Autore: George Glover
Il presidente Donald Trump sta considerando di nominare il sostituto del presidente della Federal Reserve Jerome Powell in anticipo, nel tentativo di accelerare i tagli ai tassi di interesse.
Sebbene questa mossa potrebbe dare una spinta a breve termine alle azioni, riaccenderebbe anche le paure sull’inflazione, e il dollaro ha già reagito negativamente.
Trump sta pensando di selezionare e annunciare il sostituto di Powell a settembre o ottobre, ha riportato mercoledì il Wall Street Journal, citando persone a conoscenza della questione. Il mandato di Powell non dovrebbe terminare fino a maggio 2026.
L’ex governatore della Fed Kevin Warsh e il direttore del National Economic Council Kevin Hassett sono tra i candidati per sostituire Powell, secondo il rapporto. La Casa Bianca e la Federal Reserve non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento di Barron’s.

Le azioni sembrano aver ricevuto una spinta dalla notizia, con i futures che seguono l’indice di riferimento S&P 500 e il Nasdaq 100, ricco di titoli tecnologici, in rialzo giovedì. Questo perché il candidato di Trump potrebbe cercare di influenzare le decisioni sui tassi, agendo come una sorta di guida dietro le quinte. Trump ha ripetutamente criticato Powell negli ultimi mesi per non aver ridotto i costi di prestito, quindi è probabile che il suo presidente in attesa sia un fautore di una politica monetaria accomodante.
A lungo termine, il presidente ombra potrebbe rivelarsi una cattiva notizia per il mercato. L’inflazione è stabile ma ancora al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed, e gli economisti avvertono che i dazi e il progetto di legge fiscale distintivo di Trump potrebbero presto scatenare un aumento. I tagli ai tassi anticipati aggiungerebbero benzina sul fuoco.
La mossa potrebbe anche prolungare il crollo del dollaro USA. Il biglietto verde è sceso dello 0,6% giovedì mattina, toccando il minimo degli ultimi tre anni rispetto a un paniere ponderato delle sue controparti. Questo perché se i tassi di interesse negli Stati Uniti scendono, gli investitori stranieri tendono ad abbandonare il dollaro a favore di altre valute, poiché possono trovare rendimenti più alti altrove.
“Se avremo un presidente ombra della Fed in autunno che dichiara di voler tagliare i tassi il prima possibile, vedremo crescere le paure sull’inflazione e i mercati venderanno obbligazioni a lungo termine e spingeranno il dollaro al ribasso,” ha detto Neil Wilson, analista presso la banca d’investimento danese Saxo, in una nota di ricerca. “Man mano che il progetto di legge fiscale cementa deficit fiscali massicci, si può capire perché i mercati potrebbero diventare di nuovo nervosi.”
Quindi, sebbene la mossa di Trump potrebbe dare una spinta a breve termine alle azioni, gli investitori dovrebbero stare attenti a ciò che desiderano.
Scritto da George Glover a george.glover@dowjones.com