Un fantasma si aggira per l’Italia…la Patrimoniale…..

Uno degli incubi ricorrenti  del risparmiatore italiano e’ la Patrimoniale… la paura che lo Stato si appropri di una parte del suo patrimonio per far fronte a delle emergenze nazionali. E ogni volta che la situazione politico\economica peggiora ( lo spread,  la guerra, la BCE etc ) la paura si riacutizza, le voci corrono incontrollate e chi si spaventa cerca il sistema di sfuggire alla eventuale mannaia:

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Se arriva una Patrimoniale e’ possibile sfangarla? NO! e perché? Come cantava Jannacci Perché no! 

Cominciamo dal principio: lo Stato può imporre arbitrariamente una Patrimoniale? e lo Stato di Diritto? e la Costituzione che tutela il risparmio? Tutte balle: come già spiegava Hobbes a fine Settecento nel suo “Leviatano” lo Stato ha il monopolio della forza ergo può fare quello che vuole. 

Chi avrebbe mai immaginato solo tre anni fa che 50 milioni di italiani sarebbero stati chiusi in casa e la polizia con i droni a dar la caccia a chi faceva jogging? eppure….

Adiamo ad esaminare cosa e’ successo prima di pensare a cosa può’ succedere…

Roosevelt (Il Presidente Usa mica Stalin) il 5/4/1933 emanò l’Ordine esecutivo 6102  che obbligava tutti i cittadini americani in possesso di oro a cederlo allo stato al prezzo di 20,67 $ all’oncia. Possedere più di 5 once d’oro divenne un reato federale punibile con il carcere e l’FBI fu incaricata di scovare i renitenti…  Rastrellato tutto l’oro e  stivatolo nei forzieri di Fort Knox  il dollaro venne svalutato a 35$ l’oncia (prezzo che sopravvisse fino al 1971 quando Nixon lo rese inconvertibile). Quindi chi aveva oro venne di fatto depredato del 70% del valore…. Gli Usa erano nel pieno della grande depressione, la gente non fidandosi  – a ragione le banche fallivano come mosche – comperava oro per salvarsi e non spendeva etc etc etc. pero’… 

Stalin invece nel 1947 si limitò a togliere uno zero ai libretti di risparmio che i russi  avevano nella posta e nelle banche. Li’ il discorso era diverso: in una  Russia uscita con grandissimi danni materiali e umani dalla guerra i beni di consumo già scarsi si erano ancora più rarefatti. La gente aveva i soldi ma non c’era niente da comperare ergo meglio togliergli anche l’illusione…

E veniamo ad Amato – il collezionista di pensioni e prebende di regime – e a quella notte del 9 luglio 1992 quando per far fronte allo stato di crisi il governo presieduto da Amato decise il prelevamento forzoso dai  conti degli italiani del  6 per mille sui  saldi del giorno prima. E Banche e Posta – con un poco di fatica che allora l’informatizzazione non era cosi’ avanti – prelevarono e versarono.

E adesso?

Cosa potrebbe succedere?  di tutto perché rispetto a 30 anni fa il controllo dello Stato grazie alla digitalizzazione quasi totale della società è molto più pervasivo. In soldoni: Amato allora colpì i conti correnti perché era l’unica maniera per avere i soldi subito mentre ora lo Stato conosce vita morte e miracoli di ognuno di noi e con una patrimoniale può colpire tutto il patrimonio.

Cominciamo con il dire che già da qualche anno ogni intermediario finanziario, Banca, Posta, Sim,  Assicurazione deve comunicare due volte all’anno saldo di ogni conto, il totale dei movimenti entrata\uscita, la presenza di cassette di sicurezza e nr. di volte che sono state aperte.

Dal lato immobili e terreni questi sono già online da un pezzo, di più al di la’ delle rendite catastali dalla  media delle compravendite dell’ultimo anno l’amministrazione finanziaria può estrarre una stima abbastanza precisa del valore dell’immobile.

Quindi quel giorno che lo Stato decidesse di fare una patrimoniale del 30% (perché del 30%? con un debito pubblico pari al 150% del Pil una patrimoniale del 5 o del 10% sarebbe un pannicello caldo che non risolverebbe il problema e otterrebbe il risultato di spaventare i risparmiatori facendo crollare la fiducia… quindi se ci deve essere  che la botta sia forte e risolutiva) l’amministrazione finanziaria e’ in grado di fotografare la situazione patrimoniale del cliente in quel giorno e mandargli per email la cifra da pagare..

ma se io….

Io se si vocifera di patrimoniale prelevo i miei soldi e li tengo a casa oppure mi faccio fare un assegno circolare a mio nome e poi passato l’allarme lo faccio annullare.

Posto che con la legge attuale (2022) i pagamenti per contanti sopra il 2,000 euro sono vietati e quindi se uno ha prelevato del contante li deve avere per forza a casa  un software è sempre in grado di tenerne conto. Idem per i circolari.

Io tutte Sicav di diritto estero: quelli lo Stato non me li può toccare.

Mica te le tocca..  lo Stato ti dice che devi pagare mettiamo 100.000 euro: sarai tu a dover liquidare le Sicav per avere i soldi da dare allo Stato.

Io ho aperto un c/c in Svizzera e i miei soldi li tengo li’ voglio proprio vedere come fa lo Stato a prelevarmeli. 

Stesso discorso delle Sicav: il tuo c/c svizzero lo devi segnalare ogni anno nella  denuncia dei redditi per il semplice motivo che la Svizzera e’ nella White List  cioè’ fra quei paesi che si scambiano le informazioni finanziarie dei clienti di altra nazionalità: La Svizzera ogni anno manda alla Agenzia delle entrate la lista degli italiani che hanno conti e proprietà da loro e questa la incrocia con le denunce dei redditi e se uno si è “dimenticato” di segnalare si becca un multone da cavare la pelle…  quindi lo Stato lo sa benissimo che nel tuo patrimonio ci sono anche quei soldini.

Io non pago e basta tanto qui in Italia non ho niente, ho tutto all’estero. 

E tu pensi che se uno Stato è così disperato da aver bisogno di mettere una patrimoniale non dichiara reato penale passibile di arresto e galera il non pagare… Se a suo tempo lo fece Roosevelt…

L’unica maniera per sfuggire ad una patrimoniale – e agli altri balzelli fiscali italiani – é fare come il mio amico Russia  (e’ il suo nick in un forum di finanza) che ha venduto tutto qui in Italia  ed ha portato i suoi soldi in Svizzera trasferendo la residenza a Malta. Si e’ cancellato dall’anagrafe e si e’ iscritto all’Aire quindi tasse in Italia non ne paga più. Deve stare fuori dell’Italia per almeno sei mesi e un giorno però se no per il fisco ritorna italiano residente con annessi e connessi. 

Ma arriverà una patrimoniale? 

A mio modesto parere no perché il debito pubblico italiano per quanto grande è perfettamente sostenibile. Sarebbe una misura disperata  presa in tempi talmente disperati che  a quel punto la patrimoniale sarebbe l’ultimo dei problemi…

Anche  perché una patrimoniale a ben guardare c’e’ già, anzi due:

Il bollo sul deposito titoli del 2 per mille che si paga indipendentemente  dal reddito già tassato a parte di quei titoli, e l’Imu sugli immobili che si paga a prescindere.  

E’ più facile che lo Stato continui nella sua politica di aumentare in maniera omeopatica le tasse che ci sono già sapendo che di fronte a piccoli aumenti la gente brontola ma non fa niente.