro vita. Le persone vedono le loro auto come un’estensione di se stesse. Nessuno lava un’auto a noleggio. La gente non si prende molta cura dei veicoli che non sono loro.

Inoltre, abbiamo scoperto che quando abbiamo provato un modello in abbonamento chiamato Book by Cadillac, la gente è rimasta sorpresa dal prezzo. Non sapevano davvero quanto pagassero effettivamente in costo totale di proprietà, compresa l’assicurazione e la manutenzione. Il Covid ha rafforzato il fatto che la gente voleva i propri veicoli. Quindi, quel tema non ha funzionato, ma gli altri tre sono progrediti in modo sostanziale.

Iniziamo con i veicoli elettrici. Faccio outing: guido una Chevy Bolt 2018. Ma altri consumatori si stanno raffreddando sui veicoli elettrici. La crescita delle vendite sta rallentando. Hai detto che i veicoli elettrici rappresentavano il 7% del mercato nel 2023 e dovrebbero essere il 10% nel 2024. I tori speravano che il segmento dei veicoli elettrici sarebbe cresciuto più velocemente. Sei preoccupata?

L’adozione precoce dei veicoli elettrici è stata guidata da persone che volevano nuove tecnologie o stavano cercando di fare la cosa giusta dal punto di vista climatico. Circa 18 mesi fa, ero a una conferenza a Los Angeles con 1.000 persone nella stanza, e ho chiesto, quanti di voi possiedono un EV? Quasi tutti hanno alzato la mano.

Poi ho chiesto, quanti di voi possiedono solo un EV? Solo una mano è rimasta alzata. Per molti primi utilizzatori, questa era la loro seconda o terza auto. Negli ultimi anni sono diventati disponibili altri veicoli elettrici, ma molti veicoli non hanno soddisfatto le esigenze dei clienti. Il cliente vuole 300 miglia di autonomia [tra le cariche].

L’ansia da autonomia è la barriera per una maggiore adozione?

Ci sono tre barriere. Uno è l’autonomia, e molti veicoli elettrici precedenti non ne avevano abbastanza. Inoltre, erano costosi: la seconda barriera è il costo. La maggior parte dei veicoli venduti nei segmenti più popolari del mercato automobilistico sono nella gamma di 40.000 dollari. Ci sono pochi veicoli elettrici a quel prezzo. In terzo luogo, per guidare il volume, è necessario raggiungere gli acquirenti che possiedono un solo veicolo o due veicoli elettrici. Entro il 2035, non venderemo affatto auto a gas.

Come sta andando GM su questi problemi?

Abbiamo iniziato a investire nella nostra piattaforma di batterie Ultium nel 2018 e abbiamo avuto un inizio lento. L’anno scorso abbiamo avuto sfide con la produzione di moduli, ma questo è alle spalle. Entro metà anno, non dovrò contare i moduli ogni settimana come faccio ora. Avremo una vasta gamma di veicoli elettrici, tra cui veicoli di lusso come i veicoli elettrici Cadillac e veicoli a prezzi accessibili di Chevy e i veicoli elettrici Equinox e Blazer. E, tra poco più di un anno, avremo un nuovo Bolt a base di Ultium, che sarà ancora più conveniente. Avrò l’Hummer EV e la Silverado EV.

Quanta percorrenza avranno?

Più di 300 miglia tra le cariche. Per i camion EV, non doverai rinunciare al traino o al carico utile. Avrò la giusta gamma, a una vasta gamma di prezzi, e la ricarica migliorerà ogni trimestre. È stato ben più di due anni fa che il Congresso ha approvato il disegno di legge sulle infrastrutture bipartisan. La prima stazione di ricarica finanziata dal disegno di legge è arrivata on-line a dicembre.

Hai anche raggiunto un accordo con Tesla per rendere i loro Supercharger accessibili ai veicoli elettrici GM.

Ciò ha raddoppiato il numero di caricabatterie accessibili per le nostre auto durante la notte. Vedrai che la portata diventerà meno un problema. Ci saranno veicoli elettrici più convenienti. Questo sarà un anno di crescita più lenta, ma non avremmo mai pensato che questo business sarebbe stato lineare.

L’anno scorso, GM ha deciso di uccidere il Bolt. (Boo!) Ma hai invertito la rotta. (E vai!) Cosa c’era dietro questo flip\flop?

Avevamo potuto fare un lavoro migliore. All’epoca, stavamo lavorando con Honda su un nuovo veicolo elettrico a basso costo. Stavamo spostando i nostri veicoli elettrici sulla piattaforma della batteria Ultium. Stavamo cercando di essere efficienti in termini di capitale. Ma il Bolt ha un grande riconoscimento del marchio e un’alta valutazione dei clienti. Alla fine abbiamo deciso di fare il lavoro per spostare il Bolt a Ultium. Inoltre, ricevevo lettere da persone che erano arrabbiate con me per aver ucciso il Bolt.

L’impresa Honda è stata uccisa lo scorso ottobre. Quando arriverà il nuovo Bolt?

Nel 2025. Probabilmente, sarà l’anno modello 2026.

Nell’ultima trimestrale di GM, hai detto che l’azienda stava pensando di rilanciare gli ibridi come passo intermedio per raggiungere una flotta passeggeri all-EV. Perché questo cambiamento di strategia?

Venderemo di nuovo ibridi in Nord America, ma non abbiamo annunciato i tempi o i prodotti. Nel 2018 avevamo diversi ibridi e le vendite stavano diminuendo. Hai bisogno di due sistemi di propulsione, che aumentano i costi. Volevamo passare ai veicoli elettrici il più velocemente possibile.

Abbiamo distribuito ibridi in Cina; l’ambiente normativo lo richiedeva. Pensavamo che gli ibridi potessero svolgere un ruolo nell’assicurarsi che anche qui rispettiamo le normative. Ma rimaniamo impegnati a portare tutti i veicoli leggeri a zero emissioni entro il 2035. Ecco perché abbiamo investito in Ultium e siamo stati sostenitori dell’infrastruttura di ricarica. Sugli ibridi, altri a venire.

In autonomia, avete sviluppato Super Cruise, la piattaforma di assistenza alla guida in alcune auto GM, che consente la guida a mani libere su alcune autostrade. C’è anche Cruise, il tuo braccio robotaxi. Che altre novità state preparando qui?

Abbiamo lanciato Super Cruise nel 2017. Se potessi tornare indietro, l’avrei lanciato più rapidamente. Ma era una nuova tecnologia, e l’abbiamo testata più a lungo per assicurarci che fosse giusta. Abbiamo appena raddoppiato il numero di miglia coperte dalla guida a mani libere a 750.000. Lo uso. Lo adoro.

Ciò che ci ha rallentato è stata la carenza di chip. Se avessimo aspettato per equipaggiare i veicoli con Super Cruise, non saremmo stati in grado di consegnarli. Quindi, non siamo così lontani come volevamo. Ma abbiamo ancora un piano robusto per metterlo in molti modelli. Abbiamo tolto costi enormi da Super Cruise mentre lo rendevamo migliore, aggiungendo cambi di corsia automatici, regolazioni per il traino e più miglia.

Super Cruise è rivolto all’assistenza alla guida di livello 2 e livello 3, che consente la guida a mani libere, ma richiede comunque ai conducenti di prestare attenzione. Il grande salto è al livello 4, dove l’auto prende il sopravvento. Ti aspetti che GM venda presto auto di livello 4 ai consumatori?

Dipende da come definisci “presto”, ma credo che avremo veicoli autonomi personali. La tecnologia ha richiesto più tempo del previsto, ma abbiamo già convalidato che il nostro veicolo Cruise robotaxi è più sicuro di un autista umano. Credo che avremo AV personali entro l’ultima parte di questo decennio.

Sarò in grado di leggere Barron mentre il veicolo “guida”?

Sarai in grado di guardare un film o di addormentarti. O leggi Barron’s. Immagina di essere nel tuo pendolarismo quotidiano: non sarebbe bello ricevere le tue e-mail e i tuoi messaggi mattutini prima di arrivare in ufficio? Credo ancora che la gente vorrà guidare, perché guidare è divertente. Ma ci sono momenti in cui non è divertente. Se il veicolo può portarti dove stai andando e puoi fare qualcos’altro, ti rende solo più produttivo.

Hai dovuto tirare fuori la strada le Cruise (le auto a guida autonoma di GM) dopo uno sfortunato incidente. I consumatori si fideranno di robotaxis?

Le persone che usavano regolarmente Cruise lo adoravano. Le valutazioni erano molto alte. Mentre vai in una nuova comunità – e questa è una grande lezione appresa – devi costruire le giuste relazioni con le autorità di regolamentazione locali, statali e federali. E devi anche costruire un buon rapporto con i primi soccorritori. Devono capire la tecnologia. Oltre 40.000 persone perdono la vita in incidenti automobilistici ogni anno negli Stati Uniti, e oltre il 90% degli incidenti sono causati da un errore umano. I veicoli autonomi non guidano in condizioni non ottimali della macchina. Seguono tutte le leggi sul traffico.

Tuttavia, per il 2024, GM ha ridotto la spesa per Cruise di 1 miliardo di dollari. Qual è il piano di gioco? Lo stai eliminando gradualmente?

No. Stiamo continuando a investire nel team tecnologico. Non molto tempo prima dell’incidente di ottobre [un’auto Cruise ha colpito un pedone a San Francisco], Cruise stava parlando di essere in 20 città. C’erano molti soldi spesi, le infrastrutture venivano costruite e le persone venivano assunte per fare la logistica in loco. Il lancio sarà ora più lento. Non abbiamo toccato il talento tecnico di base. Rimaniamo impegnati nel livello 4. Siamo impegnati a lavorare per rilanciare Cruise.

In che modo GM si aspetta che la consegna digitale di contenuti e servizi ai veicoli si svolga?

