18/09/23: L’anello di congiunzione fra obbligazioni ed ETF

Gli archeologhi lo stanno ancora cercando “l’anello di congiunzione”: uno scheletro che dimostri il passaggio dalla scimmia all’uomo preistorico, ma noi in finanza finalmente abbiamo l’anello che congiunge obbligazioni e ETF 🙂

Cerco di spiegarmi meglio dando per scontato che chi legge sappia cosa sia una obbligazione e un ETF.

Quale è il vantaggio di una obbligazione? che ad un certo punto scade – salvo default – e ti ridanno indietro i soldi. Ne consegue che in momenti di tassi crescenti come quello attuale l’obbligazione comperata quando i rendimenti erano più’ bassi scende di prezzo MA alla scadenza comunque rimborsa il capitale.

Quale è il vantaggio di un ETF obbligazionario? che a costi bassissimi da la possibilità di diversificare in tanti emittenti cosa che ormai un risparmiatore normale non può più fare dato che i tagli minimi delle obbligazioni sono da 50.000 a 200.000 euro.

Ma allora perché non comperare un ETF obbligazionario? per il semplice fatto che non ha una scadenza e deve mantenere la duration prefissata. Ad esempio il Bloomberg Euro Government Bond 3-7 ha in pancia come dice il nome titoli di stato europei con scadenza dai tre ai sette anni ed ogni volta che uno di questi arriva a meno di tre anni viene venduto e sostituito con un settennale. Ne consegue che in questi anni di rialzo degli interessi il prezzo dell’ETF scende perché scendono i titoli in esso contenuti. E’ vero che man mano che i titoli escono dal perimetro vengono sostituiti con i nuovi dal rendimento più alto ma l’adeguamento ci mette in questo caso 5 anni e se i tassi non si fermano l’ETF rimane costantemente indietro. Nel lungo termine tutto si riallinea ma come diceva il buon Keynes nel lungo termine saremo tutti morti (toccata onomatopeica ai cosiddetti…)

Certo nel caso i tassi ricominciassero a scendere – cosa che tutti auspichiamo… ma intanto … – il meccanismo si rovescerebbe a favore del risparmiatore garantendogli dei rendimenti extra, ma comunque tanti risparmiatori – mi sbilancio: la maggioranza dei risparmiatori – non gradisce l’incertezza e allora?

E allora l’industria finanziaria sempre pronta a venire incontro ai desiderata dei clienti ha partorito l’uovo di Colombo: l’ ETF a scadenza. Cioè un ETF che contiene solo titoli che scadono in un determinato anno e che al 31/12 viene rimborsato né più né meno di una normale obbligazione.

Per adesso ha cominciato BlackRock con l’emissione di diversi ETF denominati iBond con scadenze da dicembre 2025 a dicembre 2028 con titoli in dollari o in euro e a distribuzione od accumulazione. Solo quattro però sono quotati sulla borsa italiana gli altri si possono acquistare su quella tedesca

Riporto i due a capitalizzazione:

IE000WA6L436 iShares iBonds Dec 2026 Term € Corp UCITS ETF

Link al sito

IE0008UEVOE0 iShares iBonds Dec 2028 Term EUR Corporate UCITS ETF EUR

Link al sito

Nel sito di BlackRock che ho linkato vi e’ anche la possibilità di calcolare il rendimento (lordo) a scadenza inserendo il prezzo di acquisto.

ad esempio il 2026 acquistato oggi a 5,02 rende il 3,76% (lordo) ma non è un calcolo preciso perché non tiene conto che nel 2026 le obbligazioni scadono durante l’anno e vengono reinvestite in titoli di stato a brevissima scadenza. In più se una obbligazione viene downgradata deve essere venduta ad un prezzo che presumibilmente comporterà una piccola perdita. Non tiene soprattutto conto di quella che è l’effetto dell’emissione di nuovi ETF in un momenti di tassi calanti come quello che ci aspettiamo perche’ i nuovi acquisti di obbligazioni a rendimenti più’ bassi annacquano il rendimento finale.

Dovrebbe essere chiaro a tutti ma lo ripeto lo stesso: questi prodotti ad un certo momento arrivano a scadenza e rimborsano ma durante la loro vita sono soggetti all’andamento dei tassi come gli altri. Quindi per evitare sorprese vanno comperati per essere tenuti fino alla scadenza

A COSA MI SERVE?

La parolina magica è DIVERSIFICAZIONE: ogni portafoglio che si rispetti deve essere diversificato per ridurre i rischi e questa tipologia di prodotto si presta bene per essere inserito in una “scaletta” come quella da me prospettata QUI

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