Abbiamo riconosciuto qualche anno fa che il veicolo stava diventando una piattaforma per i servizi. Abbiamo lanciato la Vehicle Intelligent Platform, o VIP, nel 2019 e abbiamo continuato a migliorarla. Abbiamo portato Mike Abbott [un ex dirigente Apple e venture capitalist] come vicepresidente esecutivo per il software, e ha portato un team di persone software esperte.

GM prevede di smettere di supportare Apple CarPlay e Android Auto. Apple dice che l’80% delle persone non comprerebbe un’auto che non funzionerà con CarPlay. Perché non è d’accordo?

Abbiamo ricevuto un feedback dai clienti che è troppo goffo per andare avanti e indietro tra ambienti diversi, e francamente, l’ho sperimentato. Guido un Hummer, che ha servizi Google Automotive incorporati nel sistema di infotainment. Non è stata un’interazione senza soluzione di continuità con le piattaforme basate su telefono. Avevamo bisogno dell’esperienza per essere migliori. Permetteremo comunque ad Apple e Android di connettersi, ma non prenderanno il controllo dello schermo.

Come vedi l’opportunità per GM in Cina

L’industria automobilistica è cambiata negli ultimi cinque o 10 anni, con 100 nuovi entranti. Meno di una manciata sono redditizi. Ci sono state guerre di prezzo. Abbiamo esaminato le tendenze per determinare dove abbiamo ancora un vantaggio. Abbiamo marchi forti in Cina in Cadillac e Buick e stiamo lanciando prodotti a base di Ultium che pensiamo siano giusti per il mercato. C’è un posto dove giocare e vedo enormi opportunità di crescita per noi in Cina. Continuiamo a valutare il paesaggio e la relazione geopolitica, ma in questo momento sentiamo di poter avere un’attività di successo lì.

GM ha avuto una crescita dei ricavi a due cifre nel 2022 e nel 2023. L’azienda può continuare a crescere?

Pensiamo di si. Continuiamo a vendere il nostro forte portafoglio ICE [motore a combustione interna] e riteniamo che i veicoli elettrici siano un’opportunità di crescita. Siamo sottorappresentati dal punto di vista della quota di mercato sulle coste, dove l’adozione di veicoli elettrici è la più alta.

Gli utili per azione sono aumentati di oltre il 150% durante il tuo mandato, ma la crescita della linea superiore è stata più modesta. Cosa ci aspetta?

Nei miei primi anni in questo ruolo, stavamo uscendo dai mercati in cui non avevamo una strada verso la redditività. Abbiamo persino preso la decisione di vendere la nostra attività europea. Le entrate erano stabili o hanno avuto un calo qua e là, ma se guardi il nostro core business, vedresti un miglioramento costante.

Le azioni GM vengono scambiate per meno di cinque volte i guadagni stimati del 2024. La storia è sottovalutata dagli investitori?

Molte aziende hanno alti multipli di prezzo/guadagni in base a quello che stanno dicendo che sarà il futuro. Dobbiamo dimostrare quale sarà il nostro futuro, ed è quello che ci siamo prefissati di fare.

Grazie, Mary.

Scrivi a Eric J. Savitz su eric.savitz@barrons.com


27/02/24 Barron’s: Apple ha ucciso il suo progetto di auto elettrica.

La notizia secondo me è sconvolgente: se neanche Apple la più grande società mondiale seduta su una montagna di liquidità pensa di essere in grado di costruire un prodotto in grado di competere con la Tesla che futuro possono avere le case automobilistiche tradizionali che partono con la palla al piede di miliardi di investimenti sui motori a carburante

DaAl RootSegui

A quanto pare, Apple abbandonerà i piani per costruire un’auto e attenersi a telefoni, computer, tablet e tutti gli altri prodotti e servizi che offre.

L’auto di Apple, a quanto pare, non c’è più. Le azioni di Ford  General Motors, e Tesla non  hanno reagito alla notizia. C’è una buona ragione per questo.

Martedì, Bloomberg ha riferito che Apple ha abbandonato il suo progetto  il progetto di un  auto  a cui stava lavorando da tempo  a favore di maggiori investimenti sull’IA generativa. Bloomberg ha citato documenti interni. Apple non ha risposto a una richiesta di commento sul rapporto.

La minaccia di un’auto Apple incombeva sull’industria da molto tempo. C’è anche una pagina di Wikipedia che delinea tutti i rapporti e le voci che sono emerse negli ultimi otto e più anni. In quel lasso di tempo, non ci sono stati molti dettagli, per non parlare di un prototipo mostrato in un salone dell’auto.

L’auto Apple alla fine avrebbe dovuto trasformarsi in un veicolo elettrico a guida autonoma, una minaccia per Tesla, così come per chiunque altro che produce auto. Secondo questa logica, l’abbandono di Apple dovrebbe essere buona per l’industria automobilistica esistente. Il rapporto ha persino ricevuto una reazione dal CEO di Tesla Elon Musk. Ha twittato un saluto e una sigaretta martedì pomeriggio.

Le azioni Tesla, tuttavia, si sono a malapena mosse, rimanendo vicino ai minimi della giornata e chiudendo circa lo 0,2% a quasi 200 dollari per azione. Anche le azioni Ford e GM hanno chiuso più in alto, rispettivamente dello 0,4% e di quasi l’1%.

L’S&P 500  e il Nasdaq Composite sono aumentati rispettivamente dello 0,2% e dello 0,4%.

Potrebbe essere una reazione sorprendente per alcuni investitori che pensano che se una delle aziende più preziose del mondo – che genera circa lo stesso flusso di cassa libero ogni anno quanto l’intera industria automobilistica globale – fosse entrata nell’ auto avrebbe creato un grosso problema alle altre case automobilistiche.

Mentre un’auto Apple avrebbe potuto essere dirompente, è sempre stato un evento di bassa probabilità. Le probabilità che un’auto Apple apparisse sulle strade erano sempre molto basse: potrebbero essere passate dal 10% allo 0% martedì. Inoltre, se un’auto Apple fosse mai stata creata, non sarebbe arrivata prima della fine del decennio, al più presto.

I motivi per cui un’auto Apple è stata un evento a bassa probabilità sono una miriade. Per cominciare, i margini di profitto automobilistici non sono molto attraenti. La concorrenza è feroce. La maggior parte del valore deriva dalla parte hardware dell’auto, non dal sistema operativo. Costruire auto è anche ad alta intensità di capitale, e il processo non si presta bene alla produzione esternalizzata.

Anche eventi potenzialmente grandi non sposteranno le azioni se fosse improbabile che si verifichino mai.


23/02/24 Briefing.com: Rivian Automotive cade e raggiunge i minimi storici a seguito di una brutta trimestrale (RIVN)

Rivian Automotive (RIVN -26%) si cade oggi a seguito delle brutte stime FY24. I numeri principali del produttore di veicoli elettrici nel quarto trimestre erano decenti, mancando a malapena le stime di fondo mentre oltrepassavano le previsioni di entrate degli analisti. Tuttavia, RIVN ha previsto una crescita della produzione piatta nel FY24 insieme a un basso aumento a una cifra delle consegne, ben al di sotto delle stime degli analisti. Inoltre, RIVN sta incontrando un grave urto di velocità per iniziare il FY24, prevedendo un calo sequenziale del 10-15% delle consegne nel primo trimestre. Per completare la delusione, RIVN ha annunciato una riduzione del 10% della sua forza lavoro e prevede di chiudere la produzione durante il secondo trimestre in concomitanza con iniziative di efficienza operativa.

  • Con prezzi entry-level che si aggirano intorno ai 70.000 dollari, i veicoli di RIVN non sono affatto economici. Mentre i crediti d’imposta e altri incentivi possono ridurre i costi, i grandi OEM come General Motors (GM) Ford Motor (F) stanno iniziando a inondare il mercato dei veicoli elettrici con alternative a basso prezzo, quindi RIVN potrebbe trovare sempre più difficile competere. Allo stesso tempo, gli ibridi rimangono una valida alternativa ai veicoli elettrici, in particolare negli Stati Uniti, dove gli individui tendono ad avere spostamenti prolungati.
  • In concomitanza con l’intensificazione della concorrenza c’è uno sfondo economico poco brillante. RIVN ha riconosciuto che la sua attività non è immune da incertezze economiche e geopolitiche, compresi alti tassi di interesse, che hanno frenato la spesa discrezionale. Di conseguenza, RIVN sta trovando difficile convertire gli ordini in vendite.
  • Tuttavia, le consegne sono aumentate di oltre il 70% all’anno nel quarto trimestre a poco meno di 14.000. Inoltre, RIVN ha superato facilmente il suo obiettivo di produzione FY23 di 54.000, registrando oltre 57.000 veicoli prodotti. Di conseguenza, la crescita totale delle entrate di RIVN del 98,3% a 1,31 miliardi di dollari ha superato le stime degli analisti. Nel frattempo, RIVN ha migliorato la sua perdita lorda per veicolo a circa 43.000 dollari, circa 81.000 dollari in meglio rispetto al periodo di un anno fa. Anche se, va notato che era ancora un calo di ~ 13.000 dollari in sequenza.
  • Tuttavia, rispetto al terzo trimestre, le consegne sono diminuite di circa il 10%, il primo calo sequenziale di RIVN dal 1Q23. Dato l’obiettivo di consegna ribassista del primo trimestre di RIVN, non sarà nemmeno l’ultimo calo sequenziale. Inoltre, con la produzione destinata a fermarsi nel secondo trimestre, la produzione probabilmente si stacerà dopo quattro trimestri consecutivi di crescita. RIVN ha previsto di produrre 57.000 veicoli nel FY24.
  • L’obiettivo principale di RIVN quest’anno è il raggiungimento del suo obiettivo di consegna per il 2024. L’altro suo obiettivo è quello di raggiungere un modesto profitto lordo entro il 4Q24, che prevede di realizzare riducendo i costi variabili per unità attraverso la riduzione dei costi dei materiali, guidando una maggiore efficienza attraverso il suo impianto di produzione e aumentando le entrate non dei veicoli.

Dopo un’incoraggiamento relazione sugli utili lo scorso trimestre, RIVN ha scioccato gli investitori con le sue fosche prospettive FY24 ieri dopo la chiusura dei mercati. A rendere il 2024 ancora più cupo è che RIVN prevede di aumentare le sue spese di oltre il 70% anno/anno. Mentre ci piace la fiducia di RIVN nel raggiungimento del suo obiettivo di profitto lordo precedentemente fissato, potrebbe essere meglio aspettare in disparte fino a quando le condizioni economiche non si trasformino.


04/02/24 Goteborg Post: Polestar resusciterà grazie al nuovo modello?

Un buco nero, senza valore – gli ana­li­sti hanno gareg­giato nel declassare Pole­star, men­tre la società è stata costretta a tagliare il per­so­nale e affron­tare le cadute del mer­cato azio­na­rio. Ora è il momento della grande ante­prima euro­pea della nuova Pole­star 4 a Stoc­colma – l’auto che met­terà in moto il mar­chio. “Que­sta è un’auto di volume, è fan­ta­stica-è come la Macan di Por­sche, ma arri­verà sul mer­cato prima di essa”, ha dichia­rato il pre­si­dente di Pole­star Håkan Samuels­son.
Venerdì mat­tina, il Pole­star 4, un suv di fascia media, è stato pre­sen­tato in ante­prima alla fiera di auto elet­tri­che Ecar Expo nella Friends arena di Stoc­colma. L’auto era alli­neata tra l’esi­stente Pole­star 2 e l’immi­nente Pole­star 3, il SUV più grande con un grande schermo come il poste­riore. con una musica techno in sottofondo, il CEO Tho­mas Ingen­lath è salito sul palco di fronte a un vasto pub­blico e ha detto che Pole­star 3 e 4 cam­bie­ranno le con­di­zioni per il mar­chio, che ha rice­vuto titoli molto nega­tivi ulti­ma­mente.
“Saremo final­mente un mar­chio con tre auto invece di una nel 2024”, ha detto Ingen­lath.

Dopo di che, lui e il capo desi­gner Maxi­mi­lian Mis­soni tolgono il telo e rive­lano un modello che è basso per essere un suv, ma largo. È un mix di suv e coupé, con linee spor­tive e aero­di­na­mi­che e una sezione poste­riore molto spe­ciale. Quando Mis­soni dimo­stra il nuovo modello, è chiaro che in ter­mini di dimen­sioni appar­tiene al seg­mento D esterno, dove, ad esem­pio, appar­tiene la Tesla 3, ma che gli spazi interni sono come un’auto più grande, il seg­mento E, la stessa classe di dimen­sioni della serie 90 di Volvo.

Que­sto è un pezzo molto impor­tante del puzzle nella nostra costru­zione. Da un lato abbiamo il pros­simo SUV super-esclu­sivo Pole­star 3 e dall’altro l’inno­va­tivo Pole­star 4, che ha una posi­zione di prezzo inte­res­sante sul mer­cato”, afferma il CEO Tho­mas Ingen­lath.

“Que­sta è un’auto di volume, è fan­ta­stica-è come la Macan di Por­sche, ma la nostra esce prima del mer­cato”, afferma Håkan Samuels­son, pre­si­dente del con­si­glio di ammi­ni­stra­zione, rife­ren­dosi alla nuova auto elet­trica del mar­chio tede­sco.
Ingen­lath sot­to­li­nea che l’auto può fun­zio­nare bene per le fami­glie. Con le dimen­sioni che ha, fun­ziona bene per una fami­glia. Se hai due figli di 16 anni, fun­ziona bene con lo spa­zio nella parte poste­riore. Inol­tre non è così chia­ra­mente un suv, ma più spor­tivo. Non è così “rumo­roso” e accat­ti­vante come un suv.
Il nuovo revi­sore di auto GP, Julia Brze­zin­ska, ritiene che l’auto sia attraente.

  • Penso che susciti voglie in ter­mini di design, e che si distin­gue anche in ter­mini di guida. Poi, quando par­liamo di volume, quelli che ven­dono di più in Sve­zia sono auto come la Volk­swa­gen ID.4 e Tesla Model Y. auto di fami­glia più grandi che por­tano un sacco di baga­gli. Dopo tutto, Pole­star è un pro­dotto più fre­sco, per i più esi­genti. Non è eco­no­mico, ma in ter­mini di prezzo si trova dove ha biso­gno.
  • Ma quello che la gente potrebbe chie­dere in que­sto momento è: Hai il corag­gio di com­prare una Pole­star, quando c’è così tanta tem­pe­sta intorno al mar­chio?
    Allo stesso tempo, l’auto sarà lan­ciata in una situa­zione in cui c’è un vento con­tra­rio per il mar­chio gemello di Volvo, con valu­ta­zioni infe­riori da parte degli ana­li­sti, un prezzo delle azioni sotto pres­sione e per­sino un warning. All’ini­zio della set­ti­mana, in vista del lan­cio della Pole­star 4, l’ana­li­sta di Han­del­sban­ken Ham­pus Engel­lau spiega di non cre­dere che Volvo Cars man­terrà le azioni di Pole­star.
    “La Pole­star 4 è pro­ba­bil­mente l’ultimo modello che Pole­star con­di­vide con Volvo. Per­tanto, dubito che Volvo Cars rimarrà pro­prie­ta­ria di Pole­star a lungo ter­mine. Pole­star sta diven­tando sem­pre più un’azienda Geely. (il gruppo cinese Geely è proprietario di Volvo)
    Due giorni dopo, que­sto è un dato di fatto – quando Volvo Cars afferma nel suo rap­porto che sta valutando ridu­zione signi­fi­ca­tiva della sua pro­prietà in Pole­star men­tre Geely Swe­den dovrebbe invece aumen­tare la sua pro­prietà. Volvo ora pos­siede quasi la metà di Pole­star. Qui si tratta del pro­prie­ta­rio prin­ci­pale di Volvo, Geely, diven­tando invece il pro­prie­ta­rio diretto di Pole­star. Per Volvo, que­sto signi­fica che la quota dopo l’annun­cio pre­ci­pita del 25 per cento – e il valore della società aumenta di 20 miliardi di corone sve­desi. Men­tre la quota di Pole­star scende del 15%.
    Ma nono­stante que­sta valu­ta­zione di mer­cato nega­tiva, il pre­si­dente di Pole­star, Håkan Samuels­son, ritiene che Pole­star ne trarrà chia­ra­mente bene­fi­cio se e quando Geely assu­merà il ruolo di mag­giore pro­prie­ta­rio diretto del mar­chio. Ha co-fon­dato Pole­star come suo mar­chio diversi anni fa e fino alla pri­ma­vera del 2022 è stato CEO di Volvo Cars.
    “Que­sta è una nuova fase per Pole­star con la nuova strut­tura pro­prie­ta­ria. Que­sto è molto posi­tivo per l’azienda. Come Volvo, otte­niamo Geely come pro­prie­ta­rio prin­ci­pale diretto. Sem­bra che l’ado­le­scente abbia com­piuto 20 anni e si stia tra­sfe­rendo nel suo appar­ta­mento. Ora Pole­star sarà allo stesso livello e col­lega di Volvo invece di essere di pro­prietà di Volvo”, ha detto a GP.
    C’è stato un sacco di stampa nega­tiva ora con recen­sioni nega­tive da parte degli ana­li­sti?
  • Dipende da come si guarda a una società – quanti soldi si fanno ogni tri­me­stre. Ma se fai qual­cosa di nuovo, dovre­sti pro­vare a valu­tare come sarà tra cin­que anni. Con que­sta nuova strut­tura pro­prie­ta­ria, sarà più facile. Se ti piace il futuro delle auto elet­tri­che, puoi inve­stire in esso. Se vuoi solo inve­stire in un mar­chio auto­mo­bi­li­stico come Volvo, puoi farlo”, afferma l’ex CEO di Volvo Cars.
    Egli sot­to­li­nea che molti nuovi mar­chi di auto elet­tri­che hanno avuto i loro valori abbas­sati.
  • Dopo tutto, le cose non sono peg­giori per Pole­star che per Lucid, Rivian e altri nuovi mar­chi. Penso che sia stato un po ‘ un sol­lievo da un’eufo­ria pre­ce­dente. Ma Pole­star è l’unica azienda in Europa di que­sto tipo e ne sono dan­na­ta­mente orgo­glioso: com­pete con dieci nuovi cinesi e cin­que nuovi ame­ri­cani.
    “E avere accesso alla tec­no­lo­gia cinese che Pole­star ha, qua­lun­que cosa tu voglia, signi­fica avere accesso a tec­no­lo­gie all’avan­guar­dia con motori elet­trici, bat­te­rie e info­tain­ment. Ora otte­niamo tutto ciò che è buono dalla Cina e allo stesso tempo ciò che è buono in occi­dente da Volvo. Siamo in “pole posi­tion”, dice Håkan Samuels­son.
    Il fatto che il Pole­star 4 sia impor­tante per il mar­chio può essere visto alla luce delle ana­lisi molto nega­tive pre­sen­tate. Gli ana­li­sti di SEB hanno spie­gato in eco­no­mic Swe­dish che non” attri­bui­scono ”” alcun valore spe­ci­fico a Pole­star”, in quanto non vedono la strada da per­cor­rere per il mar­chio. E la banca tede­sca Bern­stein ha dichia­rato all’ini­zio di que­sta set­ti­mana che Pole­star potrebbe essere un ”buco finan­zia­rio” per Volvo Cars.
    L’ana­li­sta auto­mo­bi­li­stico Ham­pus Engel­lau osserva che la Pole­star 4 è un modello molto impor­tante per il mar­chio gemello di Volvo.
    È incre­di­bil­mente impor­tante, direi. Ha il poten­ziale per diven­tare un vero best­sel­ler.
    Tut­ta­via, ha una riserva. -Si tratta di un suv di fascia media, che è un seg­mento impor­tante, ma dovreb­bero fare una ver­sione con un tronco più grande. Cioè, rad­driz­zano il mon­tante C poste­riore. Si tratta di un inve­sti­mento abba­stanza pic­colo e una variante sta­tion wagon farebbe bene sul mer­cato.
    Sim­pa­tizzo con l’idea e avrebbe fun­zio­nato. Il pro­blema è che è in Sve­zia, nei Paesi Bassi e in Ger­ma­nia che ami le sta­tion wagon. Ma nel mer­cato mon­diale e in Cina, per esem­pio, que­sto mer­cato non esi­ste. Ma non escludo che non pos­siamo andare avanti con un’idea del genere in futuro”, risponde il CEO di Pole­star Tho­mas Ingen­lath.
    Che il mer­cato ha giu­di­cato che per Polestar essere in una situa­zione pre­ca­ria ha molto a che fare con il fatto che ha avuto un solo modello fino ad ora, ma ci sono anche altre ragioni, dice Ham­pus Engel­lau.
  • In con­nes­sione con l’IPO di Pole­star, nel docu­mento IPO, è stato sti­mato che Pole­star 2 avrebbe ven­duto 150.000 auto nel 2023. Ha quindi rivi­sto l’obiet­tivo a 60.000-80.000 auto entro l’ini­zio del 2023. E alla fine è atter­rato su una ven­dita al di sotto di 55.000 auto. E il grande SUV, il Pole­star 3, che si spera sia un suc­cesso, è stato ritar­dato insieme alla Volvo EX90, che è costruita sulla stessa piat­ta­forma, a causa, tra le altre cose, del soft­ware per la guida auto­ma­tiz­zata.
    Ham­pus Engel­lau crede anche che se si fosse potuto desi­de­rare com­ple­ta­mente libe­ra­mente, il mar­chio avrebbe lan­ciato una gamma di modelli in un ordine diverso da quello che è suc­cesso.
    “Hanno lan­ciato la Pole­star 1, che era un’auto ibrida elet­trica, che ha sta­bi­lito il mar­chio pre­mium. Ma poi ha lan­ciato la Pole­star 2, invece di un suv. Penso che tu abbia guar­dato un po ‘ alla cieca Tesla che ha avuto il suc­cesso del modello di ber­lina, la Model S. ideal­mente, dopo Pole­star 1, avre­sti lan­ciato quella che ora è chia­mata Pole­star 6. Si tratta di un’auto spor­tiva gigan­te­sca ed esclu­siva, che com­pete ad esem­pio con la Por­sche Tay­can. E un anno e mezzo dopo, sarebbe stato lan­ciato un suv di medie dimen­sioni.
    “Ma è facile per un estra­neo dare con­si­gli, ma c’è una realtà in azienda che devi essere umile prima”, aggiunge Ham­pus Engel­lau.
    La Pole­star 2, come la Pole­star 1, è stata costruita su una con­cept car di Volvo, che è stata poi con­ver­tita nei primi modelli del nuovo mar­chio.
  • Puoi desi­de­rare cose diverse, ma abbiamo avuto una realtà con cui rela­zio­narci. Ma quando abbiamo lan­ciato la Pole­star 2, abbiamo mostrato la con­cept car Pre­cept pre­sto solo per essere chiari su dove stava andando il mar­chio”, afferma Tho­mas Ingen­lath.
    E anche se Engel­lau ritiene che ci siano spie­ga­zioni spe­ci­fi­che dell’azienda per Pole­star che riceve una valu­ta­zione così nega­tiva sul mer­cato azio­na­rio, c’è anche una spie­ga­zione ampia nella situa­zione eco­no­mica, che ha col­pito molti nuovi mar­chi di auto elet­tri­che.
  • Abbiamo avuto un mer­cato di vei­coli com­mer­ciali in Europa cen­trale e set­ten­trio­nale che ha gui­dato molto l’elet­tri­fi­ca­zione. Ma alla fine del 2022, i sus­sidi gover­na­tivi sono stati rimossi, poi­ché paesi come Ger­ma­nia, Sve­zia e Fran­cia hanno sco­perto che la dif­fe­renza di prezzo tra un’auto nor­male e un’auto elet­trica ha ini­ziato ad avvi­ci­narsi l’un l’altro. Allo stesso tempo, la cre­scita dei mar­chi di auto elet­tri­che dipen­deva dalla cre­scita del mer­cato del lea­sing pri­vato. Ma a metà del 2023, c’è stato un cross-stop in que­sto mer­cato con l’aumento del tasso di inte­resse. Allo stesso tempo, i mar­chi auto­mo­bi­li­stici ave­vano rag­giunto il pieno por­ta­fo­glio ordini della pan­de­mia, quando erano stati in grado di sce­gliere di ven­dere i modelli più red­di­tizi – ora è diven­tato gui­dato dalla domanda invece che gui­dato dall’offerta.
  • E inol­tre, Tesla ha ini­ziato con pesanti ridu­zioni di prezzo. E così abbiamo avuto che i pro­dut­tori di auto elet­tri­che cinesi hanno ini­ziato il loro cam­mino verso l’aumento della quota di mer­cato in Europa. Che suona come una “tem­pe­sta per­fetta” per un mar­chio come Pole­star?
    -Sì, ma allo stesso tempo puoi vedere che sia Volvo Cars che Tesla hanno effet­ti­va­mente avuto ven­dite record l’anno scorso, quindi alcuni di voi potreb­bero sco­prire che Pole­star aveva pro­blemi spe­ci­fici dell’azienda.
    Ora i modelli 3 e 4 sono tenuti a ven­dere bene – que­sto è fon­da­men­tale per il gio­vane mar­chio Pole­star”, osserva Ham­pus Engel­lau. Per i pros­simi modelli 5 e 6 si tratta di auto di lusso più pic­cole ed esclu­sive che dovreb­bero por­tare Pole­star in un seg­mento in cui, ad esem­pio, Por­sche è oggi, secondo il piano.
  • Dopo tutto, 5 e 6 sono auto di volume molto pic­colo, che sono impor­tanti per la costru­zione del mar­chio. 6 è un’auto spor­tiva pura, di cui nel migliore dei casi ven­gono ven­dute 5.000-6.000 copie all’anno. E la 5 è un’auto spor­tiva pre­mium per la fami­glia più grande che com­pete con la BMW M5 o Mer­ce­des AMG CLS, per esem­pio.
    Per il CEO di Pole­star Tho­mas Ingen­lath, è chiaro che la strada da per­cor­rere ini­zia con il lan­cio in Friends arena.
    Que­sto è ciò che deter­mina il nostro futuro se è un suc­cesso. Spero che tutto il resto di cui si è par­lato que­sta set­ti­mana sarà pre­sto più e più volte. Pole­star 4 ci aiu­terà ad ampliare la nostra base di clienti. Quando sarai su un ter­reno solido, pensi?
    “Quando mostriamo que­ste auto oggi, si tratta anche del fatto che por­te­ranno entrate. Nella seconda metà di quest’anno, Pole­star 3 e 4 saranno con­se­gnati ai clienti paganti. Allora puoi dire che siamo su un ter­reno solido. E abbiamo un sacco di ordini e inte­resse per testare la Pole­star 4 qui in Europa.

25/01/24 Briefing.com: Gli azionisti di Tesla svoltano sulla rampa di uscita mentre la crescita presenta grossi problemi nel 2024 (TSLA)

Le preoccupazioni di crescita che si intravvedevano sullo sfondo per Tesla (TSLA) sono ora in primo piano dopo che il produttore di veicoli elettrici ha mancato l’EPS e le stime delle entrate per il secondo trimestre consecutivo, avvertendo che la crescita del volume dei veicoli potrebbe essere notevolmente inferiore nel 2024 rispetto al 2023. Gli alti tassi di interesse non stanno aiutando la causa di TSLA, come si riflette nel suo tasso di crescita delle vendite di un prosaico 3,5% per il quarto trimestre, ma i suoi passi falsi sono ciò che sta davvero trasformando i tori in orsi poiché l’alta valutazione del titolo diventa più difficile da giustificare.

  • Ad esempio, sta diventando sempre più chiaro che Cybertruck – il camioncino dall’aspetto futuristico di TSLA lanciato all’inizio di dicembre – non scatenerà un catalizzatore di crescita significativo nel 2024 poiché le vendite di Model 3 e Model Y continuano a rallentare. Tornando a quando TSLA ha annunciato per la prima volta il concetto di Cybertruck nel novembre 2019, c’era l’aspettativa che il veicolo avrebbe contribuito a ricaricare il suo tasso di crescita, ma la deludente previsione del volume per il 2024 suggerisce il contrario.
  • Molto è stato scritto e detto sulla strategia di taglio dei prezzi di TSLA e il suo impatto ha sollevato di nuovo la sua brutta testa nel quarto trimestre. Il margine lordo automobilistico (escluse le vendite di crediti inquinamento ) ha mancato le aspettative degli analisti al 17,1%, mentre il margine lordo è scivolato di altri 30 bps qtr/qtr al 17,6% poiché gli ASP più bassi hanno più che compensato una riduzione dei costi di produzione.
    • A peggiorare le cose, TSLA non ha tolto il piede dal pedale in relazione alla spesa, anche se la sua crescita rallenta materialmente. Dopo un aumento del 43% lo scorso trimestre, le spese operative sono aumentate del 27% nel quarto trimestre, poiché l’azienda continua ad aumentare gli investimenti in intelligenza artificiale e altri progetti di ricerca e sviluppo.
    • Il risultato finale è che il reddito operativo è sceso di quasi il 50% all’anno a 2,1 miliardi di dollari.
  • L’argomento di Elon Musk per tagliare i prezzi si è incentrato sulla premessa che mantenere la crescita del volume e la quota di mercato è più importante che aumentare i margini e i profitti a breve termine. Il suo ragionamento si basa sull’idea che TSLA stia diventando una società di software/AI e che più veicoli elettrici sulla strada si tradurranno in una maggiore opportunità di vendere la guida autonoma completa (FSD) e altre tecnologie a più conducenti.
    • Tuttavia, non è chiaro quando – o anche se – quella transizione si materializzerà in un modo che giustifichi il P/E del titolo di circa 67x. Durante la chiamata sui guadagni, Musk ha ammesso che il suo supercomputer AI, Dojo, che alimenterà la sua tecnologia FSD, è un tipo di progetto “ad alto rischio e ad alto payoff”. Quel commento probabilmente non ha ispirato molta fiducia da parte degli azionisti.

TSLA è in una “terra di nessuno” in questo momento mentre la curva di crescita della piattaforma Model 3/Y raggiunge la maturità e come il prossimo catalizzatore di crescita praticabile potrebbe essere a un paio d’anni di distanza. Quella prossima ondata di crescita è legata al lancio della piattaforma di prossima generazione di TSLA che sosterrà il lancio di un veicolo del mercato di massa a prezzi inferiori. Musk ha commentato che la piattaforma doveva essere lanciata nel 2H25, ma anche lui ha riconosciuto di essere in genere troppo ottimista riguardo alle scadenze. Nel frattempo, sembra che la crescita di TSLA sarà bloccata in modo neutrale, probabilmente richiedendo un ribasso nella valutazione del titolo.


21/12/23 Barron’s: Un nuovo modello per Tesla e alcuni fallimenti. Questo analista ha 9 previsioni sulle auto elettriche per il 2024.

DaAl RootSegui

L’analista della CFRA Garrett Nelson ha pubblicato un elenco di previsioni auto per il 2024. 

È il periodo dell’anno per la riflessione e le previsioni.

L’analista automobilistico della CFRA Garrett Nelson ha pubblicato la sua lista di previsioni per il 2024 martedì sera. Alcuni sono provocatori mentre altri si allineano con l’attuale consenso di Wall Street. Tuttavia vale la pena esaminarle per aiutare a stabilire le aspettative degli investitori verso il nuovo anno.

Ecco l’elenco insieme a qualche contesto (e come ha fatto l’anno scorso).

Un nuovo veicolo Tesla

Nelson si aspetta una Tesla più piccola e a basso prezzo da presentare ad un certo punto nel 2024. Non è una previsione audace, ma è importante per Tesla e l’industria automobilistica.

Per Tesla, un nuovo modello può rinvigorire la crescita. Tesla dovrebbe consegnare circa 1,8 milioni di unità nel 2023 e 2,1 milioni di unità nel 2024. Questa è una crescita inferiore al 20% e lontano dalla crescita media annua del 50% cui l’azienda mira.

Per l’industria, l’accessibilità è la chiave. La crescita delle vendite di veicoli elettrici a batteria, o BEV, sta rallentando in parte a causa della mancanza di prodotti.

La maggior parte dei veicoli elettrici ha un prezzo come le auto di lusso e le BEV ora rappresentano circa un quarto delle vendite totali di auto di lusso negli Stati Uniti. I BEV rappresentano circa il 3% delle vendite non di lusso. Ci sono ragioni per cui gli acquirenti di auto non di lusso non hanno ancora adottato BEV come l’ansia da portata. Un altro grande è la mancanza di scelta.

Ibridi nel nuovo anno

“I veicoli ibridi aumenteranno in popolarità negli Stati Uniti nel 2024”, scrive Nelson. “Le tendenze recenti suggeriscono che i consumatori statunitensi stanno davvero iniziando a vedere il valore dei veicoli ibridi”.

Gli ibridi stanno avendo un forte 2023, che rappresentano circa l’8% delle vendite di auto negli Stati Uniti, rispetto a circa il 5% del 2022.

Il prezzo è parte della ragione, scrive Nelson. “Il prezzo medio di transazione ibrida di 42.400 dollari finora nel 2023 è stato inferiore alla media di 44.800 dollari per i veicoli a motore a combustione interna”.

Questo è un prezzo medio. Ci sono opzioni più economiche. La Prius 2024 parte da circa 28.000 dollari. Opzioni più economiche ed efficienti dovrebbero mantenere gli ibridi che vendono bene nel 2024.

Combustione elettrica VS nel 2024

Il tradizionale motore a combustione interna e la trasmissione costano ancora meno di un motore elettrico e delle batterie. Questo sta cambiando con il calo dei costi della batteria.

Oggi, l’EV medio è circa il 10% più costoso del veicolo ICE medio. Nel 2022 quel numero era di circa il 30%. Nelson vede un divario più piccolo davanti a sé.

“I veicoli elettrici raggiungeranno quasi la parità di prezzo con i veicoli a motore a combustione interna negli Stati Uniti nel 2024”, scrive. “A seguito degli aggressivi tagli dei prezzi dei veicoli elettrici di varie case automobilistiche, combinate con maggiori incentivi, i veicoli elettrici si sono avvicinati molto di più al raggiungimento della parità di prezzo con il prezzo medio per tutti i veicoli nel 2023”.

Avvio e fallimenti BEV

Lordstown Motors ha presentato istanza di protezione fallimentare a giugno. Nelson vede di più nel settore, ma non nomina quali aziende pensa cadranno dopo. L’analista osserva, tuttavia, che Rivian AutomotivePolestar AutomotiveLucid Group Fisker non sono affatto “vicini alla redditività e stanno bruciando denaro a un ritmo che potrebbe minacciare la loro redditività”.

I prezzi delle auto nuove scivoleranno di nuovo

I prezzi delle auto sono saliti alle stelle tra le carenze della catena di approvvigionamento indotta dal Covid-19 che hanno lasciato poco inventario sui lotti dei concessionari. Le cose si stanno normalizzando, anche se lentamente. Le nuove auto sono poche centinaia di dollari più economiche nel 2023 rispetto al 2022. Saranno di nuovo un po’ più economici nel 2024.

Le vendite di auto nuove cresceranno

Prezzi più bassi in genere significano più domanda. Nelson vede crescere le vendite del settore. Ciò significa anche che Nelson non vede un atterraggio difficile per l’economia.

L’Europa sarà la più debole

Mentre le cose stanno generalmente migliorando, l’Europa ne vedrà il minimo. Le vendite europee sono rimbalzate bene nel 2023, in aumento di circa il 20% anno su anno. Nelson non lo vede ripetersi nel 2024 e non gli piacciono le azioni delle case automobilistiche con grandi imprese europee.

Le auto invecchieranno

L’auto media negli Stati Uniti ha quasi 14 anni, mentre il camion medio ha circa 12 anni. L’età media dell’auto ha guadagnato circa cinque anni negli ultimi tre decenni. Alcuni di questo stanno migliorando la qualità, ma i prezzi elevati e l’inventario dei concessionari inferiore significano che le persone preferiscono sistemare piuttosto che comprare.

Nelson sottolinea che c’è un modo per giocare questa tendenza nel mercato azionario. È buono per le azioni dei fornitori di ricambi aftermarket come O’Reilly Automotive e AutoZone.

Una Azione del settore Top

Gli piacciono i fornitori di parti e aggiunge che AutoNation “sarà il miglior stock di vendita al dettaglio di auto negli Stati Uniti nel 2024”. Il suo obiettivo di prezzo è di 180 dollari per azione, in aumento di circa il 20% rispetto ai livelli recenti. Le azioni AutoNation sono aumentate di circa il 45% negli ultimi 12 mesi, battendo l’S&P 500 di circa 20 punti percentuali.

Come È Andato L’anno Scorso?

Nelson aveva previsto che Tesla sarebbe stata la azione automobilistica più performante nel 2023. Entrando nel trading di mercoledì, le azioni Tesla sono aumentate di quasi il 110% da anno, rispetto alle azioni di General Motors Ford Motor che hanno guadagnato rispettivamente del 7% e del 3%.

Nelson ha anche visto correttamente i prezzi delle auto più bassi, l’età media dell’auto più alta e che Tesla Model Y e 3 veicoli avrebbero guidato la gara delle vendite di veicoli elettrici.

Una previsione che non è andata per la sua strada è stata Aptiv. Ha previsto che sarebbe stato l’azione di fornitori di componentistica più performante. Entrando mercoledì, le azioni sono diminuite di circa il 5% da inizio anno. Altri hanno fatto meglio, comprese le azioni AutoNation, che sono aumentate di oltre il 40%.

Inoltre non ha previsto uno sciopero UAW. È difficile farli bene.


18/12/23 Forbes: Freyr produttore norvegese di batterie si sta trasferendo negli Stati Uniti per sfruttare gli incentivi Federali

Gli azionisti della startup Freyr quotata al NYSE approvano il ridomiciling nel Delaware dal Lussemburgo mentre la società lavora per aprire un impianto di batterie multimiliardario in Georgia.

Alan Ohnsman

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La startup norvegese di batterie Freyr spera che spostare la sua base operativa ufficiale negli Stati Uniti aiuterà a superare le sfide finanziarie. FREYR

Freyr, una startup norvegese in difficoltà che spera di diventare una centrale elettrica globale per batterie utilizzando un sistema di produzione di celle altamente automatizzato, ha ottenuto l’approvazione degli azionisti per diventare una società statunitense entro la fine del 2023, il che la aiuterà a cercare incentivi federali per progetti di energia pulita.

La maggioranza degli investitori ha votato a favore del ridomicilamento di Freyr nel Delaware dal Lussemburgo in una riunione di venerdì, ha detto la società in una dichiarazione via e-mail. In precedenza aveva annunciato la sua intenzione di trasferirsi negli Stati Uniti ad agosto, per posizionarsi “per rispondere meglio agli sviluppi fiscali globali e ai programmi di incentivazione statunitensi per i produttori di batterie”. Ha affermato che il cambiamento semplificherebbe anche la sua struttura aziendale e razionalizzerebbe i requisiti di rendicontazione finanziaria.

L’approvazione “ci aprirà la strada per realizzare i benefici precedentemente annunciati per gli azionisti”, ha affermato Tom Einar Jensen, cofondatore e presidente esecutivo di Freyr.

Chiamato dal dio norvegese della fertilità, Freyr sta attualmente costruendo Giga America, un impianto di batterie da 2,5 miliardi di dollari nella contea di Coweta, in Georgia, a sud-ovest di Atlanta, che produrrà celle per l’uso in sistemi di accumulo di energia stazionari, veicoli elettrici e prodotti marini. L’azienda sta dando la priorità allo stabilimento statunitense rispetto a Giga Arctic, una fabbrica di batterie parzialmente costruita in Norvegia, dicendo che il mese scorso ridurrà al minimo gli investimenti lì nel 2024.

I finanziamenti per progetti di energia pulita e produzione di batterie negli Stati Uniti creati dal Bipartisan Infrastructure Law and Inflation Reduction Act hanno stimolato dozzine di annunci per nuovi impianti di batterie multimiliardari in tutto il paese, da General Motors, Ford e Tesla a Toyota, Honda e Hyundai negli ultimi due anni. Allo stesso tempo, nuove regole più severe secondo cui i materiali utilizzati negli anodi delle batterie e nei catodi delle batterie EV provengono dal Nord America, piuttosto che dalla Cina o dalla Russia, per ricevere crediti d’imposta stanno creando opportunità per aziende come Redwood Materials Sila di fornirli.

Freyr ha aperto una linea di fabbrica su piccola scala all’inizio di quest’anno a Mo I Rana, in Norvegia, per iniziare a produrre celle agli ioni di litio “SemiSolid” a sacchetto sviluppate dal ricercatore di batterie 24M Technologies che spera saranno fino al 25% più economiche delle celle convenzionali se prodotte in volume elevato. La società ha affermato che il suo impianto in Georgia avrà la capacità di sfornare 34-gigawattore di batterie ogni anno quando aprirà tra pochi anni.

Freyr, con azioni già quotate alla Borsa di New York, è il primo produttore di batterie a ridomiciliare negli Stati Uniti da quando l’amministrazione Biden ha amplificato i programmi di produzione per ridurre le emissioni di carbonio che riscaldano il clima da una serie di industrie.


03/12/23 Sole24Ore: Guida autonoma, a rischio una sfida globale da 400 miliardi

­di Alber­to An­nic­chia­ri­co


Lo sce­na­rio e le sti­me per il set­to­re: lo stop di Gm al pro­get­to a San Fran­ci­sco ( 8 mi­liar­di di ros­so dal 2016) ria­pre la di­scus­sio­ne sul mo­del­lo di svi­lup­po per la nuo­va mo­bi­li­tà

Soltanto tre mesi fa Kyle Vogt, 38 anni, l’ormai ex ceo ( e fondatore) di Cruise, compagnia di robotaxi controllata da General Motors, raccontava di una bambina investita e uccisa a San Francisco. E sosteneva che l’unico modo per limitare il numero delle vittime della strada è affidarsi alla guida autonoma.

Poche settimane dopo, Cruise è stata costretta a fermare i suoi 950 taxi a guida autonoma (Livello 4 della classificazione Sae, Society of Automotive Engineers) in servizio da agosto. Motivo: il 2 ottobre un altro veicolo aveva investito un pedone, sbalzato sotto le ruote del robotaxi. Quest’ultimo aveva trascinato la donna per alcuni metri. Vogt si è dimesso il 19 novembre lasciando una compagnia in perdita per 8 miliardi di dollari dal 2016 e per oltre 700 milioni solo nell’ultimo trimestre.

« La domanda giusta – commenta il professor Sergio Savaresi, docente al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano – dovrebbe essere questa: un umano avrebbe potuto evitare quell’incidente? La risposta è no. I robotaxi di Cruise fanno più incidenti dei taxi normali? No. Questo è un caso in cui il bene del singolo gioca contro il bene della collettività » .

Insomma, débâcle definitiva? Ancora no. Il punto è che la tecnologia c’è. Il problema è creare l’ecosistema per dei mezzi che prevedono tutto tranne l’imprevedibilità dell’essere umano. Intanto, la concorrente di Cruise, Waymo, va avanti. « Offriamo decine di migliaia di corse a pagamento a settimana 24 ore su 24 a San Francisco e Phoenix e i nostri passeggeri hanno effettuato oltre 700mila viaggi completamente autonomi quest’anno » , spiega al Sole 24 Ore un portavoce della società di Alphabet, holding che controlla Google. « Abbiamo risolto molte delle sfide tecniche e ora ci concentriamo sulla trasformazione dei veicoli autonomi in un business in espansione » .

Ma c’è un’altra big tech in campo: Amazon. O meglio, Zoox, la sua controllata con sede a Foster City, California, acquisita nel 2020 per una cifra dichiarata di 1 miliardo di dollari, attiva dal 2014. Sta lavorando su un robotaxi senza volante né pedali, i cui test sulle strade pubbliche sono iniziati a febbraio. « È progettata da zero per i clienti, non per un “guidatore umano” » , spiega Roberto Dlacic, l’ingegnere che ha progettato la Renault tre volte campione del mondo di Formula E, oggi in Zoox. L’obiettivo? Rendere le strade più sicure. Il robotaxi di Zoox utilizza anche telecamere, radar e lidar come sensori ed è costruito appositamente fin dall’inizio per la guida autonoma. Da zero. Il risultato naturale dovrebbe essere un servizio pubblico, come Uber. L’azienda californiana testa la sua tecnologia anche con veicoli tradizionali adattati come la Toyota Highlander.

La lista dei player della guida autonoma potrebbe finire qui. I più importanti costruttori, impegnati nel passaggio all’elettrico ( Bmw, MercedesBenz, Hyundai, Polestar), sono un gradino sotto i robotaxi: il livello 3, il primo a parziale automazione. E Tesla? Con il suo discusso Autopilot ( per gli incidenti e i relativi processi) è al livello 2. Quest’anno il ceo Elon Musk ha rilanciato, parlando di veri progressi entro il 2024.

Quando potremo vedere davvero auto a guida autonoma nelle nostre città? Secondo un recente studio del McKinsey Center for Future Mobility non prima del 2030 ( attenzione, solo il 2% sul totale del parco circolante in uno scenario base oppure meno del 10% in uno scenario accelerato). Con maggiore certezza entro il 2035 ( tra il 20 e il 25% nello scenario base, intorno al 50 nello scenario accelerato). « Le funzionalità di guida autonoma – spiega Michele Bertoncello, partner McKinsey – offriranno maggiori possibilità di trasporto condiviso in città, riducendo la congestione e lo spazio dedicato alle vetture “non in movimento”, visto che una vettura privata tipicamente rimane inutilizzata il 96% del tempo, e implementando funzionalità che riducano significativamente gli incidenti » .

Proprio entro il 2035, la guida autonoma potrebbe generare entrate tra i 300 e i 400 miliardi di dollari, sempre secondo McKinsey. E la maggiore sicurezza? La previsione degli esperti della Foundation for Traffic Safety di Washington è che anche solo l’utilizzo degli Adas più avanzati consentirebbe di evitare il 40% delle vittime della strada entro il 2040.

« Finora non sono serviti neppure gli Adas – obietta Savarese – perché i conducenti si distraggono comunque. Se vogliamo abbattere il bilancio italiano da tremila a 100 o 50 vittime l’unico modo è usare le auto a guida autonoma, che possono fare la differenza nel passaggio dal modello storico dell’auto di proprietà a quello del futuro, ovvero l’auto intesa come servizio » . Una rivoluzione, quindi. Secondo il docente del Politecnico l’auto elettrica può rappresentare il cambio di paradigma.

« Per giustificarne l’acquisto con l’attuale durata della batteria e le basse percorrenze – aggiunge Savarese – dovrebbe essere tenuta per 60 anni. Esclusi i pendolari, la cui auto elettrica andrebbe al break- even in otto anni, come la versione termica. Con l’auto elettrica dovremo migrare verso un concetto di auto condivisa. Dai 40 milioni del parco circolante attuale in Italia passeremmo a 7- 8 milioni di automobili. Se vogliamo andare al 100% di elettrificazione possiamo farlo solo in un contesto di car sharing e guida autonoma » .

La direzione, in un certo senso, è presa. « Nei mercati avanzati – conclude Bertoncello – già oggi non ci aspettiamo una forte crescita del numero di vetture in circolazione, ma piuttosto un incremento di valore e contenuto tecnologico delle stesse. La sfida per l’industria automobilistica sarà pertanto catturare un valore maggiore legato a un numero inferiore di vetture » .


01/12/23 briefing.com: L’evento di lancio di Tesla Cybertruck non riesce a mettere una carica sulle azioni; i margini rimangono sotto i riflettori (TSLA)

Uscendo da uno dei suoi peggiori rapporti sugli utili nella storia recente in cui ha mancato le aspettative dell’EPS mentre i margini lordi automobilistici continuavano a sgretolarsi sotto un flusso costante di tagli dei prezzi, Tesla (TSLA) ha bisogno di una nuova trama che potrebbe riportare il sentimento in un posto più positivo. Mentre il tanto atteso evento di lancio del Cybertruck del produttore di veicoli elettrici si avvicinava questa settimana, c’era la speranza che avrebbe riacceso un po’ di eccitazione per la storia di crescita dell’azienda, che sembra meno rosea in questi giorni in mezzo alla diminuzione della domanda di veicoli elettrici e alla crescente concorrenza.

Sfortunatamente per TSLA, l’evento di lancio è stato principalmente un fallimento, creando un altro motivo per cui gli investitori sono rimasti delusi.

  • Dopo anni di ritardi – le consegne iniziali di Cybertruck erano originariamente previste per iniziare nel 2021 – TSLA ha rivelato ieri che la sua versione più conveniente (che costa circa 61K dollari) non sarà disponibile fino al 2025. Quel prezzo di partenza è anche di circa 20.000 dollari in più di quanto previsto da TSLA.
  • Fino ad allora, i clienti potranno scegliere solo tra le due versioni Cybertruck di fascia alta che funzionano a circa 100.000 dollari. Ad essere onesti, il veicolo vanta alcune specifiche piuttosto impressionanti.
    • Ad esempio, può raggiungere 60 mph in circa 2,6 secondi e può trainare fino a 11.000 libbre, superando la Ford (F) F-150 Lightning. Le sue finestre sono anche presumibilmente a prova di proiettile, per qualsiasi cosa valga.
  • Tuttavia, in questo ambiente di alti tassi di interesse in cui i consumatori stanno commerciando fino a prodotti meno costosi, la domanda di un veicolo da 100.000 dollari che molti trovano “di aspetto strano”, diciamo, è probabilmente piuttosto tiepida.
    • Elon Musk ha affermato che oltre un milione di persone hanno effettuato una prenotazione per Cybertruck, ma il tasso di conversazione effettivo sul numero sarà probabilmente piuttosto basso.
  • La produzione è un altro problema. Musk ha spesso commentato quanto sia complesso e difficile fare il veicolo, in parte perché il telaio è realizzato in acciaio inossidabile inflessibile. L’aumento della produzione sarà lento con Musk che prevede che l’azienda non raggiungerà il suo obiettivo di 250.000 unità all’anno fino al 2025. Se il passato è un prologo, allora anche quel lasso di tempo sarà spinto fuori.
  • Nel frattempo, i margini lordi automobilistici di TSLA potrebbero essere colpiti di un altro tipo poiché la produzione del costoso camion rimane a livelli relativamente bassi nei prossimi trimestri. In effetti, Musk ha già riconosciuto che Cybertruck non darà un contributo positivo ai margini o ai guadagni fino al 2025. Quindi, quel fattore è probabilmente già valutato nel titolo.

Nel complesso, però, il lancio di Cybertruck ha fatto sì che i partecipanti al mercato tornassero ancora più indietro nelle loro aspettative, piuttosto che suscitare l’eccitazione che il prossimo grande catalizzatore di crescita di TSLA stia per realizzarsi.


14/11/23 BARRON’S: Le azioni Fisker crollano pe le vendite mediocri. Accelerano le preoccupazioni sulle EV.

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Fisker 1.097 veicoli e ha prodotto 4.725 nel trimestre. Il Fisker Ocean 2023.

Le Azioni della start-up di veicoli elettrici Fisker sono giù del 20% dopo la pubblicazione dei numeri del terzo trimestre più deboli del previsto e riduzione della stima di produzione per l’intero anno. Non è stato un gran trimestre.

Fisker (ticker: FSR) ha annunciato una perdita per azione del terzo trimestre di 27 centesimi su vendite di circa 72 milioni di dollari lunedì sera. Wall Street aspettava una perdita di 23 centesimi per azione da vendite di circa 143 milioni di dollari. Questo è stato il primo trimestre di vendite significative di Fisker che ha iniziato a consegnare il suo primo EV chiamato Ocean.

Fisker ha consegnato 1.097 veicoli e ha prodotto 4.725 nel trimestre. La società ha aggiunto nel suo comunicato stampa che 1.200 sono stati consegnati anche in ottobre.

La guida alla produzione per l’intero anno è ora da 13.000 a 17.000 unità. Ad agosto, la società ha detto che prevedeva di costruire da 20.000 a 23.000 unitàquest’anno. Questo era già stato tagliato dalla guida precedente. A maggio , le previsioni di produzione di Fisker prevedevano da 32.000 a 36.000 unità nel 2023.

“Questo è un cambiamento molto prudente che dobbiamo fare per consentire alla nostra piattaforma globale di consegna e logistica di scalare in modo da poter servire i nostri clienti ancora meglio e non siamo seduti sull’inventario”, ha detto il direttore finanziario Geeta Gupta-Fisker durante la teleconferenza sugli utili dell’azienda.

La direzione si aspetta che la ricerca e lo sviluppo, le spese generali e amministrative dell’intero anno 2023 e le spese in conto capitale siano comprese tra i 565 e i 640 milioni di dollari. Questa è la stessa gamma che è stata fornita ad agosto .

Fisker ha concluso il trimestre con circa 625 milioni di dollari in contanti e investimenti nei suoi libri contabili. Wall Street si aspetta che la società utilizzi circa 75 milioni di dollari al trimestre per i prossimi trimestri, secondo FactSet.

Le azioni Fisker sono scesi di oltre il 20% nel trading pre-mercato martedì a 3,29 dollari per azione.

Il titolo aveva guadagnato il 6,6% n lunedì, chiudendo a 4,11 dollari per azione. Questo è a 26 centesimi di distanza da dove il titolo ha chiuso il 7 novembre. Questo rapporto sugli utili non era tipico. Fisker avrebbe dovuto segnalare i guadagni l’8 novembre, ma ha ritardato la sua segnalazione dopo aver assunto un nuovo direttore contabile. Le azioni Fisker sono scivolate da 4,37 dollari per azione a 3,99 dollari per azione dopo che il ritardo è stato annunciato l’8 novembre.

Attraverso il trading di lunedì, le azioni Fisker sono scese del 52% negli ultimi 12 mesi mentre l’S&P 500 e il Nasdaq Composite sono aumentati rispettivamente dell’11% e del 23%. Tassi di interesse più alti e prezzi più bassi per i veicoli elettrici, causati principalmente da i tagli ai prezzi di Tesla(TSLA), hanno ridotto l’entusiasmo degli investitori per le azioni nelle start-up di veicoli elettrici che non sono ancora redditizie.


10/11/23 Gotheborgs Posten: trimestrale (brutta) di Polestar

Minore red­di­ti­vità per l’intero anno e una per­dita in cre­scita. Il mar­chio gemello di Volvo Cars, Pole­star, ha pre­sen­tato la sua rela­zione tri­me­strale nella tarda serata di mer­co­ledì. Men­tre la pro­du­zione della nuova Pole­star 4 ini­zia in Cina, è chiaro che Volvo Cars e Geely pre­ste­ranno nuove somme mul­ti­mi­liar­da­rie al gio­vane mar­chio. “I mar­gini rispetto ai volumi sono il nostro nuovo modo di pro­ce­dere”, afferma il CEO Tho­mas Ingen­lath.
mar­chio gemello di Volvo Cars, Pole­star, è quo­tato alla Borsa di New York. E nella tarda serata di mer­co­ledì ha pre­sen­tato la situa­zione finan­zia­ria del mar­chio. La situa­zione eco­no­mica ha reso dif­fi­cile per le auto elet­tri­che, ha osser­vato il mana­ge­ment.
“Ci aspet­tiamo 60.000 auto ven­dute quest’anno”, ha dichia­rato Johan Malm­q­vist, Chief Finan­cial Offi­cer.

  • Si tratta di una domanda dei con­su­ma­tori più debole, che col­pi­sce soprat­tutto il desi­de­rio di acqui­stare auto elet­tri­che.
    In pre­ce­denza, è stato sti­mato di ven­dere 60.000-70.000 auto. Gli Stati Uniti in par­ti­co­lare sono stati un mer­cato dif­fi­cile per il mar­chio, dove anche il fatto che la pro­du­zione finora avvenga in Cina è uno svan­tag­gio. Con la cre­scita del mar­chio, le ven­dite sono aumen­tate del 51% rispetto allo scorso anno durante il tri­me­stre.
    E il CEO Tho­mas Ingen­lath ha sot­to­li­neato che il mar­chio vede una domanda chia­ra­mente aumen­tata dal modello che ha oggi sul mer­cato, il Pole­star 2, che ora è stato aggior­nato con una gamma signi­fi­ca­ti­va­mente più lunga. Inol­tre, ha sot­to­li­neato che il modello com­patto del mar­chio, il Pole­star 4, ini­zierà la pro­du­zione in Cina la pros­sima set­ti­mana e che il Pole­star 3 ini­zierà la pro­du­zione all’ini­zio del pros­simo anno. La Pole­star 4 ini­zierà la pro­du­zione anche al di fuori della Cina nel 2025, ha spie­gato il CEO.
    Allo stesso tempo, il rap­porto tri­me­strale del mar­chio ha mostrato un chiaro aumento del fat­tu­rato, in cui il Pole­star 2 aggior­nato con il suo prezzo più alto porta un aumento delle entrate. Nel terzo tri­me­stre, la società ha avuto ven­dite di poco più di 6 613 milioni e ha fatto una per­dita di poco più di $ 261 milioni – ven­dite di poco più di SEK 6,65 miliardi e una per­dita di poco più di $ 2,8 miliardi.
    Anche il piano di ridu­zione delle atti­vità e dei costi che la società ha pre­sen­tato all’ini­zio di quest’anno è stato aggior­nato. Il focus sarà sulla red­di­ti­vità, ha spie­gato il CEO Ingen­lath.
    Un’impor­tante inno­va­zione è stata la garan­zia di pre­stiti con­ti­nua­tivi da parte dei prin­ci­pali pro­prie­tari Volvo Cars e Geely Hol­ding, dove Volvo Cars ha a sua volta Geely come pro­prie­ta­rio di mag­gio­ranza.
    Volvo Cars for­ni­sce un pre­stito di altri 200 milioni di dol­lari fino al 2027, e Geely 250 milioni di dol­lari – poco meno di sei miliardi. Allo stesso tempo, sulla base del suo piano azien­dale in cui pre­vede di rag­giun­gere un flusso di cassa posi­tivo nel 2025, Pole­star avrà biso­gno di ulte­riori 1,3 miliardi di dol­lari in finan­zia­menti esterni, vale a dire poco più di 14 miliardi di corone sve­desi.
    Il CEO e CFO ha sot­to­li­neato che è neces­sa­ria una con­ti­nua atten­zione al rispar­mio sui costi, con­cen­tran­dosi sui mer­cati prin­ci­pali, ma allo stesso tempo ha sot­to­li­neato che nuovi modelli stanno arri­vando sui mer­cati che por­te­ranno ricavi signi­fi­ca­ti­va­mente mag­giori. L’obiet­tivo per il 2025 è di 155.000-165.000 auto.
    “Il mar­gine rispetto al volume è la nostra strada da per­cor­rere, sup­por­tata da una fan­ta­stica gamma di vet­ture esclu­sive ad alte pre­sta­zioni”, ha dichia­rato Tho­mas Ingen­lath.

27/10/23 Barron’s: Cruise di GM sospende la sperimentazione di auto senza conducente. È una battuta d’arresto.

DiCallum Keown

Cruise offre corse in taxi autonome dal 2022.

La società di robotaxi Cruise di General Motors ha interrotto l’attività della sua intera flotta senza conducente a livello nazionale dopo che la sua licenza per operare in California è stata sospesa all’inizio di questa settimana.

Il divieto della California è legato a un incidente, ha confermato martedì il Dipartimento dei veicoli a motore (DMV) dello stato. Il DMV ha anche affermato che le prestazioni dei veicoli non soddisfacevano le aspettative, la società potrebbe aver travisato i suoi dati e la società potrebbe aver fatto scelte in contrasto con la sicurezza pubblica.

Cruise ha detto che deve prendere provvedimenti per ricostruire la fiducia del pubblico, “anche se significa fare cose scomode o difficili”, in un post su X, ex Twitter, giovedì scorso.

“Abbiamo deciso di sospendere in modo proattivo le operazioni senza conducente in tutte le nostre flotte mentre ci prendiamo del tempo per esaminare i nostri processi, sistemi e strumenti e riflettere su come possiamo operare meglio in un modo che guadagnerà la fiducia del pubblico”, ha detto la società nel post.

È una battuta d’arresto per GM (ticker: GM), che possiede parte di Cruise dal 2016. La casa automobilistica ha in programma di espandersi il suo servizio di taxi senza conducente in tutti gli Stati Uniti e ha previsto che Cruise potrebbe generare 50 miliardi di dollari di vendite annuali entro il 2030.

Il DMV ha citato tre regolamenti statali per la sospensione, ma deriva in gran parte da problemi di sicurezza a seguito di un incidente.

“In [un] incidente in fase di revisione da parte del DMV, un autista umano ha colpito e spinto un pedone nel percorso dell’AV”, ha detto GM in una dichiarazione via e-mail all’inizio della settimana.

“L’AV ha frenato in modo aggressivo prima dell’impatto e poiché ha rilevato una collisione, ha tentato di accossare per evitare ulteriori problemi di sicurezza. Quando l’AV ha cercato di fermarsi, ha continuato prima di arrivare a un arresto finale, mettendo sotto il pedone”, ha aggiunto.

General Motors non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento all’inizio di venerdì.


20/10/23 Barron’s: BMW sta aumentando la produzione di auto elettriche. Il rialzo per il titolo potrebbe essere del 41%.

DiRadice di AlSegui

La berlina BMW 2023 all-electric i7 xDrive. PER GENTILE CONCESSIONE DI BMW

BMW si vanta di fare la l’automobile di guida definitiva .” L’azienda potrebbe anche essere l’azione maggiore di auto elettrici non chiamato TeslaTSLA

BMW (ticker: BMW.Germany) non è noto per i veicoli elettrici. È una casa automobilistica di lusso che produce sedans eleganti, eleganti e costose come la Serie 8 Gran Coupé , l’auto sportiva M3 , e il veicolo di attività sportiva X5 . Ma l’azienda tedesca è diventata anche un giocatore di primo piano nei veicoli elettrici. Ha consegnato 93.931 veicoli elettrici all-battery, o BEV, durante il terzo trimestre del 2023, più di General Motors (GM), Ford (F), e Rivian Automotive (RIVN) messi assieme

Alcune case automobilistiche tradizionali hanno attività di veicoli elettrici più grandi, ma pochi possono eguagliare il mix di vendite di BMW. La Volkswagen più grande (VOW.Germany), per esempio, ha venduto 210.000 BEV durante il terzo trimestre, ma ciò ammontava al 9% delle vendite totali. I BEV hanno costituito il 15% delle vendite totali di BMW nel terzo trimestre, rispetto a meno del 9% dell’anno precedente, un numero che non include le sue vendite ibride. Questo mette l’azienda in una posizione invidiabile. “BMW ha mantenuto aperte le opzioni del gruppo propulsore ed è stata metodica nello sviluppo di veicoli elettrici”, afferma l’analista di Jefferies Philippe Houchois.

La gamma di veicoli elettrici di BMW non sembra così diversa da quella tradizionale. Include versioni completamente elettriche delle berline i4, i5 e i7, nonché il veicolo utilitario sportivo elettrico iX. Al loro interno, sono le stesse auto che i conducenti BMW già conoscono, solo elettrificate. Il SUV iX xDrive50, che parte da circa 90.000 dollari, ha la qualità di maneggevolezza, guida e costruzione che i conducenti BMW dovrebbero aspettarsi – ne abbiamo preso uno per una guida – ma è più silenzioso, più spazioso e va da zero a 60 in 4,5 secondi .

Produrre un grande veicolo elettrico o due da solo non rende l’azione degna di essere posseduta come azione di auto elettriche. Ma significa che una casa automobilistica tradizionale ha un modello di business praticabile lungo la strada, anche se il mercato globale delle auto a benzina è la metà delle sue dimensioni attuali nel 2030, come si aspettano Wall Street e le case automobilistiche. Senza il rischio esistenziale di un business in declino delle auto a benzina, gli investitori possono valutare le azioni BMW in base ai suoi fondamentali.

Non tutto è perfetto. I prezzi, per esempio, agiranno da vento contrario. I prezzi delle auto nuove negli Stati Uniti sono ancora in aumento di oltre il 20% rispetto ai livelli prepandemici, il che è stato utile per i margini di profitto operativo che dovrebbero raggiungere l’11% a BMW nel 2023, rispetto a una media storica del 9%. Wall Street prevede che i margini scenderanno al 9% nei prossimi anni, facendo pressione sugli utili, che potrebbero raggiungere i 17,50 dollari per azione nel 2024 dopo aver raggiunto un picco di quasi 29 dollari nel 2022.

Ma il calo dei guadagni non deve significare un calo delle azioni. Houchois di Jefferies ha un rating Buy e un obiettivo di prezzo di 116 dollari sulle azioni, in aumento del 14% rispetto ai recenti 101,53 dollari. Tale prezzo implica che il titolo può essere scambiato a sette volte la sua stima degli utili al di sotto del consenso di 16,20 dollari per azione nel 2024. E se BMW può difendere i margini meglio di quanto il mercato si aspetti? Houchois vede il potenziale per il titolo di raggiungere i 143 dollari, in aumento del 41%.

Cosa non sta vedendo mercato? Houchois indica tre cose: efficienza del capitale, un bilancio robusto e una scarsa comprensione della sua attività cinese.

BMW ha acquistato una quota di maggioranza nella sua joint venture cinese nel 2022. Ora consolida la sua attività cinese nel suo bilancio invece di segnalarla come reddito azionario. Ancora più importante, ora controlla completamente la propria partecipazione nel più grande mercato mondiale per le nuove auto e i nuovi veicoli elettrici. Questa è la scelta giusta, dice Houchois.

L’azienda è stata anche attenta alle sue spese. Wall Street si aspetta che BMW investa circa il 6% delle vendite nel business nei prossimi tre anni, un po’ meno del tasso che si prevede di investire GM. Ciò ammonta a quasi 30 miliardi di dollari, lasciando circa 24 miliardi di dollari di flusso di cassa libero, con alcuni che confluiscono in dividendi .

Le case automobilistiche europee in genere dichiarano un pagamento variabile una volta all’anno e BMW ha dispensato 9 dollari per azione nel 2023. Sulla base del flusso di cassa previsto nei prossimi trimestri, gli investitori possono aspettarsi qualcosa da 6 a 9 dollari per azione nel 2024. A metà, le azioni renderebbero il 7% in base ai prezzi recenti.

Anche il bilancio di BMW sembra solido come una roccia. Non includendo il suo braccio finanziario, che fa prestiti auto ai clienti desiderosi di acquistare nuove BMW, l’azienda ha 20 miliardi di dollari in più rispetto al debito sui libri contabili, o quasi un terzo della sua capitalizzazione di mercato. L’aggiustamento per il contante porta il rapporto prezzo/guadagni sugli utili stimati del 2024 a circa quattro volte. Le case automobilistiche tradizionali raramente commerciano con multipli premium, specialmente con l’incertezza della transizione EV in corso.

Sembra troppo basso per una casa automobilistica che fa tutte le cose giuste. Potrebbe volerci del tempo, ma puoi aggiungere le scorte BMW alla tua lista dei vincitori di veicoli elettrici.

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